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Paolo Mazzuchelli – naga e hiro nature morte
La nostra memoria storica percepisce Nagasaki e Hiroshima, come soggetti di luogo e di tempo, lontane. Una di quelle sporche faccende alle quali nessuno appartiene.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
6/8 agosto 2005. 60 anni dopo lo scoppio delle prime e uniche bombe atomiche.
La nostra memoria storica percepisce Nagasaki e Hiroshima, come soggetti di luogo e di tempo, LONTANE. Una di quelle SPORCHE FACCENDE alle quali NESSUNO APPARTIENE. Chi ha scritto la storia così definisce "le ragioni" di quella CATASTROFE: militarmente, strategicamente necessaria... politicamente, un monito all'orgoglio ostinato della popolazione giapponese. Faccio fatica a togliermi dalla testa le immagini dei corpi contorti, delle figure carbonizzate che galleggiano nella pozza di un fiume, degli arti rimasti rappresi, impastati nell'asfalto, mentre il resto del corpo, arso, è svanito nell'aria. Ciò che maggiormente mi indigna sono però gli EFFETTI che PERMANGONO, duraturi, quelli che si sono riprodotti, modificati, tramandati attraverso le generazioni, eredità perversa dell'alterazione genetica.
... Una mascalzonata aberrante, forse peggiore dei genocidi e dei campi di sterminio...
Da queste premesse è nata l'idea di realizzare una serie di opere che mi permettessero di trasmutare l'incazzatura e l'odio bieco nei confronti dei promotori e degli esecutori di quel RACCAPRICCIANTE BUM in una SOLIDALE COMPASSIONE UNIVERSALE. A mostrarmi "la via" per non soccombere alla rabbia e alla disperazione fu l'incontro con un monaco giapponese, Taiun, vittima (allora aveva poco più di quattro anni), della BOMBA. Furono la sua commozione e la sua tranquillità a convincermi che, attraverso quella terribile esperienza, la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di comprendere il significato della vita delle persone e delle cose.
Paolo Mazzuchelli
La nostra memoria storica percepisce Nagasaki e Hiroshima, come soggetti di luogo e di tempo, LONTANE. Una di quelle SPORCHE FACCENDE alle quali NESSUNO APPARTIENE. Chi ha scritto la storia così definisce "le ragioni" di quella CATASTROFE: militarmente, strategicamente necessaria... politicamente, un monito all'orgoglio ostinato della popolazione giapponese. Faccio fatica a togliermi dalla testa le immagini dei corpi contorti, delle figure carbonizzate che galleggiano nella pozza di un fiume, degli arti rimasti rappresi, impastati nell'asfalto, mentre il resto del corpo, arso, è svanito nell'aria. Ciò che maggiormente mi indigna sono però gli EFFETTI che PERMANGONO, duraturi, quelli che si sono riprodotti, modificati, tramandati attraverso le generazioni, eredità perversa dell'alterazione genetica.
... Una mascalzonata aberrante, forse peggiore dei genocidi e dei campi di sterminio...
Da queste premesse è nata l'idea di realizzare una serie di opere che mi permettessero di trasmutare l'incazzatura e l'odio bieco nei confronti dei promotori e degli esecutori di quel RACCAPRICCIANTE BUM in una SOLIDALE COMPASSIONE UNIVERSALE. A mostrarmi "la via" per non soccombere alla rabbia e alla disperazione fu l'incontro con un monaco giapponese, Taiun, vittima (allora aveva poco più di quattro anni), della BOMBA. Furono la sua commozione e la sua tranquillità a convincermi che, attraverso quella terribile esperienza, la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di comprendere il significato della vita delle persone e delle cose.
Paolo Mazzuchelli
09
maggio 2008
Paolo Mazzuchelli – naga e hiro nature morte
Dal 09 maggio al 28 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA BALMELLI ARTE CONTEMPORANEA
Bellinzona, Via Lugano, 19, (Bellinzona)
Bellinzona, Via Lugano, 19, (Bellinzona)
Orario di apertura
Da mercoledì a sabato 14.00 - 18.00, oppure su appuntamento
Vernissage
9 Maggio 2008, 18.00 - 21.00
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