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Paradigma: Il tavolo dell’architetto Leonardo Ricci
Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci, allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica
Comunicato stampa
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QUARTO APPUNTAMENTO PER PARADIGMA. IL TAVOLO DELL’ARCHITETTO, PROGETTO PERIODICO IDEATO DA SERGIO RISALITI IN COLLABORAZIONE CON TOMMASO SACCHI E CURATO DA LAURA ANDREINI, DEDICATO DI VOLTA IN VOLTA AD UN ARCHITETTO CHIAMATO A RACCONTARSI AL PUBBLICO ATTRAVERSO IMMAGINI, DISEGNI, PROGETTI O MODELLINI ALLESTITI CANONICAMENTE SU UN TAVOLO DI LAVORO.
Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci (in mostra dal 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019), allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che arriva al Museo Novecento nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita. L’intenzione di Laura Andreini, che ha curato l’allestimento in collaborazione conGiovanni Bartolozzi, Claudio Carafa e Clementina Ricci, è quella di mostrare lavori inediti, immagini, modelli e di ricreare il tavolo di lavoro dell’architetto esponendo non solo le opere, ma anche gli oggetti di cui amava circondarsi. Il libro manifesto di Ricci Anonimo del XX secolo, pubblicato in America nel 1962 e in Italia nel 1965, permette al grande pubblico di conoscere una figura centrale della cultura fiorentina e internazionale che concepiva la disciplina architettonica come uno “scarto di lavorazione” necessario al proprio pensiero esistenzialista, per riposizionare l’uomo nella comunità, unico sistema positivo in cui vivere.
Leonardo Ricci (Roma, 1918 – Venezia, 1994)
L’intensa e poliedrica attività creativa ha inizio con la pittura. Apprende “l’amore per l’architettura” da Giovanni Michelucci, di cui è allievo, assistente e collaboratore. Nella Firenze postbellica partecipa ai concorsi per la ricostruzione della città e avvia l’impegno didattico nell’insegnamento universitario. La sua opera-manifesto è l’insediamento residenziale organico di Monterinaldi a Firenze, che insieme ai villaggi per le comunità valdesi di Agape a Prali e di Monte degli Ulivi a Riesi, esprime pienamente la sua poetica comunitaria e il suo procedimento creativo. Nel quartiere di Sorgane a Firenze progetta La Nave: un organismo architettonico complesso e flessibile, che nelle sue intenzioni cerca di superare gli aspetti critici dell’Unité d’habitation di Le Corbusier. La matrice organico-espressionista dell’architettura di Ricci si esalta nella casa Mann Borgese a Forte dei Marmi, nei progetti per l’incompiuta villa Pleydell-Bouverie e per la villa Balmain all’Isola d’Elba e in molte altri progetti architettonici non realizzati. Preside della Facoltà di Architettura di Firenze dal 1971 al 1973, è stato direttore dell’Istituto di Urbanistica e presidente della sezione Toscana dell’INU, visiting professor e graduate research professor in prestigiose università americane. Leonardo Ricci muore a Venezia nel 1994. L’ultima sua opera, il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, ha avuto una realizzazione postuma e travagliata, che non restituisce in maniera soddisfacente il progetto originario.
Un progetto ideato da
Sergio Risaliti
in collaborazione con
Tommaso Sacchi
a cura di
Laura Andreini
Un ringraziamento particolare va al Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario di Leonardo Ricci (1918-2018) e a Lo.Ba.Fer
Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci (in mostra dal 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019), allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che arriva al Museo Novecento nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita. L’intenzione di Laura Andreini, che ha curato l’allestimento in collaborazione conGiovanni Bartolozzi, Claudio Carafa e Clementina Ricci, è quella di mostrare lavori inediti, immagini, modelli e di ricreare il tavolo di lavoro dell’architetto esponendo non solo le opere, ma anche gli oggetti di cui amava circondarsi. Il libro manifesto di Ricci Anonimo del XX secolo, pubblicato in America nel 1962 e in Italia nel 1965, permette al grande pubblico di conoscere una figura centrale della cultura fiorentina e internazionale che concepiva la disciplina architettonica come uno “scarto di lavorazione” necessario al proprio pensiero esistenzialista, per riposizionare l’uomo nella comunità, unico sistema positivo in cui vivere.
Leonardo Ricci (Roma, 1918 – Venezia, 1994)
L’intensa e poliedrica attività creativa ha inizio con la pittura. Apprende “l’amore per l’architettura” da Giovanni Michelucci, di cui è allievo, assistente e collaboratore. Nella Firenze postbellica partecipa ai concorsi per la ricostruzione della città e avvia l’impegno didattico nell’insegnamento universitario. La sua opera-manifesto è l’insediamento residenziale organico di Monterinaldi a Firenze, che insieme ai villaggi per le comunità valdesi di Agape a Prali e di Monte degli Ulivi a Riesi, esprime pienamente la sua poetica comunitaria e il suo procedimento creativo. Nel quartiere di Sorgane a Firenze progetta La Nave: un organismo architettonico complesso e flessibile, che nelle sue intenzioni cerca di superare gli aspetti critici dell’Unité d’habitation di Le Corbusier. La matrice organico-espressionista dell’architettura di Ricci si esalta nella casa Mann Borgese a Forte dei Marmi, nei progetti per l’incompiuta villa Pleydell-Bouverie e per la villa Balmain all’Isola d’Elba e in molte altri progetti architettonici non realizzati. Preside della Facoltà di Architettura di Firenze dal 1971 al 1973, è stato direttore dell’Istituto di Urbanistica e presidente della sezione Toscana dell’INU, visiting professor e graduate research professor in prestigiose università americane. Leonardo Ricci muore a Venezia nel 1994. L’ultima sua opera, il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, ha avuto una realizzazione postuma e travagliata, che non restituisce in maniera soddisfacente il progetto originario.
Un progetto ideato da
Sergio Risaliti
in collaborazione con
Tommaso Sacchi
a cura di
Laura Andreini
Un ringraziamento particolare va al Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario di Leonardo Ricci (1918-2018) e a Lo.Ba.Fer
19
dicembre 2018
Paradigma: Il tavolo dell’architetto Leonardo Ricci
Dal 19 dicembre 2018 al 28 marzo 2019
architettura
Location
MUSEO NOVECENTO
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Biglietti
intero €8,50
ridotto €5,00
Orario di apertura
Lun - Mar - Mer - Sab - Dom | 11:00 - 20:00
Giovedì| 11:00 - 14:00
Venerdì | 11:00 - 23:00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Vernissage
19 Dicembre 2018, h 18 su invito
Autore
Curatore