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Paolo Gubinelli – Opere su carta, plexiglass, ceramica, vetro
Nella Galleria espositiva saranno allestite circa cinquanta opere: oltre a quelle su carta anche una trentina di opere su ceramica, vetro e plexiglass a testimonianza dell’intensa attività artistica di Gubinelli, che l’ha visto protagonista di numerose quanto prestigiose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“PAOLO GUBINELLI. Opere su carta, plexiglass, ceramica, vetro” è il titolo della mostra
personale dell’artista che sarà inaugurata sabato 7 maggio alle ore 17 alla Biblioteca Lazzerini.
Nella Galleria espositiva saranno allestite circa cinquanta opere: oltre a quelle su carta anche una
trentina di opere su ceramica, vetro e plexiglass a testimonianza dell’intensa attività artistica di
Gubinelli, che l’ha visto protagonista di numerose quanto prestigiose mostre personali e collettive in
Italia e all’estero.
“Aver dedicato un’esposizione a Paolo Gubinelli – commenta l’assessore alla cultura Simone
Mangani - è del tutto coerente con la strada intrapresa da tempo, a far data dal 1988 ed anzi a far
data da quando Moore, cacciato da Firenze, fu polemicamente accolto (1974): attenzione costante
agli artisti del nostro tempo, principalmente per quegli artisti la cui ricerca è ancora in divenire. E il
percorso di Paolo Gubinelli, come ebbe a scrivere Lara Vinca Masini, è tutt’altro che chiuso”.
“La realizzazione dentro la Lazzerini dell'esposizione di opere del Maestro Paolo Gubinelli –
aggiunge il direttore della biblioteca Franco Neri - risponde dunque a quella mission profonda in
virtù della quale naturalmente le biblioteche incontrano le arti, e stimolano l'approfondimento delle
relazioni fra le arti. E non è dunque un caso che in questa esposizione un significativo nucleo sia
dedicato a uno dei massimi poeti del Novecento, Andrea Zanzotto, con i cui versi Gubinelli ha
intessuto negli anni un dialogo intenso ed un incontro artisticamente fecondo”.
Paolo Gubinelli, nato a Matelica (MC), vive e lavora a Firenze. Giovanissimo scopre l’importanza
del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca.
Collabora con artisti e architetti come Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Alberto Burri, Emilio
Isgrò. Nel 2011 è stato ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia invitato da Vittorio
Sgarbi e scelto da Tonino Guerra. Una ricchissima bibliografia accompagna i suoi lavori: di lui
hanno scritto noti critici in cataloghi e riviste specializzate.
Dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali,
Gubinelli matura un vivo interesse per la "carta", sentita come il mezzo più congeniale di
espressione artistica. In una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una
particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che
sensibilizza al gioco della luce, e lo piega manualmente lungo le incisioni. In un secondo momento
sostituisce al cartoncino bianco la carta trasparente, sempre incisa e piegata. Nella più recente
esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il rigore costruttivo del segno geometrico viene
abbandonato per un'espressione più libera che traduce, attraverso l'uso di pastelli colorati e di
leggere incisioni, un moto della coscienza di tipo lirico-musicale. E' proprio questa dimensione
lirica del suo fare artistico, che fa vivere le sue opere sulla stessa lunghezza d'onda dell'espressione
poetica, che lo porta ad avere spesso per compagni di strada i poeti. La natura di intimo colloquio
tra le sue carte incise e acquerellate con le pagine di importanti poeti del nostro tempo, Mario Luzi,
Andrea Zanzotto, Alberto Bevilacqua, Mara Luisa Spaziani, Franco Loi, gli fa sentire pian piano la
necessità di confrontarsi anche con l'esperienza del libro d'artista, che per sua natura prevede un
dialogo, un reciproco scambio tra parola e immagine, tra segno scritto e segno inciso.
Nella mostra allestita alla Lazzerini saranno esposte anche una serie di opere che testimoniano,
appunto, l’incontro fra Gubinelli con i versi di Andrea Zanzotto, uno dei massimi poeti del
Novecento.
Per approfondire sia l’opera di Gubinelli che il suo intimo, intenso dialogo con la poesia, si terranno
due conferenze: la prima, in occasione dell’inaugurazione, sabato 7 maggio alle ore 17 “Caro
Gubinelli…”, con il critico d’arte Marco Meneguzzo incentrata sulla figura dell’artista; la
seconda, giovedì 12 maggio alle 17, “Il sogno, la ragione, la poesia. Invito alla lettura di Andrea
Zanzotto” con Marco Marchi, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea
all’Università di Firenze, focalizzata sul rapporto fra Gubinelli e Zanzotto.
La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno a ingresso libero negli orari di apertura della Biblioteca:
lunedì 14-20.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9-20.30; giovedì 9–23; Domenica 9 -19 (fino
al 24 aprile, eccetto le festività).
personale dell’artista che sarà inaugurata sabato 7 maggio alle ore 17 alla Biblioteca Lazzerini.
Nella Galleria espositiva saranno allestite circa cinquanta opere: oltre a quelle su carta anche una
trentina di opere su ceramica, vetro e plexiglass a testimonianza dell’intensa attività artistica di
Gubinelli, che l’ha visto protagonista di numerose quanto prestigiose mostre personali e collettive in
Italia e all’estero.
“Aver dedicato un’esposizione a Paolo Gubinelli – commenta l’assessore alla cultura Simone
Mangani - è del tutto coerente con la strada intrapresa da tempo, a far data dal 1988 ed anzi a far
data da quando Moore, cacciato da Firenze, fu polemicamente accolto (1974): attenzione costante
agli artisti del nostro tempo, principalmente per quegli artisti la cui ricerca è ancora in divenire. E il
percorso di Paolo Gubinelli, come ebbe a scrivere Lara Vinca Masini, è tutt’altro che chiuso”.
“La realizzazione dentro la Lazzerini dell'esposizione di opere del Maestro Paolo Gubinelli –
aggiunge il direttore della biblioteca Franco Neri - risponde dunque a quella mission profonda in
virtù della quale naturalmente le biblioteche incontrano le arti, e stimolano l'approfondimento delle
relazioni fra le arti. E non è dunque un caso che in questa esposizione un significativo nucleo sia
dedicato a uno dei massimi poeti del Novecento, Andrea Zanzotto, con i cui versi Gubinelli ha
intessuto negli anni un dialogo intenso ed un incontro artisticamente fecondo”.
Paolo Gubinelli, nato a Matelica (MC), vive e lavora a Firenze. Giovanissimo scopre l’importanza
del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca.
Collabora con artisti e architetti come Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Alberto Burri, Emilio
Isgrò. Nel 2011 è stato ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia invitato da Vittorio
Sgarbi e scelto da Tonino Guerra. Una ricchissima bibliografia accompagna i suoi lavori: di lui
hanno scritto noti critici in cataloghi e riviste specializzate.
Dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali,
Gubinelli matura un vivo interesse per la "carta", sentita come il mezzo più congeniale di
espressione artistica. In una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una
particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che
sensibilizza al gioco della luce, e lo piega manualmente lungo le incisioni. In un secondo momento
sostituisce al cartoncino bianco la carta trasparente, sempre incisa e piegata. Nella più recente
esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il rigore costruttivo del segno geometrico viene
abbandonato per un'espressione più libera che traduce, attraverso l'uso di pastelli colorati e di
leggere incisioni, un moto della coscienza di tipo lirico-musicale. E' proprio questa dimensione
lirica del suo fare artistico, che fa vivere le sue opere sulla stessa lunghezza d'onda dell'espressione
poetica, che lo porta ad avere spesso per compagni di strada i poeti. La natura di intimo colloquio
tra le sue carte incise e acquerellate con le pagine di importanti poeti del nostro tempo, Mario Luzi,
Andrea Zanzotto, Alberto Bevilacqua, Mara Luisa Spaziani, Franco Loi, gli fa sentire pian piano la
necessità di confrontarsi anche con l'esperienza del libro d'artista, che per sua natura prevede un
dialogo, un reciproco scambio tra parola e immagine, tra segno scritto e segno inciso.
Nella mostra allestita alla Lazzerini saranno esposte anche una serie di opere che testimoniano,
appunto, l’incontro fra Gubinelli con i versi di Andrea Zanzotto, uno dei massimi poeti del
Novecento.
Per approfondire sia l’opera di Gubinelli che il suo intimo, intenso dialogo con la poesia, si terranno
due conferenze: la prima, in occasione dell’inaugurazione, sabato 7 maggio alle ore 17 “Caro
Gubinelli…”, con il critico d’arte Marco Meneguzzo incentrata sulla figura dell’artista; la
seconda, giovedì 12 maggio alle 17, “Il sogno, la ragione, la poesia. Invito alla lettura di Andrea
Zanzotto” con Marco Marchi, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea
all’Università di Firenze, focalizzata sul rapporto fra Gubinelli e Zanzotto.
La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno a ingresso libero negli orari di apertura della Biblioteca:
lunedì 14-20.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9-20.30; giovedì 9–23; Domenica 9 -19 (fino
al 24 aprile, eccetto le festività).
07
maggio 2016
Paolo Gubinelli – Opere su carta, plexiglass, ceramica, vetro
Dal 07 maggio al 30 giugno 2016
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA COMUNALE LAZZERINI
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Orario di apertura
lunedì 14-20.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9-20.30; giovedì 9–23; Domenica 9 -19
Vernissage
7 Maggio 2016, h 17
Autore