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Paolo Treni – Deep Blue
Sabato 29 Settembre 2018 il Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto presieduto da Daniele Crippa, e curato da Serena Mormino, in collaborazione con Amarte, si arricchirà di un’altra importante opera “Deep Blue” del giovane artista Paolo Treni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Deep Blue", 2016
Laser, smalti e vernici su plexiglas, 90x70 cm. Teca in vetro 100 x 80 cm.
L’opera appartiene alla serie “Simulacri di Luce” che ha vinto il “Premio Montal/Arte 2017” per l'innovazione della sua ricerca. Treni è ad oggi il più giovane artista tra gli oltre duecento facenti parte della collezione del Museo del Parco.
Allegato testo critico – articolo e note biografiche
La chiave di lettura che ci suggerisce il giovane artista nel dialogare con la sua opera “Deep Blue” ha le radici in qualcosa di estremamente profondo e inconscio, come il mare sa essere anche alla prima analisi e come solo la nostra anima riesce a celarsi anche per una intera esistenza.
Tecnica assolutamente contemporanea derivante da lunghe sperimentazioni, Treni sa far sue le esperienze di scenografia teatrale, design, progettazione e comunicazione, creando specchi di colore capaci di elevare l’opera alla terza dimensione.
Trasformazioni di materiali e colori che continuano a modificarsi anche quando l’opera è terminata… perché i plexi di Treni dialogano con la natura e con la luce che li circonda, modificandosi, come carta magica, amplificando la luce e gli ambienti in cui vivono… i suoi colori diventano specchio e cassa acustica della realtà, mostrandoci elementi che non conoscevamo.
Ed ecco che ci riporta a sognare, a cercare il filo conduttore dei nostri pensieri per poi lasciarlo volare verso qualcosa di meraviglioso come il nostro essere materia e chimica sa fare se pervaso da quelle luci e colori, quindi energie esterne che incontriamo costantemente e che troppo spesso non captiamo. Solo se permettiamo a noi stessi di farci pervadere da tali energie, la nostra anima sarà capace di fluttuare e creare turbini di emozioni, come il mare si lascia condurre dal vento dando vita a onde da cui trarre energia inesauribile.
Serena Mormino
L’opera entrerà ufficialmente nella collezione permanente del Museo, accanto alle celebri opere di Alviani, Arman, Atchugarry, Angi, Beuyes, Bressani, Ceccobelli, Chiari, Cogorno, Corner, Costa, Cracking Art Group, De Molfetta, Depero, Dorfles, Fiume, Fontana, Galliani, Guttuso, Kosice, Marangoni, Marchegiani, Mondino, Patterson, Pignatelli, Polesello, Pomodoro, Man Ray, Rotella, Spoerri, M. Thun, Tolomeo, Vautier, Vigo, Zeni, solo per citare alcune tra le oltre duecento opere presenti in questo prezioso scrigno di arte e natura.
La collezione museale è in un continuo ed importante arricchimento, affiancando sempre più la tradizione artistica italiana e straniera del Novecento all’arte di questo nuovo millennio, in un luogo dove la natura, unica vera sovrana del mondo, ha generosamente e sapientemente creato un luogo di rara bellezza e fascino.
L’intervento umano, in questo luogo incantato, difende la bellezza paesaggistica e culturale, offrendo al pubblico un’altra rara ricchezza… l’Arte. Nel corso di più di vent’anni è stato creato un connubio talmente perfetto tra vegetazione ed espressione artistica, da renderle un’unica identità, dimostrando che l’Arte ha una capacità quasi divina e, quindi, il dovere di rendere omaggio alla vita.
Dott.ssa Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
Curatrice MUSEO DEL PARCO - Centro Internazionale di Scultura all'Aperto - Portofino
Presidente Associazione Culturale AMARTE
Laser, smalti e vernici su plexiglas, 90x70 cm. Teca in vetro 100 x 80 cm.
L’opera appartiene alla serie “Simulacri di Luce” che ha vinto il “Premio Montal/Arte 2017” per l'innovazione della sua ricerca. Treni è ad oggi il più giovane artista tra gli oltre duecento facenti parte della collezione del Museo del Parco.
Allegato testo critico – articolo e note biografiche
La chiave di lettura che ci suggerisce il giovane artista nel dialogare con la sua opera “Deep Blue” ha le radici in qualcosa di estremamente profondo e inconscio, come il mare sa essere anche alla prima analisi e come solo la nostra anima riesce a celarsi anche per una intera esistenza.
Tecnica assolutamente contemporanea derivante da lunghe sperimentazioni, Treni sa far sue le esperienze di scenografia teatrale, design, progettazione e comunicazione, creando specchi di colore capaci di elevare l’opera alla terza dimensione.
Trasformazioni di materiali e colori che continuano a modificarsi anche quando l’opera è terminata… perché i plexi di Treni dialogano con la natura e con la luce che li circonda, modificandosi, come carta magica, amplificando la luce e gli ambienti in cui vivono… i suoi colori diventano specchio e cassa acustica della realtà, mostrandoci elementi che non conoscevamo.
Ed ecco che ci riporta a sognare, a cercare il filo conduttore dei nostri pensieri per poi lasciarlo volare verso qualcosa di meraviglioso come il nostro essere materia e chimica sa fare se pervaso da quelle luci e colori, quindi energie esterne che incontriamo costantemente e che troppo spesso non captiamo. Solo se permettiamo a noi stessi di farci pervadere da tali energie, la nostra anima sarà capace di fluttuare e creare turbini di emozioni, come il mare si lascia condurre dal vento dando vita a onde da cui trarre energia inesauribile.
Serena Mormino
L’opera entrerà ufficialmente nella collezione permanente del Museo, accanto alle celebri opere di Alviani, Arman, Atchugarry, Angi, Beuyes, Bressani, Ceccobelli, Chiari, Cogorno, Corner, Costa, Cracking Art Group, De Molfetta, Depero, Dorfles, Fiume, Fontana, Galliani, Guttuso, Kosice, Marangoni, Marchegiani, Mondino, Patterson, Pignatelli, Polesello, Pomodoro, Man Ray, Rotella, Spoerri, M. Thun, Tolomeo, Vautier, Vigo, Zeni, solo per citare alcune tra le oltre duecento opere presenti in questo prezioso scrigno di arte e natura.
La collezione museale è in un continuo ed importante arricchimento, affiancando sempre più la tradizione artistica italiana e straniera del Novecento all’arte di questo nuovo millennio, in un luogo dove la natura, unica vera sovrana del mondo, ha generosamente e sapientemente creato un luogo di rara bellezza e fascino.
L’intervento umano, in questo luogo incantato, difende la bellezza paesaggistica e culturale, offrendo al pubblico un’altra rara ricchezza… l’Arte. Nel corso di più di vent’anni è stato creato un connubio talmente perfetto tra vegetazione ed espressione artistica, da renderle un’unica identità, dimostrando che l’Arte ha una capacità quasi divina e, quindi, il dovere di rendere omaggio alla vita.
Dott.ssa Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
Curatrice MUSEO DEL PARCO - Centro Internazionale di Scultura all'Aperto - Portofino
Presidente Associazione Culturale AMARTE
29
settembre 2018
Paolo Treni – Deep Blue
Dal 29 settembre al 30 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
MUSEO DEL PARCO
Portofino, Molo Umberto I, (Genova)
Portofino, Molo Umberto I, (Genova)
Orario di apertura
da mercoledì a lunedì ore 10-13 3 15-19
Vernissage
29 Settembre 2018, ore 16.30
Autore
Curatore