Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paolo Maggis – Chapters
Paolo Maggis (Milano, 1978) torna a Torino con “Chapters” presso la galleria Alessandro Marena Project a due anni di distanza dalla mostra “In nodum coacti” alla Marena Rooms Gallery, curata da Luca Beatrice, successo di pubblico e di critica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Paolo Maggis (Milano, 1978) torna a Torino con “Chapters” presso la galleria Alessandro Marena Project a due anni di distanza dalla mostra “In nodum coacti” alla Marena Rooms Gallery, curata da Luca Beatrice, successo di pubblico e di critica.
Sotto il titolo “Chapters” si sviluppano due progetti “Ergo” e “You can call them potraits”, due facce della sua ricerca artistica, che comprendono complessivamente una quindicina di quadri di medie e di grandi dimensioni.
Nuove opere (2009-2010) cariche di colore e di contrasti forti, ritratti psicologici ed immagini iconico-metaforiche, indagano i processi creativi e svelano risvolti spirituali ed intimistici.
Una mostra questa che analizza le emozioni, dalla ritrattistica riletta in chiave contemporanea, ai soggetti coinvolti in azioni universali, che tracciano un itinerario sulle vie dell’arte, della natura e dell’uomo attraverso le tecniche della pittura ad olio.
La pittura di Maggis pare trovare una sua grammatica, più ferrea, tramite punti chiave su cui si sviluppano la tecnica e l'espressione, quest’ultima sempre più tesa a concentrare la sua energia all'interno del quadro.
Questi punti fissi creano una sensazione di stabilità in armonico contrasto con un procedere pittorico che spesso utilizza come fondamento della costruzione il dato casuale che tanto riecheggia l’incombente incertezza dell'esistenza quotidiana.
I due progetti trovano sede espositiva nei suggestivi spazi di via della Rocca 19, quartier generale dell’Alessandro Marena Project, e di via Bonafous 2, quest’ultima ideale estensione del luogo espositivo e spazio non deputato all’arte, come vuole la mission della galleria.
Entrambi le sedi inaugureranno e chiuderanno allo stesso orario, dalle 18 alle 21.
A completare l’evento artistico appare il terzo capitolo della mostra in Piazza Maria Teresa, di fronte alla sede di via della Rocca 19:
un’installazione pittorica di Maggis che reinterpreta il celebre dipinto “San Michele Arcangelo” di Guido Reni.
L’artista rielabora l'immagine sacra dell’Arcagelo Michele che uccide il demonio “in Piazza”: l'intelligenza che schiaccia la follia, la luce che spazza le tenebre, la bellezza ideale che ha la meglio sulla mostruosità, in una città dove il lato occulto ha sempre suscitato grande interesse e curiosità.
L’opera va letta non semplicemente sotto un profilo iconico-religioso, ma bensì sociologico ed umano. Gli interrogativi che sovvengono circa la natura diabolica da sconfiggere oggigiorno sono diversi, primo tra tutti : Cos'è il "male" da debellare?
Ideale evoluzione della pittura classica, l’installazione di Maggis crea un ponte tra il passato e il presente artistico, a dimostrare che a dispetto del tempo, i temi universali perdurano e, tutt’al più, si evolvono.
Paolo Maggis, dopo aver vissuto per quasi tre anni a Berlino, ora vive a Barcellona, Spagna, da dove continua con la sua ricerca e coordina il suo lavoro.
A settembre la prima mostra personale presso l'AMP sarà l'inizio di una serie di progetti in collaborazione con la galleria tesi a sviluppare la ricerca più alternativa dell'artista.
Sotto il titolo “Chapters” si sviluppano due progetti “Ergo” e “You can call them potraits”, due facce della sua ricerca artistica, che comprendono complessivamente una quindicina di quadri di medie e di grandi dimensioni.
Nuove opere (2009-2010) cariche di colore e di contrasti forti, ritratti psicologici ed immagini iconico-metaforiche, indagano i processi creativi e svelano risvolti spirituali ed intimistici.
Una mostra questa che analizza le emozioni, dalla ritrattistica riletta in chiave contemporanea, ai soggetti coinvolti in azioni universali, che tracciano un itinerario sulle vie dell’arte, della natura e dell’uomo attraverso le tecniche della pittura ad olio.
La pittura di Maggis pare trovare una sua grammatica, più ferrea, tramite punti chiave su cui si sviluppano la tecnica e l'espressione, quest’ultima sempre più tesa a concentrare la sua energia all'interno del quadro.
Questi punti fissi creano una sensazione di stabilità in armonico contrasto con un procedere pittorico che spesso utilizza come fondamento della costruzione il dato casuale che tanto riecheggia l’incombente incertezza dell'esistenza quotidiana.
I due progetti trovano sede espositiva nei suggestivi spazi di via della Rocca 19, quartier generale dell’Alessandro Marena Project, e di via Bonafous 2, quest’ultima ideale estensione del luogo espositivo e spazio non deputato all’arte, come vuole la mission della galleria.
Entrambi le sedi inaugureranno e chiuderanno allo stesso orario, dalle 18 alle 21.
A completare l’evento artistico appare il terzo capitolo della mostra in Piazza Maria Teresa, di fronte alla sede di via della Rocca 19:
un’installazione pittorica di Maggis che reinterpreta il celebre dipinto “San Michele Arcangelo” di Guido Reni.
L’artista rielabora l'immagine sacra dell’Arcagelo Michele che uccide il demonio “in Piazza”: l'intelligenza che schiaccia la follia, la luce che spazza le tenebre, la bellezza ideale che ha la meglio sulla mostruosità, in una città dove il lato occulto ha sempre suscitato grande interesse e curiosità.
L’opera va letta non semplicemente sotto un profilo iconico-religioso, ma bensì sociologico ed umano. Gli interrogativi che sovvengono circa la natura diabolica da sconfiggere oggigiorno sono diversi, primo tra tutti : Cos'è il "male" da debellare?
Ideale evoluzione della pittura classica, l’installazione di Maggis crea un ponte tra il passato e il presente artistico, a dimostrare che a dispetto del tempo, i temi universali perdurano e, tutt’al più, si evolvono.
Paolo Maggis, dopo aver vissuto per quasi tre anni a Berlino, ora vive a Barcellona, Spagna, da dove continua con la sua ricerca e coordina il suo lavoro.
A settembre la prima mostra personale presso l'AMP sarà l'inizio di una serie di progetti in collaborazione con la galleria tesi a sviluppare la ricerca più alternativa dell'artista.
23
settembre 2010
Paolo Maggis – Chapters
Dal 23 settembre al 30 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
ALESSANDRO MARENA PROJECT
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 19, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato 14.30-19.30
Vernissage
23 Settembre 2010, dalle ore 18 alle 21 su invito
Autore