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Paradigmi Iperspazialisti
La mostra “Paradigmi Iperspazialisti” è il secondo atto di un potenziale ciclo di esposizioni con opere di artiste e di artisti contemporanei nel pieno del centro storico di Napoli, città bi-millenaria, che guarda al futuro
Comunicato stampa
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La mostra “Paradigmi Iperspazialisti” è il secondo atto di un potenziale ciclo di esposizioni con opere di artiste e di artisti contemporanei nel pieno del centro storico di Napoli, città bi-millenaria, che guarda al futuro.
L’Istituto Professionale per l’Industria e per l’Artigianato “Alfonso Casanova” accoglie questa seconda battuta espositiva [la prima mostra, con donazione delle opere, del 2004, fu intitolata “Percorsi a confronto”, e vedeva lavori delle artiste Anna Bertoldo, Luigia Criscio, Maria Pia Daidone, Stefania di Vincenzo, Wanda Fiscina, Isabelle Lemaitre, Teresa Mangiacapra, Luciana Mascia, Daria Musso, Nuccia Pulpo, Clara Rezzuti e Gisela Robert, e fu, felicemente, inserita nel “Maggio dei Monumenti”, attesa manifestazione di forte richiamo turistico e culturale].
Oggi fanno seguito altre sedici donazioni di artisti ed artiste del “Movimento Iperspazialista”.
Il “Casanova”, quindi, apre fortemente all’arte contemporanea, con la voglia di non desistere e di continuare in uno sforzo che possa portare contributi estetici ad essere inseriti in un contesto didattico e pedagogico a favore degli allievi che lo frequentano.
Da ricordare che il “Casanova” rivolge una speciale attenzione all'arte e all'artigianato, grazie all’attivazione di corsi di disegno industriale, di tecniche dell'arredamento, di ebanisteria, di tecniche fotografiche e di elaborazione informatica dell'immagine.
L'evento espositivo che avviene nel corso del “Maggio dei Monumenti” prospetta la visita della mostra come possibile occasione per illustrare ai turisti, come ai napoletani, lo storico istituto ed i suoi tesori.
La prof.ssa Luciana Mascia, Dirigente Scolastico, fa annotare: “Per assicurare la tutela delle opere d'arte, il Comune voleva trasferire l'istituto e convertire lo stabile in sede museale, ma noi abbiamo condotto una dura battaglia legale per rimanere qui. Anche la scuola, in quanto luogo di cultura e di formazione, può curare la salvaguardia e la fruizione dei beni artistici. Inoltre, non si può trascurare che la storia del monumento si lega indissolubilmente a quella dell'istituto, fondato nel 1864 da Alfonso Casanova."
Oggi è stato possibile realizzare un evento di qualità, che valorizza le attitudini ed i profili professionali degli allievi di un Istituto, che potrebbe prospettare nuove ed ulteriori figure tecnico-professionali.
Nell’ampia “Sala del Concistoro”, recentemente inaugurata dal Sindaco Rosa Russo Iervolino e dal Presidente della Provincia, Dino de Palma, e dall’Assessore alle Politiche Formative della Provincia di Napoli, Angela Cortese, è stata impaginata questa mostra di pittura con opere di artisti significativi.
Il “Movimento Iperspazialista”, fronte di artisti estremamente aperto ad accogliere nuove e fresche istanze, ha fatto largo all’ultima “new entry” contraddistinta da Monica Pennazzi e dopo la mostra, “Proiezioni Iperspazialiste”, dal 12 febbraio al 2 marzo 2006, alla galleria “Il Diapason Arte” di Napoli, diretta da Rosalba Lombardo, ha esposto dal 4 al 25 marzo 2006, con “Prospettive Iperspazialiste” allo spazio del Centro Culturale “Il Pilastro” di Santa Maria Capua Vetere (CE), diretto da Gennaro Stanislao, ed ora, compatto, è con l’esposizione “Paradigmi Iperspazialisti” all’Istituto Professionale per l’Industria e per l’Artigianato “Alfonso Casanova” di Napoli, in pieno centro storico.
I consistenti attuali lavori degli iperspazialisti rimandano, nel segno e nel ricordo, alle tante esperienze romane degli anni Sessanta, ad esempio di Calò, Cannella, Alviani e dell’abruzzese Di Fabio, ma anche dei campani del Gruppo “Geometria e Ricerca”, di cui si ricorda la prima monografia, pubblicata nel 1979, realizzata dall’Istituto Grafico Editoriale Italiano, di Napoli, di Rodolfo Rubino, curata da Luigi Paolo Finizio.
Il gruppo napoletano “Geometria e Ricerca” si formò nel 1976 con la partecipazione di Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Riccardo Riccini, Guido Tatafiore, Giuseppe Testa e, successivamente, di Riccardo Trapani.
L'intento creativo che li accomunava si muoveva sulla linea di continuità storica del linguaggio geometrico.
Per ciascuno, dall'interno del ventaglio delle proprie esperienze, si prospettò un solidale campo di ricerca: il campo dell'immaginario geometrico.
Nel complesso, il loro è stato certamente un fenomeno centrale nella cultura visiva partenopea.
Da sottolineare, inoltre, che connessioni, parallelismi, incastri, affinità e tangenze sono anche da ricercare con il “Movimento Madi”, di respiro internazionale, che vede in Carmelo Arden Quin, ora a Parigi, la sua guida storica ed illuminata.
Ritornando sugli artisti iperspazialisti considerati, vale a dire Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Maria Cristina Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo, segnaliamo che intrigano per le soluzioni, suffragate da estremi particolarismi astratti, atte a dettagliare tensioni, abbinamenti, costruzioni e trasversali strutturazioni, che investigano percezioni cromatiche.
Sugli artisti hanno espresso attente considerazioni alcuni importanti critici e giornalisti ed il loro lavoro è stato sottolineato anche dal critico abruzzese Leo Strozzieri, che ha scritto in modo esaustivo sugli “Iperspazialisti”, tra l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche”, che fece da corredo alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue radici storiche”, dell’agosto 2005, realizzata a Popoli, in provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino D’Ascanio” (inventore, per chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della vespa).
Nel volume, tra l’altro, fu riportata una documentazione fotografica dei vari protagonisti ed un saggio storico del curatore Leo Strozzieri, nonché interventi di altri sei studiosi italiani: Enrico Borgatti, Lino Cavallari, Eraldo Di Vita, Janus, Antonio Picariello e Maurizio Vitiello.
Sugli iperspazialisti si è attivata un’attenzione critica ed i loro lavori, eleganti e ritmici, abbracciano il mondo delle coordinate comunicative.
L’Iperspazialismo, che prosegue il discorso iniziato da Lucio Fontana, col celebre “Manifiesto blanco”, è una presa di coscienza di una visione ampliata dello spazio dovuta ai progressi scientifici e telematici, con una particolare attenzione all’individuo concepito quale frammento dell’universo.
Questo movimento sta registrando un certo calore e favorevoli consensi anche in Campania, dopo varie manifestazioni nelle Marche, in Abruzzo e, fra poco, seguiranno mostre a Roma e Benevento.
Maurizio Vitiello
L’Istituto Professionale per l’Industria e per l’Artigianato “Alfonso Casanova” accoglie questa seconda battuta espositiva [la prima mostra, con donazione delle opere, del 2004, fu intitolata “Percorsi a confronto”, e vedeva lavori delle artiste Anna Bertoldo, Luigia Criscio, Maria Pia Daidone, Stefania di Vincenzo, Wanda Fiscina, Isabelle Lemaitre, Teresa Mangiacapra, Luciana Mascia, Daria Musso, Nuccia Pulpo, Clara Rezzuti e Gisela Robert, e fu, felicemente, inserita nel “Maggio dei Monumenti”, attesa manifestazione di forte richiamo turistico e culturale].
Oggi fanno seguito altre sedici donazioni di artisti ed artiste del “Movimento Iperspazialista”.
Il “Casanova”, quindi, apre fortemente all’arte contemporanea, con la voglia di non desistere e di continuare in uno sforzo che possa portare contributi estetici ad essere inseriti in un contesto didattico e pedagogico a favore degli allievi che lo frequentano.
Da ricordare che il “Casanova” rivolge una speciale attenzione all'arte e all'artigianato, grazie all’attivazione di corsi di disegno industriale, di tecniche dell'arredamento, di ebanisteria, di tecniche fotografiche e di elaborazione informatica dell'immagine.
L'evento espositivo che avviene nel corso del “Maggio dei Monumenti” prospetta la visita della mostra come possibile occasione per illustrare ai turisti, come ai napoletani, lo storico istituto ed i suoi tesori.
La prof.ssa Luciana Mascia, Dirigente Scolastico, fa annotare: “Per assicurare la tutela delle opere d'arte, il Comune voleva trasferire l'istituto e convertire lo stabile in sede museale, ma noi abbiamo condotto una dura battaglia legale per rimanere qui. Anche la scuola, in quanto luogo di cultura e di formazione, può curare la salvaguardia e la fruizione dei beni artistici. Inoltre, non si può trascurare che la storia del monumento si lega indissolubilmente a quella dell'istituto, fondato nel 1864 da Alfonso Casanova."
Oggi è stato possibile realizzare un evento di qualità, che valorizza le attitudini ed i profili professionali degli allievi di un Istituto, che potrebbe prospettare nuove ed ulteriori figure tecnico-professionali.
Nell’ampia “Sala del Concistoro”, recentemente inaugurata dal Sindaco Rosa Russo Iervolino e dal Presidente della Provincia, Dino de Palma, e dall’Assessore alle Politiche Formative della Provincia di Napoli, Angela Cortese, è stata impaginata questa mostra di pittura con opere di artisti significativi.
Il “Movimento Iperspazialista”, fronte di artisti estremamente aperto ad accogliere nuove e fresche istanze, ha fatto largo all’ultima “new entry” contraddistinta da Monica Pennazzi e dopo la mostra, “Proiezioni Iperspazialiste”, dal 12 febbraio al 2 marzo 2006, alla galleria “Il Diapason Arte” di Napoli, diretta da Rosalba Lombardo, ha esposto dal 4 al 25 marzo 2006, con “Prospettive Iperspazialiste” allo spazio del Centro Culturale “Il Pilastro” di Santa Maria Capua Vetere (CE), diretto da Gennaro Stanislao, ed ora, compatto, è con l’esposizione “Paradigmi Iperspazialisti” all’Istituto Professionale per l’Industria e per l’Artigianato “Alfonso Casanova” di Napoli, in pieno centro storico.
I consistenti attuali lavori degli iperspazialisti rimandano, nel segno e nel ricordo, alle tante esperienze romane degli anni Sessanta, ad esempio di Calò, Cannella, Alviani e dell’abruzzese Di Fabio, ma anche dei campani del Gruppo “Geometria e Ricerca”, di cui si ricorda la prima monografia, pubblicata nel 1979, realizzata dall’Istituto Grafico Editoriale Italiano, di Napoli, di Rodolfo Rubino, curata da Luigi Paolo Finizio.
Il gruppo napoletano “Geometria e Ricerca” si formò nel 1976 con la partecipazione di Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Riccardo Riccini, Guido Tatafiore, Giuseppe Testa e, successivamente, di Riccardo Trapani.
L'intento creativo che li accomunava si muoveva sulla linea di continuità storica del linguaggio geometrico.
Per ciascuno, dall'interno del ventaglio delle proprie esperienze, si prospettò un solidale campo di ricerca: il campo dell'immaginario geometrico.
Nel complesso, il loro è stato certamente un fenomeno centrale nella cultura visiva partenopea.
Da sottolineare, inoltre, che connessioni, parallelismi, incastri, affinità e tangenze sono anche da ricercare con il “Movimento Madi”, di respiro internazionale, che vede in Carmelo Arden Quin, ora a Parigi, la sua guida storica ed illuminata.
Ritornando sugli artisti iperspazialisti considerati, vale a dire Luisa Bergamini, Giovanni Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Maria Pia Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Maria Cristina Fioretti, Giovenale, Cesare Iezzi, Ettore Le Donne, Giuseppe Masciarelli, Antonio Paciocco, Monica Pennazzi, Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo, segnaliamo che intrigano per le soluzioni, suffragate da estremi particolarismi astratti, atte a dettagliare tensioni, abbinamenti, costruzioni e trasversali strutturazioni, che investigano percezioni cromatiche.
Sugli artisti hanno espresso attente considerazioni alcuni importanti critici e giornalisti ed il loro lavoro è stato sottolineato anche dal critico abruzzese Leo Strozzieri, che ha scritto in modo esaustivo sugli “Iperspazialisti”, tra l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche”, che fece da corredo alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue radici storiche”, dell’agosto 2005, realizzata a Popoli, in provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino D’Ascanio” (inventore, per chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della vespa).
Nel volume, tra l’altro, fu riportata una documentazione fotografica dei vari protagonisti ed un saggio storico del curatore Leo Strozzieri, nonché interventi di altri sei studiosi italiani: Enrico Borgatti, Lino Cavallari, Eraldo Di Vita, Janus, Antonio Picariello e Maurizio Vitiello.
Sugli iperspazialisti si è attivata un’attenzione critica ed i loro lavori, eleganti e ritmici, abbracciano il mondo delle coordinate comunicative.
L’Iperspazialismo, che prosegue il discorso iniziato da Lucio Fontana, col celebre “Manifiesto blanco”, è una presa di coscienza di una visione ampliata dello spazio dovuta ai progressi scientifici e telematici, con una particolare attenzione all’individuo concepito quale frammento dell’universo.
Questo movimento sta registrando un certo calore e favorevoli consensi anche in Campania, dopo varie manifestazioni nelle Marche, in Abruzzo e, fra poco, seguiranno mostre a Roma e Benevento.
Maurizio Vitiello
19
luglio 2006
Paradigmi Iperspazialisti
Dal 19 luglio al 31 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
ISTITUTO ALFONSO CASANOVA
Napoli, Piazzetta Casanova, 4, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Casanova, 4, (Napoli)
Orario di apertura
dalle ore 10 alle ore 12; escluso sabato e domenica
Vernissage
19 Luglio 2006, ore 11
Autore
Curatore