Sabato 22 aprile alle ore 18,00 si inaugurerà all’interno della chiesa di San Michele di Serra de’ Conti una mostra sull’artista jesino Paolo Messersì dedicata alle sue tarsie in legno e terracotta. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Serra de’ Conti ed è curata da Attilio Coltorti e Annarita Pasqualini.

Paolo Messersì nasce a Senigallia nel 1944, ma vive e lavora a Jesi. Diplomato all’Istituto d’arte di Ancona nel 1964 e, due anni dopo, presso il Magistero d’arte di Firenze, ha insegnato a lungo disegno professionale e progettazione all’Istituto d’arte “E. Mannucci” di Ancona. Come pittore, ma soprattutto come scultore, sin dai primi anni ’60 ha partecipato a mostre ed esposizioni regionali e nazionali. Presente al Premio “A. Bucci” di Fossombrone e al Premio Marche nel 1966, ha conseguito nel 1973 il 3° posto sezione scultura al Premio “G.B. Salvi” di Sassoferrato. Nel 1980 e nel 1981 è premiato rispettivamente con il 1° e il 3° posto sezione scultura alla Mostra nazionale “Trofeo Vanvitelli” di Caserta. Nel 1982 stringe il sodalizio artistico “Gruppo ORO”, insieme ai pittori jesini Luciano Collamati e Luigi Pennacchietti, inserendosi nell’ambito dell’eclettismo figurativo degli anni ’80. Dopo un lungo periodo di lavoro lontano dal pubblico, Messersì è tornato ad esporre lo scorso anno a Jesi. Il 2006 è la volta della rassegna di tarsie che il Comune di Serra de’ Conti gli ha voluto dedicare.

All’interno della produzione artistica di Paolo Messersì, che si è distinta principalmente nella scultura, un posto di rilievo occupano le tarsie in legno e in terracotta. Pur non differendo tecnicamente dal genere che affonda le sue radici nel Quattrocento italiano, se ne discostano concettualmente soprattutto per la ricostruzione di uno spazio urbano contemporaneo alienante e per la deformazione di personaggi ingabbiati in implosioni prospettiche paradossali. Nelle opere in terracotta più recenti, i microaccadimenti della vita quotidiana occupano la scena: l’unicità di un volto, la singolarità di un’espressione, la particolarità di un gesto assurgono a momenti d’arte.

La mostra è la prima antologia delle tarsie di Messersì realizzate dal 1970 ad oggi.