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Paolo Portoghesi Architetto. Natura e Storia. Omaggio a Palladio
retrospettiva dell’architetto romano
Comunicato stampa
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La mostra Paolo Portoghesi architetto, Storia e Natura Omaggio a Palladio, vuole mettere in luce la complessità dell’esperienza dell’architetto romano, attraverso un percorso riassuntivo dei suoi plurimi campi di attività: l’architetto, lo storico, il teorico, l’ animatore e il fotografo.
Architetto e storico militante, che riesce a coniugare, attraverso un processo di fertilizzazione incrociata, immagini lontane e vicine nel tempo, a volte fortemente contraddittorie ma sempre in armonia con il paesaggio, nel segno di un equilibrio raggiunto, di una nuova alleanza fra architettura e natura.
Nella sua architettura ripropone la persistente validità degli archetipi in una visione generale che deriva dall’incontro tra Storia e Natura e dal continuo dialogo fra tradizione ed innovazione.
Nelle sue architetture realizzate e non, dalla casa Baldi (1959) alle case di Tarquinia (1981), dalla Moschea di Roma (1974) alla Moschea di Strasburgo (2000), dalla piazza Leon Battista Alberti a Rimini (1990) alla piazza di Abano Terme (1996), dal teatro di Cagliari (1965) al teatro di Catanzaro (1988), dalla Chiesa di Salerno (1969) alla Chiesa di Terni (1997), dalle Torri di Pietralata per lo SDO di Roma (1996) a quella più recente di Shangai (2006), agli oggetti di design realizzati da Cleto Munari, emerge l’uso creativo degli archetipi, che esprimono nel campo dell’architettura la dimensione collettiva come efficace antidoto contro l’arbitrio individualistico e l’esasperazione dei processi di cambiamento privi di motivazioni profonde.
Dai suoi libri dedicati a Roma Barocca (1966) , a Borromini architettura come linguaggio (1967) a Dopo l’architettura moderna (1980), a I grandi architetti del Novecento (1998), a Natura e Architettura (1999), alla didattica militante, dalla mostra La presenza del passato, prima biennale internazionale di architettura di Venezia del 1980, alla mostra di Natura e Architettura a Pechino, Shangai (2000), ai documentari didattici, traspare il suo metodo creativo che consente la lettura e la comprensione delle strutture fantastiche della natura, rispettandone l’origine «libera», che nasce dalla comprensione del caso, del movimento infinito, del caos e dell’ordine.
Viaggiatore instancabile, ha scattato innumerevoli fotografie che svelano il suo pensiero di scrivere con la luce, e la sua passione per le linee e le forme degli esseri viventi.
Animatore culturale che attraverso la sua rivista Abitare la terra combatte contro l’idea anacronistica di progresso inteso come “sviluppo illimitato”, sostenendo il dialogo fra tradizione e innovazione a favore della lenta e complessa stratificazione di saperi locali e di valori sociali, simbolici ed estetici, propri della teoria contemporanea della sostenibilità e dell’etica della responsabilità.
Un ritratto a tutto tondo di un architetto dalla personalità poliedrica, dove l’architettura della memoria è la sua ragione di vita mentre la natura è la sua grande maestra.
Cosa offre la mostra
La mostra oltre ad offrire un percorso tematico sulla qualità architettonica italiana e internazionale, offre anche una nuova chiave di lettura del rapporto che intercorre tra l’architettura e la natura sia nei termini del debito cognitivo dell’uomo verso il suo ambiente, sia come ricerca operativa di forme e modalità architettoniche eco-compatibili. Si tratta, quindi, di un messaggio che ben si inserisce nella divulgazione della cultura progettuale italiana e della tutela dell’ambiente, che rappresenta anche un contributo originale sul tema dell’ecologia.
Le aree tematiche previste nel percorso espositivo della mostra di PAOLO PORTOGHESI ARCHITETTO Storia e Natura Omaggio a Palladio sono le seguenti:
LO STORICO, IL TEORICO, L’ANIMATORE.
Saranno esposti i libri con un corredo di rilievi di celebri monumenti; le riviste di architettura dirette da Portoghesi («Controspazio», «Eupalino», «Itaca», «Materia», «Abitare la Terra»); saranno inoltre rievocate le mostre più significative e in particolare “La Presenza del Passato” del 1980 con cui si inaugurò la Biennale-Architettura.
ARCHITETTURA E NATURA, VERSO LA GEO-ARCHITETTURA.
Verrà illustrata l’analogia strutturale tra gli archetipi della architettura e le opere architettoniche.
ARCHITETTURA E STORIA - CONTRO L’AMNESIA.
Attraverso immagini accoppiate verrà illustrato il legame con la tradizione attraverso la nozione di “Genius Loci”.
OMAGGIO A PALLADIO.
Illustrazione di una serie di opere progettate per il Veneto, basate sulla eredità palladiana tradotta nel linguaggio moderno.
LA RISCOPERTA DELLA DECORAZIONE E MICROARCHITETTURE COME OGGETTI D’USO
L’intermittente rapporto della decorazione con la modernità. Oggetti e design (vetri, ceramiche, gioielli, etc
Credits
Organizzatori:
Comune di Vicenza; Dipartimento di Caratteri dell’Architettura, Valutazione e Ambiente CAVEA- dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”,
Patrocini:Regione Veneto, Parlamento Europeo, Centro Internazionale degli Studi di Andrea Palladio (CISA), Accademia dei Lincei
Sponsor: Impresa Carron spa, AIM, Marmi Faedo spa, Eurogroup spa,
Ge.Cos spa, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza, Bravosolution, Paintec srl, Laboratorio Morseletto, Geas, Sant’Anselmo, Euroedile, Graniti Fiandre spa; Reggiani spa Illuminazioni.
Eventi collegati: Palladio e Mozart (il giorno dell’inaugurazione della mostra), Teatro Olimpico di Vicenza. Le altre manifestazioni sono in corso di definizione.
Architetto e storico militante, che riesce a coniugare, attraverso un processo di fertilizzazione incrociata, immagini lontane e vicine nel tempo, a volte fortemente contraddittorie ma sempre in armonia con il paesaggio, nel segno di un equilibrio raggiunto, di una nuova alleanza fra architettura e natura.
Nella sua architettura ripropone la persistente validità degli archetipi in una visione generale che deriva dall’incontro tra Storia e Natura e dal continuo dialogo fra tradizione ed innovazione.
Nelle sue architetture realizzate e non, dalla casa Baldi (1959) alle case di Tarquinia (1981), dalla Moschea di Roma (1974) alla Moschea di Strasburgo (2000), dalla piazza Leon Battista Alberti a Rimini (1990) alla piazza di Abano Terme (1996), dal teatro di Cagliari (1965) al teatro di Catanzaro (1988), dalla Chiesa di Salerno (1969) alla Chiesa di Terni (1997), dalle Torri di Pietralata per lo SDO di Roma (1996) a quella più recente di Shangai (2006), agli oggetti di design realizzati da Cleto Munari, emerge l’uso creativo degli archetipi, che esprimono nel campo dell’architettura la dimensione collettiva come efficace antidoto contro l’arbitrio individualistico e l’esasperazione dei processi di cambiamento privi di motivazioni profonde.
Dai suoi libri dedicati a Roma Barocca (1966) , a Borromini architettura come linguaggio (1967) a Dopo l’architettura moderna (1980), a I grandi architetti del Novecento (1998), a Natura e Architettura (1999), alla didattica militante, dalla mostra La presenza del passato, prima biennale internazionale di architettura di Venezia del 1980, alla mostra di Natura e Architettura a Pechino, Shangai (2000), ai documentari didattici, traspare il suo metodo creativo che consente la lettura e la comprensione delle strutture fantastiche della natura, rispettandone l’origine «libera», che nasce dalla comprensione del caso, del movimento infinito, del caos e dell’ordine.
Viaggiatore instancabile, ha scattato innumerevoli fotografie che svelano il suo pensiero di scrivere con la luce, e la sua passione per le linee e le forme degli esseri viventi.
Animatore culturale che attraverso la sua rivista Abitare la terra combatte contro l’idea anacronistica di progresso inteso come “sviluppo illimitato”, sostenendo il dialogo fra tradizione e innovazione a favore della lenta e complessa stratificazione di saperi locali e di valori sociali, simbolici ed estetici, propri della teoria contemporanea della sostenibilità e dell’etica della responsabilità.
Un ritratto a tutto tondo di un architetto dalla personalità poliedrica, dove l’architettura della memoria è la sua ragione di vita mentre la natura è la sua grande maestra.
Cosa offre la mostra
La mostra oltre ad offrire un percorso tematico sulla qualità architettonica italiana e internazionale, offre anche una nuova chiave di lettura del rapporto che intercorre tra l’architettura e la natura sia nei termini del debito cognitivo dell’uomo verso il suo ambiente, sia come ricerca operativa di forme e modalità architettoniche eco-compatibili. Si tratta, quindi, di un messaggio che ben si inserisce nella divulgazione della cultura progettuale italiana e della tutela dell’ambiente, che rappresenta anche un contributo originale sul tema dell’ecologia.
Le aree tematiche previste nel percorso espositivo della mostra di PAOLO PORTOGHESI ARCHITETTO Storia e Natura Omaggio a Palladio sono le seguenti:
LO STORICO, IL TEORICO, L’ANIMATORE.
Saranno esposti i libri con un corredo di rilievi di celebri monumenti; le riviste di architettura dirette da Portoghesi («Controspazio», «Eupalino», «Itaca», «Materia», «Abitare la Terra»); saranno inoltre rievocate le mostre più significative e in particolare “La Presenza del Passato” del 1980 con cui si inaugurò la Biennale-Architettura.
ARCHITETTURA E NATURA, VERSO LA GEO-ARCHITETTURA.
Verrà illustrata l’analogia strutturale tra gli archetipi della architettura e le opere architettoniche.
ARCHITETTURA E STORIA - CONTRO L’AMNESIA.
Attraverso immagini accoppiate verrà illustrato il legame con la tradizione attraverso la nozione di “Genius Loci”.
OMAGGIO A PALLADIO.
Illustrazione di una serie di opere progettate per il Veneto, basate sulla eredità palladiana tradotta nel linguaggio moderno.
LA RISCOPERTA DELLA DECORAZIONE E MICROARCHITETTURE COME OGGETTI D’USO
L’intermittente rapporto della decorazione con la modernità. Oggetti e design (vetri, ceramiche, gioielli, etc
Credits
Organizzatori:
Comune di Vicenza; Dipartimento di Caratteri dell’Architettura, Valutazione e Ambiente CAVEA- dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”,
Patrocini:Regione Veneto, Parlamento Europeo, Centro Internazionale degli Studi di Andrea Palladio (CISA), Accademia dei Lincei
Sponsor: Impresa Carron spa, AIM, Marmi Faedo spa, Eurogroup spa,
Ge.Cos spa, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza, Bravosolution, Paintec srl, Laboratorio Morseletto, Geas, Sant’Anselmo, Euroedile, Graniti Fiandre spa; Reggiani spa Illuminazioni.
Eventi collegati: Palladio e Mozart (il giorno dell’inaugurazione della mostra), Teatro Olimpico di Vicenza. Le altre manifestazioni sono in corso di definizione.
21
aprile 2006
Paolo Portoghesi Architetto. Natura e Storia. Omaggio a Palladio
Dal 21 aprile al 25 giugno 2006
architettura
Location
BASILICA PALLADIANA
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Orario di apertura
10.30-13 e 15-19. Chiuso il lunedì
Vernissage
21 Aprile 2006, ore 17.30 presso il Teatro Olimpico
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
PG
Autore
Curatore