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Paolo Masi
Doppia personale di Paolo Masi e Servane Mary, a cura di Eva Brioschi. L’idea di questa esposizione è nata dalla constatazione di evidenti somiglianze tra alcune soluzioni formali adottate da Masi e da Mary, senza che i due si conoscessero, senza essere a conoscenza dei rispettivi lavori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SHOW ME OFF
Paolo Masi welcomes Servane Mary
a cura di Eva Brioschi
4 OTTOBRE 2024 – 18 GENNAIO 2025
Frittelli arte contemporanea, Firenze
Inaugurazione venerdì 4 ottobre 2024, ore 18
Frittelli arte contemporanea è lieta di presentare insieme ad APALAZZOGALLERY (Brescia) la mostra Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary a cura di Eva Brioschi.
L’idea di questa esposizione è nata dalla constatazione di evidenti somiglianze tra alcune soluzioni formali adottate da Masi e da Mary, senza che i due si conoscessero, senza essere a conoscenza dei rispettivi lavori. Mary è più giovane di Masi, ma questo non determina nessuna filiazione, nemmeno inconsapevole. Il lavoro dell’artista francese segue un proprio discorso di micro e macro indagine della superficie pittorica, mentre Masi, inventa e sperimenta con una pluralità di materiali e con la freschezza di un giovane appena uscito dall’accademia, ma lo fa da più di cinque decadi.
La curatrice Eva Brioschi ha cercato di regolamentare questo scambio di visione, facendo gli onori di casa della galleria ospitante, dell’artista autoctono, ritmando gli spazi per dare agio a entrambe le pratiche artistiche di mostrare la propria singolarità, e trovando uno spazio comune di mutuo ingaggio.
Possiamo leggere i lavori di Mary attraverso le parole di Walter Benjamin “The trace is appearance of nearness, however far removed the thing that left it behind may be” [La traccia è una manifestazione di vicinanza, per quanto lontana possa essere la cosa che l'ha lasciata]. La pittura si insinua e stratifica sulla materia producendo un segno che risulta da sovrapposizioni, colature, ossidazioni. Controllo e casualità si alternano in opere, a volte monumentali, realizzate su tele stampate e colorate ad acrilico, o su pannelli di pegboard che diventano supporti per smalti e pittura spray. I fori di questi pannelli laminati diventano, a loro volta, un pattern da riprodurre serigraficamente sulle tele, diventando una griglia da utilizzare come uno sfondo per altre sperimentazioni e accumuli, richiamando anche le suggestioni visive del mondo digitale e degli schermi pixellati.
Se Mary chiama in causa il concetto di traccia, Masi parla di tracce lasciate dalla sedimentazione e stratificazione dei materiali, dal loro accumulo, dal loro passare di mano in mano, di storia in storia, di esperienza in esperienza: “La stratificazione. La sedimentazione ha labili tracce, complessi segnali, segni evidenti dell’accumulo che è dentro, è fuori. […] La storia è accumulo del passaggio dalle mani alle mani. La storia è sedimentazione di segnali-segno, stratificati, presenti, contemporanei” Paolo Masi (Biennale di Venezia 1978).
Anche Masi lavora dunque con una componente forte di casualità, per esempio nella scelta dei supporti che devono arrivargli tra le mani attraverso incontri di vita. Le tracce per Paolo sono quelle che disegna la vita, con il suo fluire come un fiume che ci conduce in un viaggio fatto di incontri, on the road, come la poetica beatnik a lui molto cara.
SHOW ME OFF. Paolo Masi welcomes Servane Mary
4 ottobre 2024 – 18 gennaio 2025
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze
orari: dal lunedì al venerdì 10 – 13 | 15 – 18
sabato, domenica e festivi su appuntamento
Per info: tel. 055 410153 | info@frittelliarte.it
www.frittelliarte.it
Paolo Masi welcomes Servane Mary
a cura di Eva Brioschi
4 OTTOBRE 2024 – 18 GENNAIO 2025
Frittelli arte contemporanea, Firenze
Inaugurazione venerdì 4 ottobre 2024, ore 18
Frittelli arte contemporanea è lieta di presentare insieme ad APALAZZOGALLERY (Brescia) la mostra Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary a cura di Eva Brioschi.
L’idea di questa esposizione è nata dalla constatazione di evidenti somiglianze tra alcune soluzioni formali adottate da Masi e da Mary, senza che i due si conoscessero, senza essere a conoscenza dei rispettivi lavori. Mary è più giovane di Masi, ma questo non determina nessuna filiazione, nemmeno inconsapevole. Il lavoro dell’artista francese segue un proprio discorso di micro e macro indagine della superficie pittorica, mentre Masi, inventa e sperimenta con una pluralità di materiali e con la freschezza di un giovane appena uscito dall’accademia, ma lo fa da più di cinque decadi.
La curatrice Eva Brioschi ha cercato di regolamentare questo scambio di visione, facendo gli onori di casa della galleria ospitante, dell’artista autoctono, ritmando gli spazi per dare agio a entrambe le pratiche artistiche di mostrare la propria singolarità, e trovando uno spazio comune di mutuo ingaggio.
Possiamo leggere i lavori di Mary attraverso le parole di Walter Benjamin “The trace is appearance of nearness, however far removed the thing that left it behind may be” [La traccia è una manifestazione di vicinanza, per quanto lontana possa essere la cosa che l'ha lasciata]. La pittura si insinua e stratifica sulla materia producendo un segno che risulta da sovrapposizioni, colature, ossidazioni. Controllo e casualità si alternano in opere, a volte monumentali, realizzate su tele stampate e colorate ad acrilico, o su pannelli di pegboard che diventano supporti per smalti e pittura spray. I fori di questi pannelli laminati diventano, a loro volta, un pattern da riprodurre serigraficamente sulle tele, diventando una griglia da utilizzare come uno sfondo per altre sperimentazioni e accumuli, richiamando anche le suggestioni visive del mondo digitale e degli schermi pixellati.
Se Mary chiama in causa il concetto di traccia, Masi parla di tracce lasciate dalla sedimentazione e stratificazione dei materiali, dal loro accumulo, dal loro passare di mano in mano, di storia in storia, di esperienza in esperienza: “La stratificazione. La sedimentazione ha labili tracce, complessi segnali, segni evidenti dell’accumulo che è dentro, è fuori. […] La storia è accumulo del passaggio dalle mani alle mani. La storia è sedimentazione di segnali-segno, stratificati, presenti, contemporanei” Paolo Masi (Biennale di Venezia 1978).
Anche Masi lavora dunque con una componente forte di casualità, per esempio nella scelta dei supporti che devono arrivargli tra le mani attraverso incontri di vita. Le tracce per Paolo sono quelle che disegna la vita, con il suo fluire come un fiume che ci conduce in un viaggio fatto di incontri, on the road, come la poetica beatnik a lui molto cara.
SHOW ME OFF. Paolo Masi welcomes Servane Mary
4 ottobre 2024 – 18 gennaio 2025
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze
orari: dal lunedì al venerdì 10 – 13 | 15 – 18
sabato, domenica e festivi su appuntamento
Per info: tel. 055 410153 | info@frittelliarte.it
www.frittelliarte.it
04
ottobre 2024
Paolo Masi
Dal 04 ottobre 2024 al 18 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
10-13, 15-18
Vernissage
4 Ottobre 2024, ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico