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Paolo Scheggi – Metamelanconia
“Metamelanconia” un periodo complesso nel quale l’artista con una sua poetica surreale con connotazioni espressioniste si allontana dal quotidiano dal vivere comune sino a giungere all’essenza dell’uomo e della sua natura spirituale.
Comunicato stampa
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È difficile racchiudere il pensiero creativo di un artista quale è Paolo Scheggi in una breve presentazione per una Mostra Personale organizzata dall'Impression ArteLibri di Cetona titolata" METAMELANCONIA ".
Il pensiero di Scheggi artista parte da lontano nel tempo. Nato in quello splendido angolo della Val d' Orcia senese dove in un lontano passato mosse i suoi passi S Caterina, non è rimasto estraneo da quel misticismo religioso che ancor oggi quella terra meravigliosa emana e che coinvolse pure il Vecchietta,uno dei grandi maestri della pittura senese.
La sua terra incide con l'inizio della sua ricerca in pittura,quella terra fatta larghi spazi ubertosi alternati a brulle crete suscitarono la creatività del pittore che ebbe la fortuna di incontrare Aleardo Monaci ,il celebre "pittore contadino" ed accanto a lui affinare le tecniche coloristiche e lo studio del paesaggio,ma ben presto, il giovane artista supera la semplice immagine figurativa ,sente infatti il bisogno di esprimere un suo mondo interiore fatto di emotività visionaria che lo induce ad inserire nel paesaggio soluzioni che hanno un rapporto stretto con elementi surreali . La vita semplice viene da lui concepita come una favola nella quale l'essere umano e nel caso specifico,il pittore stesso,si riconcilia con la realtà paesana,fatta di amori semplici,di consuetudini che ancora oggi vengono rivissute nelle aie dai "Maggiaioli".
Ma è in questo clima che l'artista avverte la caducità della vita,le difficoltà di vivere in una società divenuta edonistica e violenta nelle sue proiezioni materialiste e consumistiche.Inizia così un lungo percorso che da vita a quella sua originale filosofia definita dalla critica "Metamelanconia" un periodo complesso nel quale l'artista con una sua poetica surreale con connotazioni espressioniste si allontana dal quotidiano dal vivere comune sino a giungere all'essenza Dell'uomo e della sua natura spirituale
Anche il Drappellone di fine millennio,dipinto per Siena nel 1999 vinto dalla Chiocciola,racchiude in se quel misticismo che pervade la pittura di Scheggi.l'Angelo in alto passa il testimone rappresentato dall'immagine della Madonna Assunta in cielo e dai "Barberi" delle contrade ad un altro Angelo terreno che lo accoglie per il nuovo millennio in un'immagine speculare dove nulla cambia e tutto si ripete per volere di dio
Gilberto Madioni (critico e giornalista)
Il pensiero di Scheggi artista parte da lontano nel tempo. Nato in quello splendido angolo della Val d' Orcia senese dove in un lontano passato mosse i suoi passi S Caterina, non è rimasto estraneo da quel misticismo religioso che ancor oggi quella terra meravigliosa emana e che coinvolse pure il Vecchietta,uno dei grandi maestri della pittura senese.
La sua terra incide con l'inizio della sua ricerca in pittura,quella terra fatta larghi spazi ubertosi alternati a brulle crete suscitarono la creatività del pittore che ebbe la fortuna di incontrare Aleardo Monaci ,il celebre "pittore contadino" ed accanto a lui affinare le tecniche coloristiche e lo studio del paesaggio,ma ben presto, il giovane artista supera la semplice immagine figurativa ,sente infatti il bisogno di esprimere un suo mondo interiore fatto di emotività visionaria che lo induce ad inserire nel paesaggio soluzioni che hanno un rapporto stretto con elementi surreali . La vita semplice viene da lui concepita come una favola nella quale l'essere umano e nel caso specifico,il pittore stesso,si riconcilia con la realtà paesana,fatta di amori semplici,di consuetudini che ancora oggi vengono rivissute nelle aie dai "Maggiaioli".
Ma è in questo clima che l'artista avverte la caducità della vita,le difficoltà di vivere in una società divenuta edonistica e violenta nelle sue proiezioni materialiste e consumistiche.Inizia così un lungo percorso che da vita a quella sua originale filosofia definita dalla critica "Metamelanconia" un periodo complesso nel quale l'artista con una sua poetica surreale con connotazioni espressioniste si allontana dal quotidiano dal vivere comune sino a giungere all'essenza Dell'uomo e della sua natura spirituale
Anche il Drappellone di fine millennio,dipinto per Siena nel 1999 vinto dalla Chiocciola,racchiude in se quel misticismo che pervade la pittura di Scheggi.l'Angelo in alto passa il testimone rappresentato dall'immagine della Madonna Assunta in cielo e dai "Barberi" delle contrade ad un altro Angelo terreno che lo accoglie per il nuovo millennio in un'immagine speculare dove nulla cambia e tutto si ripete per volere di dio
Gilberto Madioni (critico e giornalista)
12
agosto 2011
Paolo Scheggi – Metamelanconia
Dal 12 agosto al 06 settembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA IMPRESSION
Cetona, Piazza Balestrieri, 3, (Siena)
Cetona, Piazza Balestrieri, 3, (Siena)
Vernissage
12 Agosto 2011, ore 18.00
Autore