Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paolo Signorino – Dipinti
una vasta antologica che comprende più di ottanta opere dell’artista salernitano datate tra il 1955 ed il 2000
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 28 dicembre, alle ore 16,30 presso Palazzo Sant'Agostino, sarà inaugurata la mostra Paolo Signorino. Dipinti. L'esposizione, a cura di Massimo Bignardi, è una vasta antologica che comprende più di ottanta opere dell'artista salernitano datate tra il 1955 ed il 2000. Alla mostra, promossa dall'Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia di Salerno, s'accompagna un catalogo, edito dalle Edizioni Grafite, che presenta un'introduzione del Presidente Angelo Villani, le presentazioni di Raffaele De Grada e Matilde Romito, i saggi storico-critici di Massimo Bignardi e Marco Alfano, un'intervista all'artista di Sigismondo Nastri e un contributo di Erminia Pellecchia; l'antologia critica e gli apparati bio-bibliografici sono a cura di Gennaro Gasparini.
L'inizio dell'esperienza creativa di Paolo Signorino «s'inscrive - come sottolinea Massimo Bignardi - nelle vicende che hanno caratterizzato la seconda metà del decennio Sessanta a Salerno. Sono gli anni nei quali si collocano le sue prime, significative, comparse sulla scena artistica con le personali, del 1967, tenute al Circolo Sociale di Angri e all'Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi. Un momento, questo, di verifica, di tenuta e, soprattutto, di sviluppo delle esperienze che accompagnano la sua formazione: dapprima come autodidatta a Battipaglia, ove nasce nel 1935; poi il rapidissimo passaggio con il maestro Spinosa a Napoli, allorquando era al suo apice nello scenario dell'Informale italiano; infine l'approdo a Salerno, l'amicizia con Mario Carotenuto, che all'epoca era certamente la figura centrale del dibattito artistico in città, il viaggio con quest'ultimo a Parigi nel febbraio del 1967, ove ha la possibilità, in presa diretta, di vedere la pittura degli impressionisti, le opere di Matisse e di Picasso». Dagli anni Ottanta, sulla base del linguaggio acquisito, l'esercizio della pittura si propone «insistendo sulla 'riscrittura' di figure spogliate del corpo plastico, i cui tratti sono affidati all'essenzialità di un'ombra netta, incisa sul fondo colorato della tela, disegnata come spessore e sagoma». Una linea che si è arricchita nei decenni seguenti, con «l'azione di riformulare il registro fotografico, innanzitutto ingrandendo a dismisura l'immagine ed inserendo nell'impaginato del bianco e nero brani di colore […], che si offre quale analisi formale dell'impianto della pittura rispetto alla propria storia e, insieme, come riconsiderazione della memoria, di quella lontana, suggerita dall' 'impronta' fotografica».
La mostra rimarrà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle 19,00.
Paolo Signorino | (Battipaglia 1935) | Ha partecipato a diverse collettive e mostre nazionali: nel 1976 è invitato col "Gruppo 8 marzo" alla mostra Ambiente come sociale, nell'ambito della XXXVII Biennale di Venezia, quindi alla XV Biennale Nazionale Città di Imola, e nel 1978 al XXIII Premio Termoli. Del 1955 è la prima mostra personale, allestita al Circolo Sociale di Battipaglia; seguono le due personali tenute ad Angri e ad Amalfi nel 1967. Del 1969 è la prima mostra personale, allestita in primavera alla Galleria "Il Catalogo" di Salerno, mentre in autunno è quella alla Galleria "Guidi" di Genova: l'anno seguente espone, presentato da Domenico Rea, alla Galleria "L'Albatros" di Roma. Nel 1972 espone alla Galleria "Statuto 13" di Milano; l'anno successivo, prende parte con Virginio Quarta, Luigi Paolelli e Matteo Sabino, alla mostra Quattro pittori salernitani, presentata da Raffaele De Grada alla Galleria "La Nuova Sfera" di Milano e alla Galleria "La Bottega" di Ravenna. Del 1974 è la personale alla Galleria "Diarcon" di Milano; del 1977 quella allestita alla Galleria "Taide" di Salerno, presentata da Filiberto Menna. Del 1980 è Foto/grafia di Proust, presso la Galleria "La Bottegaccia" di Salerno; mostra riproposta l'anno seguente, a cura dell'Istituto Culturale Francese, in altre città italiane, quali Milano, Napoli, Firenze, Roma, Trento e Bolzano. Altre personali sono allestite al Palazzo di Città di Salerno nel 1985 e al Museo di Milano nel 1989. Nel 1990 espone i suoi disegni presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum; del 1991 è l'antologica al Tempio di Pomona di Salerno. Del 1998 è la mostra Quinze portraits des nos littératures, promossa dalla Regione Campania presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, mentre del 2002 è la mostra, al Museo del Duomo di Amalfi, dedicata ai Santi Patroni della Costa di Amalfi. Tra le recenti personali si segnalano quella allestita al Fës Show Room di Minori, del 2005, e la mostra Erbario, alla Galleria "Il Catalogo" di Salerno e all'Istituto Italiano di Cultura di Londra, del 2006.
L'inizio dell'esperienza creativa di Paolo Signorino «s'inscrive - come sottolinea Massimo Bignardi - nelle vicende che hanno caratterizzato la seconda metà del decennio Sessanta a Salerno. Sono gli anni nei quali si collocano le sue prime, significative, comparse sulla scena artistica con le personali, del 1967, tenute al Circolo Sociale di Angri e all'Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi. Un momento, questo, di verifica, di tenuta e, soprattutto, di sviluppo delle esperienze che accompagnano la sua formazione: dapprima come autodidatta a Battipaglia, ove nasce nel 1935; poi il rapidissimo passaggio con il maestro Spinosa a Napoli, allorquando era al suo apice nello scenario dell'Informale italiano; infine l'approdo a Salerno, l'amicizia con Mario Carotenuto, che all'epoca era certamente la figura centrale del dibattito artistico in città, il viaggio con quest'ultimo a Parigi nel febbraio del 1967, ove ha la possibilità, in presa diretta, di vedere la pittura degli impressionisti, le opere di Matisse e di Picasso». Dagli anni Ottanta, sulla base del linguaggio acquisito, l'esercizio della pittura si propone «insistendo sulla 'riscrittura' di figure spogliate del corpo plastico, i cui tratti sono affidati all'essenzialità di un'ombra netta, incisa sul fondo colorato della tela, disegnata come spessore e sagoma». Una linea che si è arricchita nei decenni seguenti, con «l'azione di riformulare il registro fotografico, innanzitutto ingrandendo a dismisura l'immagine ed inserendo nell'impaginato del bianco e nero brani di colore […], che si offre quale analisi formale dell'impianto della pittura rispetto alla propria storia e, insieme, come riconsiderazione della memoria, di quella lontana, suggerita dall' 'impronta' fotografica».
La mostra rimarrà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle 19,00.
Paolo Signorino | (Battipaglia 1935) | Ha partecipato a diverse collettive e mostre nazionali: nel 1976 è invitato col "Gruppo 8 marzo" alla mostra Ambiente come sociale, nell'ambito della XXXVII Biennale di Venezia, quindi alla XV Biennale Nazionale Città di Imola, e nel 1978 al XXIII Premio Termoli. Del 1955 è la prima mostra personale, allestita al Circolo Sociale di Battipaglia; seguono le due personali tenute ad Angri e ad Amalfi nel 1967. Del 1969 è la prima mostra personale, allestita in primavera alla Galleria "Il Catalogo" di Salerno, mentre in autunno è quella alla Galleria "Guidi" di Genova: l'anno seguente espone, presentato da Domenico Rea, alla Galleria "L'Albatros" di Roma. Nel 1972 espone alla Galleria "Statuto 13" di Milano; l'anno successivo, prende parte con Virginio Quarta, Luigi Paolelli e Matteo Sabino, alla mostra Quattro pittori salernitani, presentata da Raffaele De Grada alla Galleria "La Nuova Sfera" di Milano e alla Galleria "La Bottega" di Ravenna. Del 1974 è la personale alla Galleria "Diarcon" di Milano; del 1977 quella allestita alla Galleria "Taide" di Salerno, presentata da Filiberto Menna. Del 1980 è Foto/grafia di Proust, presso la Galleria "La Bottegaccia" di Salerno; mostra riproposta l'anno seguente, a cura dell'Istituto Culturale Francese, in altre città italiane, quali Milano, Napoli, Firenze, Roma, Trento e Bolzano. Altre personali sono allestite al Palazzo di Città di Salerno nel 1985 e al Museo di Milano nel 1989. Nel 1990 espone i suoi disegni presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum; del 1991 è l'antologica al Tempio di Pomona di Salerno. Del 1998 è la mostra Quinze portraits des nos littératures, promossa dalla Regione Campania presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, mentre del 2002 è la mostra, al Museo del Duomo di Amalfi, dedicata ai Santi Patroni della Costa di Amalfi. Tra le recenti personali si segnalano quella allestita al Fës Show Room di Minori, del 2005, e la mostra Erbario, alla Galleria "Il Catalogo" di Salerno e all'Istituto Italiano di Cultura di Londra, del 2006.
28
dicembre 2006
Paolo Signorino – Dipinti
Dal 28 dicembre 2006 al 28 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO SANT’AGOSTINO – AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Salerno, Via Roma, 104, (Salerno)
Salerno, Via Roma, 104, (Salerno)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-19
Vernissage
28 Dicembre 2006, ore 16,30
Autore
Curatore