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Paolo Lorenzo Parisi – Ho rivisto Elvis
Immagini dai contenuti forti portano a riflettere sulle questioni sociali più scottanti e attuali. Il sacro viene associato provocatoriamente al profano: la celebre madonnina contenente l’acqua di Lourdes si ritrova vicina ora al pupazzo Burt dei gialli Simpsons, ora a un fucile spara-acqua, ora al marchio della Coca-cola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 4 aprile 2009, alle ore 16.30, la Galleria d’Arte Contemporanea Il Cancello di Genova inaugura la mostra Ho rivisto Elvis di Paolo Lorenzo Parisi.
Attivo fin dagli anni Novanta con mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Barcellona, Las Vegas) Parisi si dedica alla pittura, alla ceramica e a lavori di arte concettuale, di cui fanno parte le opere presentate in questa ultima personale che gli dedica il gallerista Matteo Musso.
Il critico d’arte Lorenzo Mortara scrive di Parisi: “la poetica di questo artista ironico, disincantato, spirituale – a raffigurare scene impossibili e giochi di parole e di senso – vuole colpire e rapire, come di sorpresa, e in tal modo approfondire la nostra comprensione dei messaggi distorti, dei condizionamenti, dei falsi miti cui andiamo incontro incessantemente tutti i giorni”.
Immagini dai contenuti forti portano a riflettere sulle questioni sociali più scottanti e attuali. Il sacro viene associato provocatoriamente al profano: la celebre madonnina contenente l’acqua di Lourdes si ritrova vicina ora al pupazzo Burt dei gialli Simpsons, ora a un fucile spara-acqua, ora al marchio della Coca-cola.
Parisi gioca a cambiare contesto e valenza a simboli e immagini che fanno parte della nostra Storia e dell’immaginario collettivo: il simbolo della svastica diventa decorazione per mini giardini; grandi geni del Novecento come Einstein e Picasso sono ironicamente svalutati e beffeggiati.
Montagne di guanti in lattice racchiusi in teche trasparenti e orsetti di peluche tagliati e ricuciti sono evocatori di un sentimento di angoscia e inquietudine. “Il simbolo del guanto è qui inteso come strappo, lacerazione, dolore, morte, predominio delle guerre, dei soprusi sul corpo umano inerte, malato o trapassato”, prosegue Mortara. “L’artista ci sprona a tenere vigile la coscienza e ci indica un percorso tramite fotografie e installazioni che ci aiutino ad andare oltre, travalicare il comune senso delle cose e dei messaggi che ci circondano. Il pericolo oggi è nelle continue e insidiose sollecitazioni uditive e visive, notizie disinformative, nella propaganda deviata, nel revisionismo storico, nei programmi televisivi spazzatura”.
Attivo fin dagli anni Novanta con mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Barcellona, Las Vegas) Parisi si dedica alla pittura, alla ceramica e a lavori di arte concettuale, di cui fanno parte le opere presentate in questa ultima personale che gli dedica il gallerista Matteo Musso.
Il critico d’arte Lorenzo Mortara scrive di Parisi: “la poetica di questo artista ironico, disincantato, spirituale – a raffigurare scene impossibili e giochi di parole e di senso – vuole colpire e rapire, come di sorpresa, e in tal modo approfondire la nostra comprensione dei messaggi distorti, dei condizionamenti, dei falsi miti cui andiamo incontro incessantemente tutti i giorni”.
Immagini dai contenuti forti portano a riflettere sulle questioni sociali più scottanti e attuali. Il sacro viene associato provocatoriamente al profano: la celebre madonnina contenente l’acqua di Lourdes si ritrova vicina ora al pupazzo Burt dei gialli Simpsons, ora a un fucile spara-acqua, ora al marchio della Coca-cola.
Parisi gioca a cambiare contesto e valenza a simboli e immagini che fanno parte della nostra Storia e dell’immaginario collettivo: il simbolo della svastica diventa decorazione per mini giardini; grandi geni del Novecento come Einstein e Picasso sono ironicamente svalutati e beffeggiati.
Montagne di guanti in lattice racchiusi in teche trasparenti e orsetti di peluche tagliati e ricuciti sono evocatori di un sentimento di angoscia e inquietudine. “Il simbolo del guanto è qui inteso come strappo, lacerazione, dolore, morte, predominio delle guerre, dei soprusi sul corpo umano inerte, malato o trapassato”, prosegue Mortara. “L’artista ci sprona a tenere vigile la coscienza e ci indica un percorso tramite fotografie e installazioni che ci aiutino ad andare oltre, travalicare il comune senso delle cose e dei messaggi che ci circondano. Il pericolo oggi è nelle continue e insidiose sollecitazioni uditive e visive, notizie disinformative, nella propaganda deviata, nel revisionismo storico, nei programmi televisivi spazzatura”.
04
aprile 2009
Paolo Lorenzo Parisi – Ho rivisto Elvis
Dal 04 al 30 aprile 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL CANCELLO
Genova, Vico Falamonica, 6r, (Genova)
Genova, Vico Falamonica, 6r, (Genova)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 19.
Vernissage
4 Aprile 2009, dalle ore 16.30
Sito web
www.paololorenzoparisi.com
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