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Paolo Piacentini – Fughe, Impulsi fugaci come riflessi del vero. Scene, possibilità e istanti
per questa mostra è stato scelto un percorso pittorico-fotografico
Comunicato stampa
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... Una finestra è il limite. E' un occhio sul mondo e un occhio sul sè. E' la zona dove l'artista è situato. Talvolta dentro, guardando gioiosamente il mondo fuori, abbagliato dalle sue forme e colori, o colpito dai suoi lati più drammatici; talvolta fuori, come occhio che indaga sè stesso. Ma questo è un sè visto allo specchio, ribaltato, frammentato, nascosto oltre il vetro. Ed ecco che emerge allora lo spettro colorato di sogni e memorie, connessioni e segnali che giungono improvvisamente e veloci come al risveglio da un sogno ... Paolo Piacentini porta l'osservatore dall'una o dall'altra parte del limite in un gioco continuo di sottili equilibri percettivi.
Paolo è un artista poliedrico, sui suoi siti www.artepaolo.net e www.artepaolo.splinder.com si possono trovare e vedere le sue creazioni, che si snodano fra arti plastiche, fotografie, tele e collages. Per questa mostra è stato scelto un percorso pittorico-fotografico, dove le fotografie inserite nelle piccole nicchie dell’Osteria vengono rese luminose da uno spiraglio che le dettaglia, o meglio le taglia in due fette, in uno yin e yang che rappresenta o tenta di farlo un senso alto, leggi del cielo e della terra, di ciò che è capibile e di ciò che è solo personalmente rappresentabile, e Paolo ha aperto i suoi occhi a molte rappresentazioni, visto che la percezione è poliedrica anche Paolo lo è. Fermarsi ad un solo punto di vista riduce inevitabilmente il raggio di indagine, soprattutto nell’arte, questa apertura non porta assolutamente alla superficialità della ricerca come può essere in altri campi di studio, l’essere poliedrico deve essere un’apertura, una raggiera che completa raggiunge la perfezione il cerchio.
Riflessi è una tela che rimanda a molti artisti, a molte avanguardie,essa riporta alle indagini sui colori, alla sezione dell’arcobaleno, luce trasformata in sezioni luminose, trame di colore, intrecciate avvinghiate, strette e perfette solo come la natura può donare, e perfette solo nella loro imperfezione quando l’uomo cerca di tradurle. Ottima interpretazione del riflesso, di luce, di vita.
Paolo Piacentini è nato il 14 dicembre 1979 a Milano, dove vive, lavora e studia.
Inizia a dipingere e a scolpire con continuità nel 1998, come autodidatta.
Finita la scuola dell'obbligo fa l’apprendista orafo presso un laboratorio specializzato nella lavorazione dei gioielli del famoso Buccellati e qui vi rimane per più di un anno, abbandonando per continuare gli studi, ma continuando a progettare e produrre gioielli autonomamente e su commissione.
Nel giugno 2003 si diploma con il massimo dei voti (30/30) al corso di Vetrata Artistica e Mosaico presso la Scuola Superiore d'Arte Applicata all'Industria del Castello Sforzesco di Milano.
Da più di tre anni lavora in una casa editrice in qualità di impaginatore, progettista grafico e grafico web.
Paolo è un artista poliedrico, sui suoi siti www.artepaolo.net e www.artepaolo.splinder.com si possono trovare e vedere le sue creazioni, che si snodano fra arti plastiche, fotografie, tele e collages. Per questa mostra è stato scelto un percorso pittorico-fotografico, dove le fotografie inserite nelle piccole nicchie dell’Osteria vengono rese luminose da uno spiraglio che le dettaglia, o meglio le taglia in due fette, in uno yin e yang che rappresenta o tenta di farlo un senso alto, leggi del cielo e della terra, di ciò che è capibile e di ciò che è solo personalmente rappresentabile, e Paolo ha aperto i suoi occhi a molte rappresentazioni, visto che la percezione è poliedrica anche Paolo lo è. Fermarsi ad un solo punto di vista riduce inevitabilmente il raggio di indagine, soprattutto nell’arte, questa apertura non porta assolutamente alla superficialità della ricerca come può essere in altri campi di studio, l’essere poliedrico deve essere un’apertura, una raggiera che completa raggiunge la perfezione il cerchio.
Riflessi è una tela che rimanda a molti artisti, a molte avanguardie,essa riporta alle indagini sui colori, alla sezione dell’arcobaleno, luce trasformata in sezioni luminose, trame di colore, intrecciate avvinghiate, strette e perfette solo come la natura può donare, e perfette solo nella loro imperfezione quando l’uomo cerca di tradurle. Ottima interpretazione del riflesso, di luce, di vita.
Paolo Piacentini è nato il 14 dicembre 1979 a Milano, dove vive, lavora e studia.
Inizia a dipingere e a scolpire con continuità nel 1998, come autodidatta.
Finita la scuola dell'obbligo fa l’apprendista orafo presso un laboratorio specializzato nella lavorazione dei gioielli del famoso Buccellati e qui vi rimane per più di un anno, abbandonando per continuare gli studi, ma continuando a progettare e produrre gioielli autonomamente e su commissione.
Nel giugno 2003 si diploma con il massimo dei voti (30/30) al corso di Vetrata Artistica e Mosaico presso la Scuola Superiore d'Arte Applicata all'Industria del Castello Sforzesco di Milano.
Da più di tre anni lavora in una casa editrice in qualità di impaginatore, progettista grafico e grafico web.
01
settembre 2006
Paolo Piacentini – Fughe, Impulsi fugaci come riflessi del vero. Scene, possibilità e istanti
Dal primo settembre al 05 ottobre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ANTICA OSTARIA RUGA RIALTO
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Orario di apertura
11-13 e 17-01
Vernissage
1 Settembre 2006, ore 19
Autore
Curatore