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Paolo Grassino – Dio non è in me
La Galleria Alessandro Bagnai presenta Dio non è in me, pezzo unico dell’artista torinese Paolo Grassino. Con questa installazione, dal forte impatto scenografico, l’artista propone un’atmosfera naturale vagamente surrealista e irreale, ma comunque possibile, che tende a sedurre e familiarizzare.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Alessandro Bagnai presenta Dio non è in me, pezzo unico dell’artista torinese Paolo Grassino.
L’opera è una fusione in alluminio verniciato: 3 cervi dalle dimensioni reali.
Dio non è in me, è un’istallazione dal forte impatto scenografico, dalla visionaria capacità espressiva, personale ed ispirata panoramica sulla natura: l’incipit è un particolare del reale che colpisce e che viene trasformato, rielaborato, decontestualizzato e riofferto sotto forma di opera figurativa dai tratti enigmatici e quasi difficili da cogliere. Grassino propone un’atmosfera naturale vagamente surrealista e irreale, ma comunque possibile, che tende a sedurre e familiarizzare.
Quelli creati dall’artista torinese sono scenari insoliti e sorprendenti, in cui le figure plastiche si riappropriano dei propri spazi, costruiti in un gioco tra realtà e metarealtà, tra vita e dimensione onirico-fantastica. Le figure animali, sono rese nella loro condizione di semilibertà e di metamorfosi, e riflettono sulla condizione esistenziale dell’essere umano. Questa riflessione che disorienta la percezione della realtà delle cose, divora lo spazio e il tempo, ci induce a riflettere sulla nostra esistenza.
Alessandro Demma dice che il lavoro di Grassino è: “una costante ricerca sul significato dell’esistenza in cui ha sapientemente distillato la natura e l’artificio, la cultura letteraria e quella metropolitana, mettendo in scena una pièce che recita il dramma degli opposti: reale/immaginario, conscio/incnscio, luce/buio, rumore/silenzio, divenire/degenerazione, organico/inorganico.
L’opera è una fusione in alluminio verniciato: 3 cervi dalle dimensioni reali.
Dio non è in me, è un’istallazione dal forte impatto scenografico, dalla visionaria capacità espressiva, personale ed ispirata panoramica sulla natura: l’incipit è un particolare del reale che colpisce e che viene trasformato, rielaborato, decontestualizzato e riofferto sotto forma di opera figurativa dai tratti enigmatici e quasi difficili da cogliere. Grassino propone un’atmosfera naturale vagamente surrealista e irreale, ma comunque possibile, che tende a sedurre e familiarizzare.
Quelli creati dall’artista torinese sono scenari insoliti e sorprendenti, in cui le figure plastiche si riappropriano dei propri spazi, costruiti in un gioco tra realtà e metarealtà, tra vita e dimensione onirico-fantastica. Le figure animali, sono rese nella loro condizione di semilibertà e di metamorfosi, e riflettono sulla condizione esistenziale dell’essere umano. Questa riflessione che disorienta la percezione della realtà delle cose, divora lo spazio e il tempo, ci induce a riflettere sulla nostra esistenza.
Alessandro Demma dice che il lavoro di Grassino è: “una costante ricerca sul significato dell’esistenza in cui ha sapientemente distillato la natura e l’artificio, la cultura letteraria e quella metropolitana, mettendo in scena una pièce che recita il dramma degli opposti: reale/immaginario, conscio/incnscio, luce/buio, rumore/silenzio, divenire/degenerazione, organico/inorganico.
30
aprile 2011
Paolo Grassino – Dio non è in me
Dal 30 aprile al 30 maggio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI
Firenze, Piazza Carlo Goldoni, 2, (Firenze)
Firenze, Piazza Carlo Goldoni, 2, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-19
Vernissage
30 Aprile 2011, ore 18.30
Autore