Guardando con attenzione i dipinti di Paolo Lenti, giovane pittore alessandrino, il fruitore è colpito da una grande emozione: il senso profondo di inquietudine che avvolge le sue opere. Nudi, nature morte, figure, fiori, paesaggi, sono isolati in luogo metafisico. La ricerca di Lenti porta alla luce il fascino della natura, il movimento dei corpi, l’ordine degli oggetti, la delicatezza di una rosa che sboccia.

I suoi dipinti sono il risultato di sensazioni attinte alla memoria degli avvenimenti e delle cose. I personaggi sono inseriti in uno spazio non definito, profili e volti sfuggono in una scenografia incombente che spesso è composta solo dallo sfondo colorato.

Le composizioni sono realizzate con un equilibrio armonico e dimostrano come il pittore abbia saputo leggere la sofferenza umana con il suo intuito artistico. Quella di Lenti è un’arte sospesa sulla tela: meditata, diligente ed estremamente curata e risolta da un cupo senso della colorazione.

Sono opere che danno il senso della tridimensionalità, parlano di un rapporto d’amore, del contatto fisico pieno ed esclusivo con il colore, magia che trapassa da dipinto a dipinto.

Lenti è dunque un raffinato artista che sa abilmente condurre un discorso personalissimo in grado di coinvolgere l’osservatore.