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Parà Dóxa
Galleria Lampo in occasione della ventesima edizione delle giornate dedicate al contemporaneo presenta la mostra Parà Dóxa, progetto espositivo di Fabio Weik a cura di Anna Vittoria Magagna.
Comunicato stampa
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Galleria Lampo in occasione della ventesima edizione delle giornate dedicate al contemporaneo presenta la mostra Parà Dóxa, progetto espositivo di Fabio Weik a cura di Anna Vittoria Magagna.
Il titolo della mostra deriva dall’etimo greco della parola ‘paradosso’, una contraddizione che fa riferimento al cuore concettuale della serie di opere presentate, in cui l’artista riflette su temi sociali crudi con una velatura di dolcezza estetica.
Parte del corpus di opere è rappresentato da dipinti a olio e lastre stampate, in cui figurano gli uccelli tuffatori Sule insieme a pesci volanti, con citazioni visive dal repertorio di immagini personalmente archiviate dall’artista a partire da alcuni documentari degli anni ’80. L’interesse per le due specie animali deriva dalla sfida che esercitano verso gli elementi che ospitano naturalmente i loro habitat: i Sule si tuffano verso il mare, come razzi dal cielo, i pesci volano nell’aria nel movimento disperato di scappare da un ambiente ostile e dai predatori. Entrambi rappresentano una metafora di adattamento forzato, dettato dalla sopravvivenza, e vengono paragonati al comportamento dell’umanità durante i periodi di conflitto.
Proprio come in un campo di battaglia, lo spazio espositivo viene delimitato da un’istallazione di filo spinato che indica un percorso obbligato di visita, lungo il quale vengono disseminate bobine strette in diametri in tensione che assumono valore scultoreo e diventano ulteriore simbolo marziale all’interno della mostra.
In contrasto con l’ambiente ostile e delimitato, il corpus di opere di Parà Dóxa, viene presentato con colori tenui di sfumature rosate e azzurre che fungono da ‘filtri’ o dispositivi visivi applicati ai lavori bidimensionali a parete e all’istallazione di filo spinato, rendendo la mostra in apparenza straniante e attirando lo spettatore verso una riflessione sulle dissonanze dei conflitti della vita naturale e umana.
Il titolo della mostra deriva dall’etimo greco della parola ‘paradosso’, una contraddizione che fa riferimento al cuore concettuale della serie di opere presentate, in cui l’artista riflette su temi sociali crudi con una velatura di dolcezza estetica.
Parte del corpus di opere è rappresentato da dipinti a olio e lastre stampate, in cui figurano gli uccelli tuffatori Sule insieme a pesci volanti, con citazioni visive dal repertorio di immagini personalmente archiviate dall’artista a partire da alcuni documentari degli anni ’80. L’interesse per le due specie animali deriva dalla sfida che esercitano verso gli elementi che ospitano naturalmente i loro habitat: i Sule si tuffano verso il mare, come razzi dal cielo, i pesci volano nell’aria nel movimento disperato di scappare da un ambiente ostile e dai predatori. Entrambi rappresentano una metafora di adattamento forzato, dettato dalla sopravvivenza, e vengono paragonati al comportamento dell’umanità durante i periodi di conflitto.
Proprio come in un campo di battaglia, lo spazio espositivo viene delimitato da un’istallazione di filo spinato che indica un percorso obbligato di visita, lungo il quale vengono disseminate bobine strette in diametri in tensione che assumono valore scultoreo e diventano ulteriore simbolo marziale all’interno della mostra.
In contrasto con l’ambiente ostile e delimitato, il corpus di opere di Parà Dóxa, viene presentato con colori tenui di sfumature rosate e azzurre che fungono da ‘filtri’ o dispositivi visivi applicati ai lavori bidimensionali a parete e all’istallazione di filo spinato, rendendo la mostra in apparenza straniante e attirando lo spettatore verso una riflessione sulle dissonanze dei conflitti della vita naturale e umana.
10
ottobre 2024
Parà Dóxa
Dal 10 al 26 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
Galleria Lampo
Milano, Via Valtellina, 5, (MI)
Milano, Via Valtellina, 5, (MI)
Orario di apertura
12 - 18
Vernissage
10 Ottobre 2024, 18 - 21
Autore
Curatore