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Paolo Pavan – Il principio dell’accadimento
Una selezione critica degli ultimi lavori realizzati da Paolo Pavan, oli su tela di medie e grandi dimensioni, con i quali l’artista ci introduce nel mondo intimo e domestico della sua pittura, strumento funzionale all’analisi dei principi costruttivi della realtà e della visione pittorica.
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 2 luglio 2016, alle ore 18.30, presso gli spazi e spositivi della Filanda Romanin-Jacur di Salzano (via Roma, 166; vedi scheda evento allegata), IL PRINCIPIO DELL’ACCADIMENTO, personale del pittore Paolo Pavan, a cura del critico d’arte Gaetano Salerno.
La mostra, visitabile fino a domenica 17 luglio 2016, è realizzata da Segnoperenne in collaborazione con il Comune di Salzano - Assessorato alla Cultura e con il Circolo Culturale Scorzè.
La mostra presenterà al pubblico una selezione critica ragionata degli ultimi lavori realizzati da Paolo Pavan, oli su tela di medie e grandi dimensioni, con i quali l’artista ci introduce nel mondo intimo e domestico della sua pittura, strumento funzionale all’analisi dei principi costruttivi della realtà e della visione pittorica.
Scrive il critico d’arte Gaetano Salerno, a proposito del lavoro di Paolo Pavan, nel testo critico Il principio dell’accadimento:
“ […] Ogni quadro racchiude perciò un principio dell’accadimento, esprime il senso eterno del divenire e visualizza, attraverso evidenti interventi di ripulitura, di sgocciolatura, di sottrazione, di cancellazione, di annullamento del dato visivo, il moto proprio e simultaneo degli elementi verso un punto di aggregazione terminale oltre il quale potrebbe esistere solo una configurazione definita e conclamata a discapito di un calo energetico intollerabile, uno stato di quiete della materia al quale il gesto pittorico di Paolo Pavan rifiuta di pervenire poiché coinciderebbe con la fine di una ricerca che invece continua ad esistere sull’instabilità dei rapporti tra oggetti, sull’incertezza della visione della quale discute la validità e l’unicità.
Emerge dalla ricerca dell’artista una disarmante metafora di un mondo prigioniero di un’inevitabile e continua trasfigurazione tra forme attuali e potenziali, condannato all’eterna instabilità, alla reiterata trasformazione tra stati dell’essere sempre incompleti e parziali.
L’apparizione epifanica e inattesa – apparentemente effimera – di elementi archetipici, impenetrabili ed enigmatici oggetti geometrici, di sporadici elementi zoomorfi e fitomorfi, abbandonati nella solitudine e nei silenzi sottolineati dalla monocromia, ridiscute la natura dell’individuo stesso, l’enigma della sua origine e significazione e lo scarto tra la loro improvvisa apparizione e i tentativi pittorici di negarne la presenza (come nel tentativo estremo di liberarsi di un pesante ingombro) allude all’agognata quanto irrealizzabile simbiosi tra la forma compiuta e la sua simmetrica e innegabile incompiutezza […].
Paolo Pavan nasce a Treviso nel 1987; vive e lavora a Venezia e a Nerbon (TV). Diplomato presso il Liceo Artistico Statale di Treviso, consegue il diploma in pittura e successivamente in decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2011 partecipa alla mostra collettiva “Peli Superflui” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2012 partecipa a una serie di mostre collettive: “Treviso 2012 – Seconda rassegna di arte contemporanea – Casa dei Carraresi”; “Più forte dello sporco” in occasione dell'Art Night all'Accademia di Belle Arti di Venezia; e infine una sui Giovani Artisti Accademia di Belle Arti di Venezia presso la Galleria San Vidal a Venezia. Nel 2013 partecipa alla mostra “Squibb” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia in occasione dell'Art Night. Partecipa poi al Festival delle Arti tenutosi a Venezia (Giudecca e Sacca Fisola) dal titolo “Isole in Movimento” e al Silart Festival a Quinto di Treviso. Partecipa poi alla mostra collettiva del X Premio Nazionale delle Arti di Bari. Nel 2014 partecipa alla mostra “Guerra e Pace” del collettivo La Qasba a Vicenza. Nella primavera dello stesso anno la rivista Areaarte pubblica un articolo sui suoi lavori a cura di Tazio Cirri: “Paolo Pavan – Diario di un mondo in dissolvenza”. Nel 2015 partecipa alla mostra “L'Abito del male” presso il Centro di Cultura La Medusa di Este, alla collettiva “In silenziosa assenza” presso il Forte Mezzacapo di Zelarino (Venezia) e alla collettiva “Axial Ages” presso Villa Orsini (Scorzè). Nel 2016 prende parte alla collettiva “Superficie” presso lo Spazio Paraggi di Treviso ed espone presso Officina Quindici (Marghera) in occasione dell’evento Open Studios # 4.
Paolo Pavan sarà presente alla Filanda di Salzano sabato 2 luglio 2016, alle ore 18.30, in occasione della vernice della mostra IL PRINCIPIO DELL’ACCADIMENTO, introdotto dal critico d’arte Gaetano Salerno, curatore della mostra.
La mostra, visitabile fino a domenica 17 luglio 2016, è realizzata da Segnoperenne in collaborazione con il Comune di Salzano - Assessorato alla Cultura e con il Circolo Culturale Scorzè.
La mostra presenterà al pubblico una selezione critica ragionata degli ultimi lavori realizzati da Paolo Pavan, oli su tela di medie e grandi dimensioni, con i quali l’artista ci introduce nel mondo intimo e domestico della sua pittura, strumento funzionale all’analisi dei principi costruttivi della realtà e della visione pittorica.
Scrive il critico d’arte Gaetano Salerno, a proposito del lavoro di Paolo Pavan, nel testo critico Il principio dell’accadimento:
“ […] Ogni quadro racchiude perciò un principio dell’accadimento, esprime il senso eterno del divenire e visualizza, attraverso evidenti interventi di ripulitura, di sgocciolatura, di sottrazione, di cancellazione, di annullamento del dato visivo, il moto proprio e simultaneo degli elementi verso un punto di aggregazione terminale oltre il quale potrebbe esistere solo una configurazione definita e conclamata a discapito di un calo energetico intollerabile, uno stato di quiete della materia al quale il gesto pittorico di Paolo Pavan rifiuta di pervenire poiché coinciderebbe con la fine di una ricerca che invece continua ad esistere sull’instabilità dei rapporti tra oggetti, sull’incertezza della visione della quale discute la validità e l’unicità.
Emerge dalla ricerca dell’artista una disarmante metafora di un mondo prigioniero di un’inevitabile e continua trasfigurazione tra forme attuali e potenziali, condannato all’eterna instabilità, alla reiterata trasformazione tra stati dell’essere sempre incompleti e parziali.
L’apparizione epifanica e inattesa – apparentemente effimera – di elementi archetipici, impenetrabili ed enigmatici oggetti geometrici, di sporadici elementi zoomorfi e fitomorfi, abbandonati nella solitudine e nei silenzi sottolineati dalla monocromia, ridiscute la natura dell’individuo stesso, l’enigma della sua origine e significazione e lo scarto tra la loro improvvisa apparizione e i tentativi pittorici di negarne la presenza (come nel tentativo estremo di liberarsi di un pesante ingombro) allude all’agognata quanto irrealizzabile simbiosi tra la forma compiuta e la sua simmetrica e innegabile incompiutezza […].
Paolo Pavan nasce a Treviso nel 1987; vive e lavora a Venezia e a Nerbon (TV). Diplomato presso il Liceo Artistico Statale di Treviso, consegue il diploma in pittura e successivamente in decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2011 partecipa alla mostra collettiva “Peli Superflui” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2012 partecipa a una serie di mostre collettive: “Treviso 2012 – Seconda rassegna di arte contemporanea – Casa dei Carraresi”; “Più forte dello sporco” in occasione dell'Art Night all'Accademia di Belle Arti di Venezia; e infine una sui Giovani Artisti Accademia di Belle Arti di Venezia presso la Galleria San Vidal a Venezia. Nel 2013 partecipa alla mostra “Squibb” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia in occasione dell'Art Night. Partecipa poi al Festival delle Arti tenutosi a Venezia (Giudecca e Sacca Fisola) dal titolo “Isole in Movimento” e al Silart Festival a Quinto di Treviso. Partecipa poi alla mostra collettiva del X Premio Nazionale delle Arti di Bari. Nel 2014 partecipa alla mostra “Guerra e Pace” del collettivo La Qasba a Vicenza. Nella primavera dello stesso anno la rivista Areaarte pubblica un articolo sui suoi lavori a cura di Tazio Cirri: “Paolo Pavan – Diario di un mondo in dissolvenza”. Nel 2015 partecipa alla mostra “L'Abito del male” presso il Centro di Cultura La Medusa di Este, alla collettiva “In silenziosa assenza” presso il Forte Mezzacapo di Zelarino (Venezia) e alla collettiva “Axial Ages” presso Villa Orsini (Scorzè). Nel 2016 prende parte alla collettiva “Superficie” presso lo Spazio Paraggi di Treviso ed espone presso Officina Quindici (Marghera) in occasione dell’evento Open Studios # 4.
Paolo Pavan sarà presente alla Filanda di Salzano sabato 2 luglio 2016, alle ore 18.30, in occasione della vernice della mostra IL PRINCIPIO DELL’ACCADIMENTO, introdotto dal critico d’arte Gaetano Salerno, curatore della mostra.
02
luglio 2016
Paolo Pavan – Il principio dell’accadimento
Dal 02 al 17 luglio 2016
arte contemporanea
Location
PARCO E FILANDA ROMANIN JACUR
Salzano, Via Roma, 166, (Venezia)
Salzano, Via Roma, 166, (Venezia)
Orario di apertura
mercoledì venerdì sabato 16.00 - 19.30
domenica 10.30 - 12.30 e 16.00 - 19.30
Vernissage
2 Luglio 2016, h 18.30
Autore
Curatore