“Fuori dal controllo”. Questo è il titolo della nuova esposizione, allestita alla Galleria Zanetti di Bozzolo, dedicata all’artista alessandrino Paolo Lenti, che così spiega questa scelta: «perchè l’arte, l'ispirazione, i quadri non devono sottostare a regole o impedimenti, e poi perchè i soggetti dei quadri della mostra sono volutamente i più disparati e senza una regola precisa: ogni quadro deve dare un’emozione diversa, o almeno è quello che spero di riuscire a fare!». Il pittore torna ad esporre in questo spazio dopo il successo ottenuto qualche anno fa specialmente, ma non solo, presso un pubblico alquanto giovane; aspetto, questo, che avvalora ulteriormente il lavoro creativo di Paolo, che da parecchi anni è protagonista di un percorso pittorico intenso e sicuramente interessante. Quadri come “Amen”, in cui compaiono delle ragazze che si tuffano, “Andamento lento”, composto da due figure teneramente abbracciate, “Come in cielo così in terra”, ove si osserva un volto riflesso, sono l’emblema di una ricerca sperimentale che muove dalla realtà per diventare immaginazione, al ritmo di pennellate succose ed estremamente sicure, entro le quali si articola una partitura, visiva e visuale, di precisa intonazione evocativa e poetica. Da una sorta di oggettualità latente, come i quadri in cui un semplice soggetto, come una rosa in un vaso trasparente di cristallo, diventa il veicolo attraverso il quale destare una sensazione di purezza assoluta, passando per la serie di pezzi dedicati ad alcune, celebri pellicole cinematografiche, a quel senso di libertà che si coglie negli sguardi di giovani, da soli o spesse volte in compagnia, che animano i suoi pezzi, si ha la netta impressione di trovarsi di fronte a un artista per il quale nulla è scontato o banale, anzi, proprio laddove parrebbe poterci essere la banalità, come nel quotidiano, egli sa cogliere, con uno stile personalissimo, l’eccezionalità e l’unicità dell’insieme. Fondamentale, nel suo percorso, è la luce, vero epicentro di tutta l’architettura compositiva. Una luce intensa, suadente verrebbe da pensare, tanto da penetrare nel profondo, al ritmo di una sottile partitura ritmica nella quale è estremamente gradevole addentrarsi e sostare a lungo, “assaporando”, poco a poco, ogni pennellata, cercando di cogliere, oltre l’immediata comprensibilità del dipinto, pregio, occorre sottolinearlo, di tutta la sua produzione, anche ciò che “dopo” e persino “oltre” l’immediatezza. Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università di Genova, Paolo Lenti vive e opera nella sua città natale. Sue opere figurano in importanti collezioni private non solo italiane, ma anche estere, e sono spesso presenti in prestigiose pubblicazioni: fra di esse ricordiamo almeno il quarantesimo volume del Catalogo dell’Arte Moderna Italiana edita da Giorgio Mondadori, e il recentissimo volume “Scrissi d’arte”. Ha tenuto parecchie personali, le più recenti a Cremona, Castell’Arquato e Suzzzara, riscuotendo positivi consensi da parte della critica e del pubblico. (Simone Fappanni)