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Paolo Ventura – Carousel
Le sale del museo per la mostra Paolo Ventura. Carousel – che apre al pubblico il 17 settembre – si trasformeranno, infatti, in una vera e propria messa in scena di tutti i temi più frequenti della sua poetica, fra i quali spiccano quello del doppio e della finzione, e diventeranno un vero e proprio ingresso nell’officina dove nascono e si compongono le storie elaborate dall’artista, anche grazie all’allestimento di alcuni degli elementi che concorrono alla loro realizzazione come disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali.
Comunicato stampa
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CAMERA Centro Italiano per la Fotografia ospita «Carousel», un percorso allinterno delleclettica carriera di Paolo Ventura (Milano, 1968), uno degli artisti italiani più riconosciuti e apprezzati in Italia e allestero. Dopo aver lavorato per anni come fotografo di moda, allinizio degli anni Duemila si trasferisce a New York per dedicarsi alla propria ricerca artistica. Sin dalle sue prime opere Ventura unisce alla grande capacità manuale una particolare visione poetica del mondo, costruendo delle scenografie allinterno delle quali prendono vita brevi storie fiabesche e surreali, immortalate poi dalla macchina fotografica. Con «War Souvenir» (2005), rielaborazione delle atmosfere della Prima Guerra Mondiale attraverso piccoli set teatrali e burattini, ottiene i primi importanti riconoscimenti, come linserimento allinterno del documentario della BBC «The Genius of Photography» nel 2007. Dopo dieci anni negli Stati Uniti, rientra in Italia dove realizza alcuni dei suoi progetti più celebri, allinterno dei quali mescola fotografia, pittura, scultura e teatro, come ad esempio nella scenografia di «Pagliacci» di Ruggero Leoncavallo, frutto dellimportante collaborazione con il Teatro Regio di Torino, di cui CAMERA ha esposto alcuni lavori preparatori a gennaio del 2017.
In questoccasione le sale del museo ospitano alcune delle opere più suggestive degli ultimi quindici anni provenienti da svariate collezioni, oltre che dallo studio dellartista in unassoluta commistione di linguaggi che comprende disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Non si tratta, tuttavia, di un percorso lineare né di una retrospettiva, quanto piuttosto di una messa in scena di tutti i temi ricorrenti della sua poetica, fra i quali spiccano quello del doppio e della finzione. Le prime sale dello spazio espositivo torinese diventano quindi unautentica full immersion nella poetica di Ventura, un vero e proprio ingresso allofficina dove nascono e si compongono le storie elaborate dallartista. Un viaggio e un racconto, dunque, secondo quelli che sono i temi e le modalità espressive predilette da Ventura, rappresentante di una fotografia volutamente narrativa: non a caso, i testi che accompagneranno questo percorso saranno stesi e scritti direttamente dallartista, che diviene la voce narrante della mostra.
La seconda metà dellesposizione sarà invece dedicata interamente a due nuovi e inediti progetti: il primo è Grazia Ricevuta, rivisitazione affettuosamente ironica del tema dellex voto, che Ventura naturalmente rielabora a partire dalla manipolazione dellimmagine e dalla presenza costante della sua figura e di quella delle persone a lui vicine. Un ulteriore affondo nella cultura popolare, così amata e ben conosciuta da Ventura, una cultura che da sempre fornisce icone e tematiche al multiforme artista milanese. Il secondo lavoro inedito è lesito della partecipazione di Ventura al programma ICCD/Artisti in residenza, avviato a partire dal 2017 dallIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, ed esposto per la prima volta grazie alla collaborazione fra CAMERA e lIstituto del MiBACT. Sulla scorta della riflessione sulla rappresentazione delle vicende risorgimentali, Ventura indaga il tema della guerra e della sua rappresentazione in fotografia, influenzata dalla difficile accettazione della modernità del mezzo fotografico in un paese fortemente legato alla tradizione come lItalia del XIX secolo. Tutto questo attraverso il romanzesco rinvenimento di una serie di rare carte salate risalenti al periodo risorgimentale, nel corso della residenza romana dellartista. ?
Conclude la mostra una grande e spettacolare installazione, che trasforma lintero lungo corridoio di CAMERA nel palcoscenico sul quale appare e si sviluppa una città immaginaria, composta dalle tante architetture realizzate da Ventura nel corso degli anni, riassemblate e reinventate per questa occasione in un allestimento di grande suggestione.
Curata da Walter Guadagnini la mostra sarà accompagnata da un volume monografico, pubblicato da Silvana Editoriale, che ripercorre per la prima volta in modo esaustivo e organico tutte le tappe salienti della ricerca dellartista.
Lattività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
In questoccasione le sale del museo ospitano alcune delle opere più suggestive degli ultimi quindici anni provenienti da svariate collezioni, oltre che dallo studio dellartista in unassoluta commistione di linguaggi che comprende disegni, modellini, scenografie, maschere di cartapesta e costumi teatrali. Non si tratta, tuttavia, di un percorso lineare né di una retrospettiva, quanto piuttosto di una messa in scena di tutti i temi ricorrenti della sua poetica, fra i quali spiccano quello del doppio e della finzione. Le prime sale dello spazio espositivo torinese diventano quindi unautentica full immersion nella poetica di Ventura, un vero e proprio ingresso allofficina dove nascono e si compongono le storie elaborate dallartista. Un viaggio e un racconto, dunque, secondo quelli che sono i temi e le modalità espressive predilette da Ventura, rappresentante di una fotografia volutamente narrativa: non a caso, i testi che accompagneranno questo percorso saranno stesi e scritti direttamente dallartista, che diviene la voce narrante della mostra.
La seconda metà dellesposizione sarà invece dedicata interamente a due nuovi e inediti progetti: il primo è Grazia Ricevuta, rivisitazione affettuosamente ironica del tema dellex voto, che Ventura naturalmente rielabora a partire dalla manipolazione dellimmagine e dalla presenza costante della sua figura e di quella delle persone a lui vicine. Un ulteriore affondo nella cultura popolare, così amata e ben conosciuta da Ventura, una cultura che da sempre fornisce icone e tematiche al multiforme artista milanese. Il secondo lavoro inedito è lesito della partecipazione di Ventura al programma ICCD/Artisti in residenza, avviato a partire dal 2017 dallIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma, ed esposto per la prima volta grazie alla collaborazione fra CAMERA e lIstituto del MiBACT. Sulla scorta della riflessione sulla rappresentazione delle vicende risorgimentali, Ventura indaga il tema della guerra e della sua rappresentazione in fotografia, influenzata dalla difficile accettazione della modernità del mezzo fotografico in un paese fortemente legato alla tradizione come lItalia del XIX secolo. Tutto questo attraverso il romanzesco rinvenimento di una serie di rare carte salate risalenti al periodo risorgimentale, nel corso della residenza romana dellartista. ?
Conclude la mostra una grande e spettacolare installazione, che trasforma lintero lungo corridoio di CAMERA nel palcoscenico sul quale appare e si sviluppa una città immaginaria, composta dalle tante architetture realizzate da Ventura nel corso degli anni, riassemblate e reinventate per questa occasione in un allestimento di grande suggestione.
Curata da Walter Guadagnini la mostra sarà accompagnata da un volume monografico, pubblicato da Silvana Editoriale, che ripercorre per la prima volta in modo esaustivo e organico tutte le tappe salienti della ricerca dellartista.
Lattività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
01
febbraio 2021
Paolo Ventura – Carousel
Dal primo al 28 febbraio 2021
fotografia
Location
CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Biglietti
Ingresso Intero € 10
Ingresso Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni
Soci Touring Club Italiano, Amici della Fondazione per lArchitettura, iscritti allOrdine degli Architetti, iscritti AIACE, iscritti Enjoy, soci Slow Food, soci Centro Congressi Unione Industriale Torino, possessori Card MenoUnoPiuSei.
Possessori del biglietto di ingresso di: Gallerie dItalia (Milano, Napoli, Vicenza), Museo Nazionale del Cinema, MAO, Palazzo Madama, Borgo Medievale, GAM - Galleria Civica dArte Moderna, Forte di Bard, MEF - Museo Ettore Fico, FIAF.
Ingresso Gratuito
Bambini fino a 12 anni
Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card, possessori tessera ICOM.
Visitatori diversamente abili e un loro accompagnatore.
Servizio di biglietteria e prevendita a cura di Vivaticket.
Orario di apertura
(Ultimo ingresso, 30 minuti prima della chiusura)
Lunedì 11.00 - 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 - 19.00
Giovedì 11.00 - 21.00
Venerdì 11.00 - 19.00
Sabato 11.00 - 19.00
Domenica 11.00 - 19.00
Sito web
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore