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Paolo Gubinelli
Mostra personale
Comunicato stampa
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CASTELLO DI FRONTONE
PAOLO GUBINELLI
Testo Critico di Claudio Strinati
La carriera di Paolo Gubinelli è ampia e complessa ma tutto orientata su una
profonda fedeltà a pochi ma determinanti principi che hanno sostenuto la sua
formazione iniziale e sono ancora adesso il fondamento del suo credo estetico.
Artista di profonda moralità e di intenso impegno, Gubinelli, pur non essendone
originario, è immerso fin da giovanissimo nell’ ambiente intellettuale toscano e
fiorentino in particolare e da quello trae spunti determinanti.
L’esperienza letteraria e quella pittorica si fondono quasi in lui e l’ impulso scaturente
dal segno di Lucio Fontana, da lui apprezzato per tempo e con vera intelligenza del
fenomeno figurativo oltre le apparenze della provocazione e della lusinga, diventa
ben presto un elemento orientatore del suo fare.
Ne vediamo le conseguenze ancora in questi lavori recenti e recentissimi, con cui il
maestro si ripresenta alla nostra attenzione. E’ notevole, in proposito, osservare il
lavoro compiuto dall’artista sul prediletto supporto cartaceo. La carta, con la sua
delicatezza, la sua flessibilità, la sua attitudine a lasciarsi modellare diventa per
Gubinelli un “medium” estremamente importante che gli permette di esprimersi ai
massimi livelli della sua creatività.
Non è arbitrario vedere Gubinelli, come molti hanno notato e come è giusto notare,
come un vero e proprio “poeta” della pittura. Il suo gesto, in tutti questi lavori, è
ridotto a una essenzialità che potrebbe sorprendere ma è invece il frutto di una sorta
di distillazione del pensiero che assume concretezza in una personalissima
tendenza verso la riduzione al fattore minimo ma, forse proprio per questo, carico di
un significato intenso e coivolgente. Nulla di più lontano da quella moda
“minimalistica” che ha dilagato negli anni stessi della maturità di un artista come
Gubinelli, in Italia e fuori d’Italia. Gubinelli, in verità, non è artista che possa essere
ingabbiato in una formula definitoria tale da inquadrarlo una volta per tutte. Il suo
lirismo, più volte richiamato dalla critica attenta e consapevole, è profondamente
venato di “concettualismo” ma la sua è una ricerca di forza comunicativa, non di un
ripiegamento tale da risultare alla fine inconcludente e deludente.
Al contrario l’opera di Gubinelli, globalmente intesa, è sempre nettamente ancorata a
una volontà di significato che rende questi lavori singolarmente affascinanti nel
panorama artistico contemporaneo sia rispetto alle opere su carta sia rispetto a
quelle in ceramica dove, se possibile, l’estro e la finezza creativa del maestro
trovano un campo di espansione ancora più denso di fruttuosi esiti.
Claudio Strinati, Roma, aprile 2009
Già Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano
Pinacoteca Fidanza, donazione opere esposte in permanenza, Comune di Matelica
Edizione Grafostil
Paolo Gubinelli, biografia. Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze.
Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a
Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in
architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio
Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e
stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti:
Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri,
Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci,
Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a
numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in italia e all’estero.
Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale
invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra.
Sono stati pubblicati cataloghi e riviste specializzate, con testi di noti critici:
Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella
Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano
Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Corà, Giorgio Cortenova, Enrico
Crispolti, Fabrizio D’Amico; Roberto Daolio, Claudio Di Benedetto, Angelo Dragone,
Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano
Marziano, Lara Vinca Masini, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani,
Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni
Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Sono stati pubblicati cataloghi di poesie inedite dei maggiori poeti Italiani e stranieri:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna
Buoninsegni, Enrico Capodoglio, Alberto Caramella, Roberto Carifi, Ennio Cavalli,
Giuseppe Conte, Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De
Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino
Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi,
Giancarlo Majorino, Alda Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero
Neri, Nico Orengo, Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto
Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo
Ruffilli, Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto,
Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi,
Andrea Zanzotto.
Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze
pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo
interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica:
in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare
ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che
sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni.
In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente,
sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell’ambiente in
progressione ritmicodinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le
lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non
verbale.
Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno
geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più
libera che traduce, attraverso l’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il
libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.
Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati
acquistando una più intima densità di significati.
Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela, ceramica, vetro con segni incisi e
in rilievo in uno spazio liricopoetico.
Paolo Gubinelli, biography. Born in Matelica (province of Macerata) in 1945, lives
and works in Florence. He received his diploma in painting from the Art Institute of
Macerata and continued his studies in Milan, Rome and Florence as advertising
graphic artist, planner and architectural designer. While still very young, he
discovered the importance of Lucio Fontana’s concept of space which would become
a constant in his development: he became friends with such artists as :
Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico
Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Umberto Peschi, Emilio
Scanavino, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, and Zoren,
and established a communion of ideas and work.
His work has been discussed in various catalogues and specialized reviews by such
prominent critics as:
Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella
Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano
Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Cor�, Giorgio Cortenova, Enrico
Crispolti, Fabrizio D’Amico, Roberto Daolio, Claudio Di Benedetto, Angelo Dragone,
Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano
Marziano, Lara Vinca Masini, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani,
Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni
Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Many others have also written about his work:
Giulio Angelucci, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Nevia Pizzul Capello, Debora
Ferrari, Claudio Di Benedetto, Fabio Corvatta, Antonia ida Fontana, Mario Giannella,
Armando Ginesi, Elverio Maurizi, Carlo Melloni, Eugenio Miccini, Franco Patruno,
Roberto Pinto, Osvaldo Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Luisa
Spaziani, Maria Grazia Torri, Francesco Vincitorio.
His works have also appeared as an integral part of books of previously unpublished
poems by major Italian poets foreigners:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna
Buoninsegni, Enrico Capodoglio, Alberto Caramella, Ennio Cavalli, Giuseppe Conte,
Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni
D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò,
Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino,
Alda Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo, Ko
Un, Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto Piersanti,
Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli,
Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto, Michele
Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi, Andrea
Zanzotto.
He participated in numerous personal and collective exhibitions in Italy and abroad.
Following pictorial experiences on canvas or using untraditional materials and
techniques, he soon matured a strong interest in “paper” which he felt the most
congenial means of artistic expression. During this initial phase, he used a thin white
cardboard, soft to the touch and particularly receptive to light, whose surface he cut
with a blade according to geometric structures to accent the play of light and space,
and then manually folded it along the cuts.
In his second phase, he substituted thin white cardboard with the transparent paper
used by architects, still cutting and folding it, or with sheets arranged in a room in a
rhythmicdynamic progression, or with rolls unfurled like papyruses on which the very
slight cuts challenging perception became the signs of nonverbal poetry.
In his most recent artistic experience, still on transparent paper, the geometric sign
with its constructive rigor is abandoned for a freer expression which, through the use
of colored pastels and barely perceptible cuts, translates the free, unpredictable
motion of consciousness in a lyricalmusical interpretation.
Today, he expresses this language on paper with watercolor tones and gestures
which lend it a greater and more significant intensity.
He made white and colour pottery where engraved and relief signs stand out in a
lyricalpoetic space.
PAOLO GUBINELLI
Testo Critico di Claudio Strinati
La carriera di Paolo Gubinelli è ampia e complessa ma tutto orientata su una
profonda fedeltà a pochi ma determinanti principi che hanno sostenuto la sua
formazione iniziale e sono ancora adesso il fondamento del suo credo estetico.
Artista di profonda moralità e di intenso impegno, Gubinelli, pur non essendone
originario, è immerso fin da giovanissimo nell’ ambiente intellettuale toscano e
fiorentino in particolare e da quello trae spunti determinanti.
L’esperienza letteraria e quella pittorica si fondono quasi in lui e l’ impulso scaturente
dal segno di Lucio Fontana, da lui apprezzato per tempo e con vera intelligenza del
fenomeno figurativo oltre le apparenze della provocazione e della lusinga, diventa
ben presto un elemento orientatore del suo fare.
Ne vediamo le conseguenze ancora in questi lavori recenti e recentissimi, con cui il
maestro si ripresenta alla nostra attenzione. E’ notevole, in proposito, osservare il
lavoro compiuto dall’artista sul prediletto supporto cartaceo. La carta, con la sua
delicatezza, la sua flessibilità, la sua attitudine a lasciarsi modellare diventa per
Gubinelli un “medium” estremamente importante che gli permette di esprimersi ai
massimi livelli della sua creatività.
Non è arbitrario vedere Gubinelli, come molti hanno notato e come è giusto notare,
come un vero e proprio “poeta” della pittura. Il suo gesto, in tutti questi lavori, è
ridotto a una essenzialità che potrebbe sorprendere ma è invece il frutto di una sorta
di distillazione del pensiero che assume concretezza in una personalissima
tendenza verso la riduzione al fattore minimo ma, forse proprio per questo, carico di
un significato intenso e coivolgente. Nulla di più lontano da quella moda
“minimalistica” che ha dilagato negli anni stessi della maturità di un artista come
Gubinelli, in Italia e fuori d’Italia. Gubinelli, in verità, non è artista che possa essere
ingabbiato in una formula definitoria tale da inquadrarlo una volta per tutte. Il suo
lirismo, più volte richiamato dalla critica attenta e consapevole, è profondamente
venato di “concettualismo” ma la sua è una ricerca di forza comunicativa, non di un
ripiegamento tale da risultare alla fine inconcludente e deludente.
Al contrario l’opera di Gubinelli, globalmente intesa, è sempre nettamente ancorata a
una volontà di significato che rende questi lavori singolarmente affascinanti nel
panorama artistico contemporaneo sia rispetto alle opere su carta sia rispetto a
quelle in ceramica dove, se possibile, l’estro e la finezza creativa del maestro
trovano un campo di espansione ancora più denso di fruttuosi esiti.
Claudio Strinati, Roma, aprile 2009
Già Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano
Pinacoteca Fidanza, donazione opere esposte in permanenza, Comune di Matelica
Edizione Grafostil
Paolo Gubinelli, biografia. Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze.
Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a
Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in
architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio
Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e
stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti:
Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri,
Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci,
Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a
numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in italia e all’estero.
Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale
invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra.
Sono stati pubblicati cataloghi e riviste specializzate, con testi di noti critici:
Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella
Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano
Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Corà, Giorgio Cortenova, Enrico
Crispolti, Fabrizio D’Amico; Roberto Daolio, Claudio Di Benedetto, Angelo Dragone,
Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano
Marziano, Lara Vinca Masini, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani,
Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni
Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Sono stati pubblicati cataloghi di poesie inedite dei maggiori poeti Italiani e stranieri:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna
Buoninsegni, Enrico Capodoglio, Alberto Caramella, Roberto Carifi, Ennio Cavalli,
Giuseppe Conte, Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De
Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino
Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi,
Giancarlo Majorino, Alda Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero
Neri, Nico Orengo, Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto
Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo
Ruffilli, Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto,
Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi,
Andrea Zanzotto.
Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze
pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo
interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica:
in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare
ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che
sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni.
In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente,
sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell’ambiente in
progressione ritmicodinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le
lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non
verbale.
Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno
geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più
libera che traduce, attraverso l’uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il
libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.
Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati
acquistando una più intima densità di significati.
Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela, ceramica, vetro con segni incisi e
in rilievo in uno spazio liricopoetico.
Paolo Gubinelli, biography. Born in Matelica (province of Macerata) in 1945, lives
and works in Florence. He received his diploma in painting from the Art Institute of
Macerata and continued his studies in Milan, Rome and Florence as advertising
graphic artist, planner and architectural designer. While still very young, he
discovered the importance of Lucio Fontana’s concept of space which would become
a constant in his development: he became friends with such artists as :
Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico
Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Umberto Peschi, Emilio
Scanavino, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, and Zoren,
and established a communion of ideas and work.
His work has been discussed in various catalogues and specialized reviews by such
prominent critics as:
Giulio Carlo Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella
Bandini, Carlo Belloli, Vanni Bramanti, Mirella Branca, Carmine Benincasa, Luciano
Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno Cor�, Giorgio Cortenova, Enrico
Crispolti, Fabrizio D’Amico, Roberto Daolio, Claudio Di Benedetto, Angelo Dragone,
Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Luciano
Marziano, Lara Vinca Masini, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro Parmiggiani,
Pierre Restany, Maria Luisa Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni
Toniato, Tommaso Trini, Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Many others have also written about his work:
Giulio Angelucci, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Nevia Pizzul Capello, Debora
Ferrari, Claudio Di Benedetto, Fabio Corvatta, Antonia ida Fontana, Mario Giannella,
Armando Ginesi, Elverio Maurizi, Carlo Melloni, Eugenio Miccini, Franco Patruno,
Roberto Pinto, Osvaldo Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Luisa
Spaziani, Maria Grazia Torri, Francesco Vincitorio.
His works have also appeared as an integral part of books of previously unpublished
poems by major Italian poets foreigners:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna
Buoninsegni, Enrico Capodoglio, Alberto Caramella, Ennio Cavalli, Giuseppe Conte,
Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni
D’Elia, Luciano Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò,
Clara Janés, Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino,
Alda Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo, Ko
Un, Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto Piersanti,
Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli,
Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto, Michele
Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare Vivaldi, Andrea
Zanzotto.
He participated in numerous personal and collective exhibitions in Italy and abroad.
Following pictorial experiences on canvas or using untraditional materials and
techniques, he soon matured a strong interest in “paper” which he felt the most
congenial means of artistic expression. During this initial phase, he used a thin white
cardboard, soft to the touch and particularly receptive to light, whose surface he cut
with a blade according to geometric structures to accent the play of light and space,
and then manually folded it along the cuts.
In his second phase, he substituted thin white cardboard with the transparent paper
used by architects, still cutting and folding it, or with sheets arranged in a room in a
rhythmicdynamic progression, or with rolls unfurled like papyruses on which the very
slight cuts challenging perception became the signs of nonverbal poetry.
In his most recent artistic experience, still on transparent paper, the geometric sign
with its constructive rigor is abandoned for a freer expression which, through the use
of colored pastels and barely perceptible cuts, translates the free, unpredictable
motion of consciousness in a lyricalmusical interpretation.
Today, he expresses this language on paper with watercolor tones and gestures
which lend it a greater and more significant intensity.
He made white and colour pottery where engraved and relief signs stand out in a
lyricalpoetic space.
04
luglio 2015
Paolo Gubinelli
Dal 04 luglio al 27 settembre 2015
arte contemporanea
Location
CASTELLO
Frontone, Piazzale Della Rocca, 1, (Pesaro E Urbino)
Frontone, Piazzale Della Rocca, 1, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
Luglio: Sabato 16.00/19.00, Domenica 11.00/13.0016.00/20.00 - Agosto: dal lunedì al sabato 16.00/20.00. Domenica 11.00/13.0016.00/20.00
Vernissage
4 Luglio 2015, h. 16
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