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Paolo W. Tamburella
Paolo W. Tamburella affronta a Verona la sua prima personale in Italia cimentandosi in una mostra specificamente concepita per lo spazio della Byblos Art Gallery, dove presenta per la prima volta riunite insieme la serie completa di lavori sul footballs realizzati dal 2006 al 2010. I materiali utilizzati sono vecchi palloni da calcio, recuperati durante un viaggio fatto in India nel 2006 e cuciti tra di loro come frammenti di un arazzo o di una mappa geografica.
Comunicato stampa
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Byblos Art Gallery è lieta di ospitare dal 9 aprile al 26 giugno 2010 la prima personale dell’artista Paolo W. Tamburella (Roma 1973), a cura di Mirta d’Argenzio.
Scoperto a New York nel 2001 dalla gallerista Annina Nosei, Tamburella è noto internazionalmente per i suoi progetti concettuali e ambientali, rivolti perlopiù ai paradossi del nostro mondo globalizzato e al recupero dei suoi oggetti smarriti o in via d’estinzione, che lo hanno portato ad affrontare imprese di volta in volta sempre più ambiziose e rocambolesche, come quella di rappresentare il Padiglione dell’Unione delle Isole Comore alla più recente Biennale di Venezia.
Paolo W. Tamburella affronta a Verona la sua prima personale in Italia cimentandosi in una mostra specificamente concepita per lo spazio della Byblos Art Gallery, dove presenta per la prima volta riunite insieme la serie completa di lavori sul footballs realizzati dal 2006 al 2010. I materiali utilizzati sono vecchi palloni da calcio, recuperati durante un viaggio fatto in India nel 2006 e cuciti tra di loro come frammenti di un arazzo o di una mappa geografica.
Per comprendere la nuova impresa di Tamburella sarà necessario attraversare in un viaggio metaforico di nuovo i sette stati indiani in camion per oltre 4000 km, e, mentalmente ripercorre insieme all’artista l’intera storia coinvolgendo le diverse comunità locali incontrate strada facendo e radunando nel percorso complessivamente oltre quattrocento palloni da calcio, usati per ottenere il risultato voluto. Come frutto di questa lunga impresa corale, realizzare il progetto del più grande censimento di palloni da calcio usati mai avvenuto prima in India. Impresa, quest’ultima, non facile in un luogo dove lo sport nazionale è il cricket e dove i campi da calcio sono solitamente usati per il pascolo delle mucche e per stendere i panni. E’ così che la ricerca di un pallone diventava ogniqualvolta lo spunto per una speciale caccia al tesoro, alla quale tutti erano coinvolti ed invitati a partecipare. E’ per questo che il viaggio di Tamburella si trasforma presto in un viaggio fatto di incontri, di facce, di sorrisi, di identità e di storie custodite in ogni pallone che, cuciti tutti insieme, raccontano di una cultura quella indiana, vista attraverso gli occhi dell’artista. Al termine dell’impresa l’artista realizzerà anche il video The Football Hunters (2006).
La mostra sarà l’occasione per presentarlo accanto ad una serie di immagini del viaggio, che si susseguiranno fissate come in un fregio continuo lungo le pareti della galleria, con l’intento di documentare e raccontare questa storia attraverso una nuova pubblicazione concepita come edizione di uno speciale libro d’artista per la galleria.
L’artista sarà presente all’inaugurazione venerdì 9 aprile alle ore 19.00.
Paolo W. Tamburella è nato a Roma, nel 1973. Vive e lavora a Roma.
Ha esposto in Italia e all’estero, soprattutto a New York, Berlino e in Spagna.
Tra le sue mostre principali:
53esima Mostra Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Padiglione dell’Unione delle Comore, Venezia 2009; How to, Parrallel Event dell’11 Biennale di Istanbul 2009; Biennale di Singapore, 2008; Printemps design, Centre George Pompidou, Parigi 2007; Inscription, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2007; 3500 cm2 American Academy in Rome, 2006; A Mario Merz: Mueso di palazzo Boggi Bologna, Annina Nosei Gallery New York, Galleria Borghese Roma 2003; VideoROM: Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma e Gamec , Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo 2002; Annina Nosei Gallery, New York 2001.
Scoperto a New York nel 2001 dalla gallerista Annina Nosei, Tamburella è noto internazionalmente per i suoi progetti concettuali e ambientali, rivolti perlopiù ai paradossi del nostro mondo globalizzato e al recupero dei suoi oggetti smarriti o in via d’estinzione, che lo hanno portato ad affrontare imprese di volta in volta sempre più ambiziose e rocambolesche, come quella di rappresentare il Padiglione dell’Unione delle Isole Comore alla più recente Biennale di Venezia.
Paolo W. Tamburella affronta a Verona la sua prima personale in Italia cimentandosi in una mostra specificamente concepita per lo spazio della Byblos Art Gallery, dove presenta per la prima volta riunite insieme la serie completa di lavori sul footballs realizzati dal 2006 al 2010. I materiali utilizzati sono vecchi palloni da calcio, recuperati durante un viaggio fatto in India nel 2006 e cuciti tra di loro come frammenti di un arazzo o di una mappa geografica.
Per comprendere la nuova impresa di Tamburella sarà necessario attraversare in un viaggio metaforico di nuovo i sette stati indiani in camion per oltre 4000 km, e, mentalmente ripercorre insieme all’artista l’intera storia coinvolgendo le diverse comunità locali incontrate strada facendo e radunando nel percorso complessivamente oltre quattrocento palloni da calcio, usati per ottenere il risultato voluto. Come frutto di questa lunga impresa corale, realizzare il progetto del più grande censimento di palloni da calcio usati mai avvenuto prima in India. Impresa, quest’ultima, non facile in un luogo dove lo sport nazionale è il cricket e dove i campi da calcio sono solitamente usati per il pascolo delle mucche e per stendere i panni. E’ così che la ricerca di un pallone diventava ogniqualvolta lo spunto per una speciale caccia al tesoro, alla quale tutti erano coinvolti ed invitati a partecipare. E’ per questo che il viaggio di Tamburella si trasforma presto in un viaggio fatto di incontri, di facce, di sorrisi, di identità e di storie custodite in ogni pallone che, cuciti tutti insieme, raccontano di una cultura quella indiana, vista attraverso gli occhi dell’artista. Al termine dell’impresa l’artista realizzerà anche il video The Football Hunters (2006).
La mostra sarà l’occasione per presentarlo accanto ad una serie di immagini del viaggio, che si susseguiranno fissate come in un fregio continuo lungo le pareti della galleria, con l’intento di documentare e raccontare questa storia attraverso una nuova pubblicazione concepita come edizione di uno speciale libro d’artista per la galleria.
L’artista sarà presente all’inaugurazione venerdì 9 aprile alle ore 19.00.
Paolo W. Tamburella è nato a Roma, nel 1973. Vive e lavora a Roma.
Ha esposto in Italia e all’estero, soprattutto a New York, Berlino e in Spagna.
Tra le sue mostre principali:
53esima Mostra Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Padiglione dell’Unione delle Comore, Venezia 2009; How to, Parrallel Event dell’11 Biennale di Istanbul 2009; Biennale di Singapore, 2008; Printemps design, Centre George Pompidou, Parigi 2007; Inscription, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2007; 3500 cm2 American Academy in Rome, 2006; A Mario Merz: Mueso di palazzo Boggi Bologna, Annina Nosei Gallery New York, Galleria Borghese Roma 2003; VideoROM: Macro, Museo d’Arte Contemporanea di Roma e Gamec , Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo 2002; Annina Nosei Gallery, New York 2001.
09
aprile 2010
Paolo W. Tamburella
Dal 09 aprile al 26 giugno 2010
arte contemporanea
Location
FAMA GALLERY
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Verona, Corso Cavour, 25, (Verona)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì 10.00 – 13.00 | 14.30 – 19.30, chiuso lunedì e festivi
Vernissage
9 Aprile 2010, dalle 19.00 alle 24.00
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore