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Paolo Nicola Rossini – Passato Prossimo
Le fotografie di Paolo Nicola Rossini si presentano come istanti cristallizzati nel flusso senza tempo dell’impalpabile ricordo.
Sono fotografie di un pensiero, di una visione personale, immagini pensate piuttosto che impresse.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le fotografie di Paolo Nicola Rossini si presentano come istanti cristallizzati nel flusso senza tempo dell'impalpabile ricordo. Sono fotografie di un pensiero, di una visione personale, immagini pensate piuttosto che impresse, decolorate piuttosto che dipinte nel continuum spazio-temporale aperto dal pensiero sognante.
Più che rappresentare dei luoghi, l'artista vuole presentare delle relazioni, relazioni tra i toni dei neri dissolti nei grigi, quasi dei quadri ad aerografo, degli acquerelli o delle chine su lastre di acciaio.
Vi è leggerezza ma anche pesantezza in queste evanescenze metalliche che si alternano a contrasti cupi fatti di controluce che non lasciano spazio alla narrazione. E' l'occhio di Blade Runner quello su cui si specchia una New York raccontata come un’archeologia del futuro. Una cartolina d'epoca risucchiata dal vortice dello spazio-tempo in un loop sincretico in cui gli opposti si rincorrono fino a sovrapporsi. Le atmosfere indefinite sembrano nascondere piani paralleli di visione, layer inconoscibili, criptati dalla stratificazione visiva. Striature e macchie tempestano l'impressione fotografica in una sorta di post produzione pittorica, lacerante e tormentata. C'è il ricordo della fotocopia, del bianco e nero con tentativo di colore in sovrapposizione, c'è la tensione di una manipolazione coercitiva della visione. Tu vedrai la mia visione, io sarò la tua visione.
Fughe prospettiche su volte celesti trasformano gli sfondi in schermi, in lastre impenetrabili, oscure volte nere che opprimono e prevaricano sulle guglie minacciose di montagne appuntite o su campi di piante metalliche in cui distinguere le venature. Naturale e artificiale sono due ambienti ugualmente inospitali per l'uomo. L'angelo è caduto all'inferno mentre cercava di scalare la vetta celeste. Lucifero deve stare nell'orizzontalità della costrizione umana. Le ali di Icaro si sono sciolte al sole mentre la torre di Babele è crollata già da millenni.
Più che rappresentare dei luoghi, l'artista vuole presentare delle relazioni, relazioni tra i toni dei neri dissolti nei grigi, quasi dei quadri ad aerografo, degli acquerelli o delle chine su lastre di acciaio.
Vi è leggerezza ma anche pesantezza in queste evanescenze metalliche che si alternano a contrasti cupi fatti di controluce che non lasciano spazio alla narrazione. E' l'occhio di Blade Runner quello su cui si specchia una New York raccontata come un’archeologia del futuro. Una cartolina d'epoca risucchiata dal vortice dello spazio-tempo in un loop sincretico in cui gli opposti si rincorrono fino a sovrapporsi. Le atmosfere indefinite sembrano nascondere piani paralleli di visione, layer inconoscibili, criptati dalla stratificazione visiva. Striature e macchie tempestano l'impressione fotografica in una sorta di post produzione pittorica, lacerante e tormentata. C'è il ricordo della fotocopia, del bianco e nero con tentativo di colore in sovrapposizione, c'è la tensione di una manipolazione coercitiva della visione. Tu vedrai la mia visione, io sarò la tua visione.
Fughe prospettiche su volte celesti trasformano gli sfondi in schermi, in lastre impenetrabili, oscure volte nere che opprimono e prevaricano sulle guglie minacciose di montagne appuntite o su campi di piante metalliche in cui distinguere le venature. Naturale e artificiale sono due ambienti ugualmente inospitali per l'uomo. L'angelo è caduto all'inferno mentre cercava di scalare la vetta celeste. Lucifero deve stare nell'orizzontalità della costrizione umana. Le ali di Icaro si sono sciolte al sole mentre la torre di Babele è crollata già da millenni.
16
novembre 2011
Paolo Nicola Rossini – Passato Prossimo
Dal 16 novembre 2011 al 14 gennaio 2012
fotografia
Location
DREAM FACTORY – LABORATORIO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 117, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 117, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle 14:00 alle 20:00
Vernissage
16 Novembre 2011, ore 19:00
Autore
Curatore