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Paolo Zappaterra – Case d’altri. Paesaggi e architetture dell’Appennino emiliano romagnolo
Un paesaggio d’autunno a Borgo Val di Taro, tra Baselica e Belforte, nel parmense. L’antico oratorio di Perduca, abbarbicato sulle rocce di Travo, nel piacentino. Valli, crinali e casolari nella zona del Monte Erno, nel forlivese. E poi mulini, torri, borghi e “balchi”, i ballatoi tipici delle zone di montagna. Sono cinquanta le fotografie di Paolo Zappaterra raccolte nella mostra.
Comunicato stampa
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Dal 29 aprile al 26 maggio in Salaborsa c'è "Case d'altri. Paesaggi e architetture dell'Appennino emiliano romagnolo", mostra fotografica della Regione con le immagini di Paolo Zappaterra
Bologna – Un paesaggio d’autunno a Borgo Val di Taro, tra Baselica e Belforte, nel parmense. L’antico oratorio di Perduca, abbarbicato sulle rocce di Travo, nel piacentino. Valli, crinali e casolari nella zona del Monte Erno, nel forlivese. E poi mulini, torri, borghi e “balchi”, i ballatoi tipici delle zone di montagna. Sono cinquanta le fotografie di Paolo Zappaterra raccolte nella mostra “Case d’altri. Paesaggi e architetture dell’Appennino emiliano romagnolo”, a cura di Piero Orlandi e Piera Raimondi Cominesi, allestita negli spazi della Salaborsa (Urban Center) in piazza Nettuno, dal 29 aprile al 26 maggio. Il titolo della mostra – un omaggio al racconto Casa d’altri di Silvio D’Arzo, ambientato nell’Appennino emiliano – è frutto della campagna fotografica (oltre 5.000 scatti) promossa e commissionata dalla Regione Emilia-Romagna sul patrimonio paesaggistico e architettonico dell’Appennino. Durante quattro stagioni (l’intero 2007) Paolo Zappaterra, fotografo ferrarese che ha al suo attivo molte ricerche sul “campo”, ha perlustrato montagne e colline dell’Emilia-Romagna, creando un vero e proprio racconto per immagini, dove l’architettura rurale si rivela funzionale al paesaggio.
L’esposizione bolognese (inaugurazione mercoledì 29 alle 17.30) è la prima di una serie che, nel corso del 2009, toccherà le città capoluogo della regione. Il singolare allestimento in Salaborsa a cura della scenografa Silvia Veronesi, con pietre e legno, si richiama a forme naturali, ed è corredato da una struttura, una sorta di piccola casa, dove vengono proiettate immagini accompagnate dalle musiche appositamente create dalla compositrice Paola Samoggia. Alla mostra è abbinato il catalogo (Federico Motta editore).
Con “Case d’altri” la Regione Emilia-Romagna (assessorato Cultura, Sport, Progetto Giovani, assessorato Turismo e Commercio, Agenzia informazione e ufficio stampa della giunta, Istituto per i beni artistici culturali e naturali) porta avanti il proprio impegno in tema di politiche culturali e di gestione del territorio. Un impegno nato negli anni Settanta: fu infatti soprattutto per impulso dell’Istituto dei beni culturali, allora fortemente ispirato da studiosi come Andrea Emiliani, Ezio Raimondi, Pier Luigi Cervellati e altri, che per la prima volta in Italia un ente pubblico cominciò a realizzare interventi di ampio respiro di catalogazione e tutela.
L’autore delle fotografie: Paolo Zappaterra
Il viaggio di Paolo Zappaterra nel mondo della fotografia è cominciato oltre quarant’anni fa. Numerose le sue pubblicazioni, in gran parte reportage di spaccati di mondo diversi per geografia e usi di vita quotidiana. Tra gli altri, “La Grecia dei Colonnelli” (1969), “Luoghi ebraici in Emilia-Romagna” e “Il sentimento della Città” (1990), “Panarea” (2002). Zappaterra ha realizzato inoltre documentari di viaggio per la Rai e Telemontecarlo, video d’arte per Palazzo Diamanti di Ferrara. Collabora con agenzie internazionali come Grazia Neri e Contrasto. Le sue fotografie sono state esposte in molte sedi italiane e estere, tra cui l’Istituto italiano di cultura di Lisbona e la New York University.
29
aprile 2009
Paolo Zappaterra – Case d’altri. Paesaggi e architetture dell’Appennino emiliano romagnolo
Dal 29 aprile al 26 maggio 2009
fotografia
Location
SALA BORSA
Bologna, Piazza Del Nettuno, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Del Nettuno, 3, (Bologna)
Vernissage
29 Aprile 2009, ore 17.30
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