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Paolo Guglielmo Conti
opere visive e performance
Comunicato stampa
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ESSERE SCULTURA
Paolo Guglielmo Conti è artista profondamente coinvolto nell’arte effimera, autore di operazioni da inserire nella più classica delle sue declinazioni, la Body art. Tuttavia egli entra i n questo campo con la mentalità, le finalità e gli strumenti che gli derivano da una sua scelta di base, la pratica della scultura. Della performance l’attira la possibilità di lavorare sul corpo fisico, il körper husserliano, dotato di forma e sostanza ineludibili, così come in scultura sono ineludibili le caratteristiche della pietra o del ferro. Entrambi i versanti producono sconfinamenti di campo che diventano sempre maggiori, fino a provocare profonde contaminazioni linguistiche e di senso. Così il performer non cessa di essere scultore, e ricerca nel corpo vivente quei connotati di forma e sostanza che altri trovano nella creta o nel marmo: così facendo, realizza un lavoro inquieto, instabile, spesso attraversato da una vena sottile, ma percettibile, di drammaticità dovuta alla consapevolezza del tempo che, gettato nell’opera d’arte, la destabilizza e la vanifica tutte le volte che essa si protende a superarlo anelando all’eternità. I lavori di Conti, dunque, sono tutti sculture, e sculture viventi potrebbero essere definite le sue performances. In tal modo l’artista delinea una precisa identificazione di se stesso e propone la sua specificità di scultore inquadrandola in una prospettiva nuova e disagevole: nel suo continuo oscillare tra corpo vivo e materia inanimata egli pone le basi per un rapporto reversibile tra vita e arte che da altri è affermato spesso come luogo comune ed espresso solo per generiche enunciazioni di principio.
Bruno Sullo
Paolo Guglielmo Conti è artista profondamente coinvolto nell’arte effimera, autore di operazioni da inserire nella più classica delle sue declinazioni, la Body art. Tuttavia egli entra i n questo campo con la mentalità, le finalità e gli strumenti che gli derivano da una sua scelta di base, la pratica della scultura. Della performance l’attira la possibilità di lavorare sul corpo fisico, il körper husserliano, dotato di forma e sostanza ineludibili, così come in scultura sono ineludibili le caratteristiche della pietra o del ferro. Entrambi i versanti producono sconfinamenti di campo che diventano sempre maggiori, fino a provocare profonde contaminazioni linguistiche e di senso. Così il performer non cessa di essere scultore, e ricerca nel corpo vivente quei connotati di forma e sostanza che altri trovano nella creta o nel marmo: così facendo, realizza un lavoro inquieto, instabile, spesso attraversato da una vena sottile, ma percettibile, di drammaticità dovuta alla consapevolezza del tempo che, gettato nell’opera d’arte, la destabilizza e la vanifica tutte le volte che essa si protende a superarlo anelando all’eternità. I lavori di Conti, dunque, sono tutti sculture, e sculture viventi potrebbero essere definite le sue performances. In tal modo l’artista delinea una precisa identificazione di se stesso e propone la sua specificità di scultore inquadrandola in una prospettiva nuova e disagevole: nel suo continuo oscillare tra corpo vivo e materia inanimata egli pone le basi per un rapporto reversibile tra vita e arte che da altri è affermato spesso come luogo comune ed espresso solo per generiche enunciazioni di principio.
Bruno Sullo
15
luglio 2005
Paolo Guglielmo Conti
Dal 15 al 30 luglio 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
PALAZZO MARINI – LA CASA DELL’ARTE
Rosignano Marittimo, Via Torrione, 7, (Livorno)
Rosignano Marittimo, Via Torrione, 7, (Livorno)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenca 21-24; negli altri giorni visite per appuntamento
Vernissage
15 Luglio 2005, ore 21,30
Autore