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Paolo Roversi – Incontri
La Fondazione Sozzani con la mostra “Incontri” mette in evidenza la struttura propriamente pittorica delle fotografie di Paolo Roversi. Insieme sono presentati per la prima volta i ritratti incrociati di Paolo Roversi e Robert Frank realizzati nel 2001 in Nova Scotia.
Comunicato stampa
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In concomitanza con la grande esposizione di Palazzo Reale a Milano, la Fondazione Sozzani con la mostra “Incontri” mette in evidenza la struttura propriamente pittorica delle fotografie di Paolo Roversi.
Roversi è artista della composizione e della geometria, con un approccio astratto alla realtà. Fin dagli Anni '80 le sue fotografie rispondono a una costante esigenza formale che dà loro
un carattere sorprendentemente atemporale, in contraddizione con il gusto e gli usi della moda.
La sua familiarità con la storia dell'arte, e con la pittura italiana in particolare, gli permette di fotografare come un pittore. Lavora spesso a serie costruite attorno a un tema o a un modello, come se cercasse di estrarne tutte le possibilità plastiche.
Per questa esposizione Roversi ha raccolto le sue fotografie a due e a tre, in dittici e trittici. Questo procedimento, mai utilizzato prima in modo sistematico, offre uno sguardo inedito sul
suo lavoro, dandogli una dimensione monumentale.
La composizione a più elementi gli consente di dare un’attenzione maggiore al soggetto arricchendone la lettura. Come nei polittici del Rinascimento, che ricorrono ampiamente a questo metodo. In questa mostra la fotografia di Paolo Roversi appare più serena e controllata che mai.
Insieme ai più di trenta dittici e trittici – realizzati appositamente per questa mostra a partire da alcune delle più importanti foto di Roversi – viene presentata per la prima volta una selezione di ritratti incrociati di Paolo Roversi e Robert Frank realizzati nel 2001 in Nova Scotia.
Paolo Roversi (Ravenna, 1947) inizia a lavorare come fotoreporter per l’Associated Press negli anni Settanta. Nel novembre del 1973, su suggerimento di Peter Knapp, direttore creativo della rivista Elle, si trasferisce a Parigi dove lavora per la Huppert Agency.
Nel 1974 diventa assistente del fotografo inglese Laurence Sackman. Lasciato lo studio di Sackman, inizia a lavorare per Elle e Dépêche Mode. Il suo primo servizio fotografico importante è pubblicato su Marie Claire, e firma la campagna di Christian Dior.
Nel 1980 inizia a utilizzare la pellicola Polaroid 20x25 cm e collabora con le maggiori riviste di
moda: Elle, Marie Claire, Harper's Bazaar e Vogue. Negli stessi anni inizia a scattare per alcuni tra i più importanti nomi della moda: Yohji Yamamoto, Azzedine Alaïa, Comme des Garçons, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Hermès, Giorgio Armani e Valentino.
Vince nel 1996 il Trophée de la Mode di Parigi come miglior fotografo e nel 2001 è premiato dai China Nel 2000 espone a Milano alla Galleria Carla Sozzani;; nel 2002 a New
York alla Galleria Pace/MacGill;; nel 2006 in Giappone al Yokohama Red Brick Warehouse Number 1;; nel 2008 ai Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles e nel 2009 a
Berlino alla Camera Work Galerie;; nel 2017 a Milano a Palazzo Reale e alla Fondazione Sozzani.
Tra le numerose pubblicazioni, Roversi ha pubblicato due libri dedicati al ritratto: “Angeli” nel 1994 e “Al Moukalla” nel 1995 per Camera Oscura e diverse monografie: “Una Donna”, Carla Sozzani Editore, 1989;; “Nudi”, Editions Stromboli, 1999;; “Libretto”, Editions Stromboli, 2000;; “Studio”, Steidlangin, 2005;; “Secrets”, Editions Stromboli, 2013;; “Dior Images”, Rizzoli International, 2018.
Fondazione Sozzani
Paolo Roversi, Incontri
Dal 16 novembre 2017 all’11 febbraio 2018
Palazzo Reale
Paolo Roversi, Storie
a cura di Alessia Glaviano
Dal 15 novembre al 17 dicembre 2017
Roversi è artista della composizione e della geometria, con un approccio astratto alla realtà. Fin dagli Anni '80 le sue fotografie rispondono a una costante esigenza formale che dà loro
un carattere sorprendentemente atemporale, in contraddizione con il gusto e gli usi della moda.
La sua familiarità con la storia dell'arte, e con la pittura italiana in particolare, gli permette di fotografare come un pittore. Lavora spesso a serie costruite attorno a un tema o a un modello, come se cercasse di estrarne tutte le possibilità plastiche.
Per questa esposizione Roversi ha raccolto le sue fotografie a due e a tre, in dittici e trittici. Questo procedimento, mai utilizzato prima in modo sistematico, offre uno sguardo inedito sul
suo lavoro, dandogli una dimensione monumentale.
La composizione a più elementi gli consente di dare un’attenzione maggiore al soggetto arricchendone la lettura. Come nei polittici del Rinascimento, che ricorrono ampiamente a questo metodo. In questa mostra la fotografia di Paolo Roversi appare più serena e controllata che mai.
Insieme ai più di trenta dittici e trittici – realizzati appositamente per questa mostra a partire da alcune delle più importanti foto di Roversi – viene presentata per la prima volta una selezione di ritratti incrociati di Paolo Roversi e Robert Frank realizzati nel 2001 in Nova Scotia.
Paolo Roversi (Ravenna, 1947) inizia a lavorare come fotoreporter per l’Associated Press negli anni Settanta. Nel novembre del 1973, su suggerimento di Peter Knapp, direttore creativo della rivista Elle, si trasferisce a Parigi dove lavora per la Huppert Agency.
Nel 1974 diventa assistente del fotografo inglese Laurence Sackman. Lasciato lo studio di Sackman, inizia a lavorare per Elle e Dépêche Mode. Il suo primo servizio fotografico importante è pubblicato su Marie Claire, e firma la campagna di Christian Dior.
Nel 1980 inizia a utilizzare la pellicola Polaroid 20x25 cm e collabora con le maggiori riviste di
moda: Elle, Marie Claire, Harper's Bazaar e Vogue. Negli stessi anni inizia a scattare per alcuni tra i più importanti nomi della moda: Yohji Yamamoto, Azzedine Alaïa, Comme des Garçons, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Hermès, Giorgio Armani e Valentino.
Vince nel 1996 il Trophée de la Mode di Parigi come miglior fotografo e nel 2001 è premiato dai China Nel 2000 espone a Milano alla Galleria Carla Sozzani;; nel 2002 a New
York alla Galleria Pace/MacGill;; nel 2006 in Giappone al Yokohama Red Brick Warehouse Number 1;; nel 2008 ai Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles e nel 2009 a
Berlino alla Camera Work Galerie;; nel 2017 a Milano a Palazzo Reale e alla Fondazione Sozzani.
Tra le numerose pubblicazioni, Roversi ha pubblicato due libri dedicati al ritratto: “Angeli” nel 1994 e “Al Moukalla” nel 1995 per Camera Oscura e diverse monografie: “Una Donna”, Carla Sozzani Editore, 1989;; “Nudi”, Editions Stromboli, 1999;; “Libretto”, Editions Stromboli, 2000;; “Studio”, Steidlangin, 2005;; “Secrets”, Editions Stromboli, 2013;; “Dior Images”, Rizzoli International, 2018.
Fondazione Sozzani
Paolo Roversi, Incontri
Dal 16 novembre 2017 all’11 febbraio 2018
Palazzo Reale
Paolo Roversi, Storie
a cura di Alessia Glaviano
Dal 15 novembre al 17 dicembre 2017
16
novembre 2017
Paolo Roversi – Incontri
Dal 16 novembre 2017 all'undici febbraio 2018
fotografia
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
da venerdì 17 novembre 2017 a domenica 11 febbraio 2018 tutti i giorni, 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00
Vernissage
16 Novembre 2017, dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Autore
Curatore