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Paolo Pasotto – Opere storiche anni ’60
Mostra personale
Comunicato stampa
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Si articola, cosi', nel suo pensiero, il Metanaturalismo: -Senza retrocedere sui passi di quel ciclo artistico culturale che-scrive Pasotto -comprendevo essersi ormai compiuto. Sentivo l'Informale come immagine della Sostanza Primordiale- e da quella Sostanza ripartiva per discendere verso un altro versante, quello che portava a identificare il quadro come esclusivo mezzo di espressione e a credere nella -Pittura - Pittura- come trasmissione di una Vita Universale che fosse eternata nel quadro.
Dal gesto prende avvio la riflessione teorica e l'esito e quello di una pittura mai cervellotica mai costretta entro rigidi schemi mentali, ma fluente immediata e persino giocosa, una pittura incredibilmente viva.
Intorno agli anni '60 predominano le tinte brune, le terre e tutto vibra nel gioco di grigi e marroni che paiono negare quella tendenza al materialismo artefatto di un surrealismo di cui forse aveva sentito il richiamo in precedenza. Il gioco di luci e ombre non connota mai con esattezza il luogo o il soggetto e tutto e' avvolto sotto uno strato di terra/pelle che copre e protegge. Solo in seguito la tavolozza si schiarisce progressivamente e accoglie le dolci note delle cere o delle ciprie, toccando repentinamente inattesi esiti lirici. Innegabile la matrice onirica surreale si dispiega placidamente con calma inattaccabile e l'esito di un'esperienza artistica senza eguali segna il corso del tempo.
Elisa Mazzagardi
Dal gesto prende avvio la riflessione teorica e l'esito e quello di una pittura mai cervellotica mai costretta entro rigidi schemi mentali, ma fluente immediata e persino giocosa, una pittura incredibilmente viva.
Intorno agli anni '60 predominano le tinte brune, le terre e tutto vibra nel gioco di grigi e marroni che paiono negare quella tendenza al materialismo artefatto di un surrealismo di cui forse aveva sentito il richiamo in precedenza. Il gioco di luci e ombre non connota mai con esattezza il luogo o il soggetto e tutto e' avvolto sotto uno strato di terra/pelle che copre e protegge. Solo in seguito la tavolozza si schiarisce progressivamente e accoglie le dolci note delle cere o delle ciprie, toccando repentinamente inattesi esiti lirici. Innegabile la matrice onirica surreale si dispiega placidamente con calma inattaccabile e l'esito di un'esperienza artistica senza eguali segna il corso del tempo.
Elisa Mazzagardi
06
febbraio 2010
Paolo Pasotto – Opere storiche anni ’60
Dal 06 al 20 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
GNACCARINI ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Giuseppe Dagnini, 12/2b, (Bologna)
Bologna, Via Giuseppe Dagnini, 12/2b, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì al sabato dalle 16 alle 19.30; e lunedì chiuso, altri orari su appuntamento
Vernissage
6 Febbraio 2010, ore 18.30
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