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Paolo Mazzo – Polvere di Stelle
una ventina di foto in bianco e nero di grande formato, realizzate da alcuni dei più grandi maestri del ventesimo secolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura mercoledì 17 maggio 2005 alle ore 11.00, al Liceo Classico Tito Livio la mostra “Polvere di Stelle. Fotografie di Paolo Mazzo – F38F”. La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia, è costituita da tredici immagini di grande formato scattate dal fotografo padovano Paolo Mazzo. Le foto sono state realizzate nel 2005 per l’Associazione Esposti Amianto di Monfalcone, e intendono raccontare la presenza incombente, dell’amianto nei cantieri navali di Monfalcone e gli effetti che esso ha causato.
“Costruirono le stelle del mare li uccise la polvere li tradì il profitto”. Così scrive Massimo Carlotto sotto il monumento che ricorda le vittime dell’amianto a Monfalcone. Poche parole per fotografare esattamente un “fenomeno”, quello dell’utilizzo dell’amianto ai cantieri navali della città friulana, che rappresenta una profonda ferita, ancora drammaticamente aperta, non solo per coloro che direttamente ne hanno subito le conseguenze o per i parenti delle centinaia di vittime in larga parte lavoratori dei cantieri navali, ma in generale per la coscienza sociale collettiva. Lavorare “nei cantieri della morte” come i socialisti dei primi anni del secolo definivano questo luogo, per molti ha rappresentato l’unica forma di sopravvivenza economica possibile.
Nessuno sapeva di correre un pericolo. L’amianto per loro era solo un buon isolatore, un magnifico materiale insonorizzante.
Una storia, questa, che ci fa riflettere non soltanto perché l’impatto sanitario dell’amianto è tutt’altro che finito, ma per la lezione che scaturisce dalla storia dell’amianto stesso, per le indicazioni su come comportarci oggi nei confronti delle nuove forme di nocività che incombono sulla nostra vita quotidiana e lavorativa e sulla necessita a garantire normali condizioni di salute proprio in quei luoghi di lavoro maggiormente a rischio.
Biografia
Paolo Mazzo nasce a Padova nel 1961. Fotografo professionista dal 1988, autore di reportage su diversi temi, dal recupero culturale di una dimenticata città mineraria (Arsia in Istria) al popolo profugo dei Sahrawi, all’analisi urbanistica della città in cui vive.
E’ socio di F38F – Famiglia Trentotto Fotografi (con Francesco Di Loreto e Mimo Visconti), che produce fotografie pubblicitarie, editoriali e di architettura.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Milano.
“Costruirono le stelle del mare li uccise la polvere li tradì il profitto”. Così scrive Massimo Carlotto sotto il monumento che ricorda le vittime dell’amianto a Monfalcone. Poche parole per fotografare esattamente un “fenomeno”, quello dell’utilizzo dell’amianto ai cantieri navali della città friulana, che rappresenta una profonda ferita, ancora drammaticamente aperta, non solo per coloro che direttamente ne hanno subito le conseguenze o per i parenti delle centinaia di vittime in larga parte lavoratori dei cantieri navali, ma in generale per la coscienza sociale collettiva. Lavorare “nei cantieri della morte” come i socialisti dei primi anni del secolo definivano questo luogo, per molti ha rappresentato l’unica forma di sopravvivenza economica possibile.
Nessuno sapeva di correre un pericolo. L’amianto per loro era solo un buon isolatore, un magnifico materiale insonorizzante.
Una storia, questa, che ci fa riflettere non soltanto perché l’impatto sanitario dell’amianto è tutt’altro che finito, ma per la lezione che scaturisce dalla storia dell’amianto stesso, per le indicazioni su come comportarci oggi nei confronti delle nuove forme di nocività che incombono sulla nostra vita quotidiana e lavorativa e sulla necessita a garantire normali condizioni di salute proprio in quei luoghi di lavoro maggiormente a rischio.
Biografia
Paolo Mazzo nasce a Padova nel 1961. Fotografo professionista dal 1988, autore di reportage su diversi temi, dal recupero culturale di una dimenticata città mineraria (Arsia in Istria) al popolo profugo dei Sahrawi, all’analisi urbanistica della città in cui vive.
E’ socio di F38F – Famiglia Trentotto Fotografi (con Francesco Di Loreto e Mimo Visconti), che produce fotografie pubblicitarie, editoriali e di architettura.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Milano.
17
maggio 2006
Paolo Mazzo – Polvere di Stelle
Dal 17 al 27 maggio 2006
fotografia
Location
LICEO CLASSICO TITO LIVIO
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9.00 – 17.00; sabato 9.00 – 13.00. Chiuso la domenica
Vernissage
17 Maggio 2006, ore 11
Autore
Curatore