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Paolo Pascutto / Guido Pezzolato – Soggetti smarriti
Quello che accomuna i quadri di questa mostra è qualcosa che non c’è più. Una mancanza. Un’assenza. Una sparizione. Una perdita. Qualcosa non c’è più, ma il segno dei due artisti c’è tutto.
Comunicato stampa
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Ho perso l’equilibrio, ho perso la prospettiva, ho perso il senso, ho perso i miei sogni, ho perso il riferimento, ho perso quello che avevo appena trovato... Quello che accomuna i quadri di questa mostra è qualcosa che non c’è più. Una mancanza. Un’assenza. Una sparizione. Una perdita. Ma siamo sicuri che sia un caso? Secondo me c’è una precisa volontà dei soggetti protagonisti delle tele. Sono loro i padroni della situazione. E vanno avanti! Il bambino ha perso l’astronave per un soffio. Ma in fondo non si preoccupa più di tanto: con tutte le bizzarrie che si vedono in giro, cosa sarà mai un disco volante? E quell’astronauta? Ha perso la terra, ma ha trovato casa. E l’anziano signore: è lui che ha fatto volare via l’uccellino! E ora cerca la nostra complicità più che la nostra pietà. E la ragazza: è lei che ha tagliato il filo del telefono. Ha troncato lei la storia. E quell’altra ragazza? Dove va il suo angelo? O forse era un diavolo? E la signora con la valigia? È lei che ha deciso di perdere la nave. Ci ha messo un po’ di più a vestirsi ed eccolo là, il bastimento se n’è andato. Smarrimenti e solitudini, solitudini fiere e consapevoli: “Sono la sola ad avere avuto il coraggio di dire di no.” “Sono la sola che legge il libro. E che vuole continuare a farlo!” Perfino la nave parla: “Sono la sola a solcare questo cielo.” Perfino una potenziale tragedia cambia il suo corso: “Sto cadendo, ma sto volando”... Qualcosa non c’è più, ma il segno dei due artisti c’è tutto. Il segno di Pascutto è sempre più disinvolto e maturo e non trascura i suoi classici spericolati punti di vista sui paesaggi. Sembrano disegnati su tele di nuvola le opere di Pezzolato, dalla cupezza dannatamente luminosa. I colori, quelli no, non sono smarriti! Si ritrovano saldamente nel blu cielo, ormai la cifra di Paolo Pascutto, e nei toni più autunnali, materici, vissuti di Guido Pezzolato. Sicuramente mi sarò perso qualcosa... ma questa è un’introduzione libera e, come da contratto, inevitabilmente carente. Contano i quadri, non le parole. Ancora poche battute e il testo è scritto, la presentazione è finita. Ma questo, questo mi preme dirlo: nei quadri di Pascutto e Pezzolato, in fondo, niente è perduto. C’è un filo di speranza. Sempre. Come a dire: “Siamo padroni del nostro destino. E ce la faremo.” A questo punto, resta solo una domanda: “Ma i soggetti smarriti sono quelli dei quadri o siamo noi?”
30
aprile 2011
Paolo Pascutto / Guido Pezzolato – Soggetti smarriti
Dal 30 aprile al 20 maggio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA RETTORI TRIBBIO 2
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Orario di apertura
Feriali 10 - 12.30 / 17 - 19.30
Festivi 11 - 12.30
Lunedì chiuso
Vernissage
30 Aprile 2011, ore 18
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