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Paradoxa
La mostra riunisce finalmente in Italia cinque degli esponenti più rappresentativi dell’arte contemporanea giapponese, con in più un site specific di Tatzu Nishi per la prima volta nel nostro Paese. Organizzata dal Comune di Udine – Civici Musei, prenderà il via pochi giorni prima della 18° edizione del Far East Film Festival (22-30 aprile 2016), il più grande festival europeo del cinema asiatico. Inserita nel programma di eventi che celebrano in tutto il Bel Paese il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, la mostra sarà visitabile sino al 28 agosto nelle centralissime Piazza Libertà (per la quale ci sarà uno speciale progetto artistico) e Casa Cavazzini
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PARADOXA: arte contemporanea dal Giappone, con un’installazione in
il maggiore festival cinematografico orientale in Europa. Paradoxa fa parte degli eventi che
Al via un progetto triennale in concomitanza con Far East Film Festival,
celebrano il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Udine, 17 aprile – 28 agosto 2016
Il 17 aprile inaugura a Udine Paradoxa, mostra che riunisce finalmente in Italia cinque degli esponenti più
rappresentativi dell’arte contemporanea giapponese, con in più un site specific di Tatzu Nishi per la prima
volta nel nostro Paese. Organizzata dal Comune di Udine - Civici Musei e curata da Denis Viva prenderà il
via pochi giorni prima della 18° edizione del Far East Film Festival (22-30 aprile 2016), il più grande festival
europeo del cinema asiatico. Inserita nel programma di eventi che celebrano in tutto il Bel Paese il 150°
Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, la mostra sarà visitabile sino al 28 agosto nelle
centralissime Piazza Libertà (per la quale ci sarà uno speciale progetto artistico) e Casa Cavazzini - Museo
d’Arte Moderna e Contemporanea.
Nella città che ogni anno accoglie migliaia di appassionati di Estremo Oriente, Paradoxa offre finalmente uno
sguardo complementare sulle arti plastiche e visive di quegli stessi paesi, a partire dai cinque giapponesi
invitati: Tatzu Nishi, Manya Kato, Takahiro Iwasaki, Taro Izumi, Yuuki Matsumura. L’esposizione trascende i
confini della sede museale: Udine è infatti la prima città d’Italia a ricevere un site specific di Nishi (artista
che cambia il proprio nome continuamente e che assumerà per Udine lo pseudonimo di Taturo Atzu),
impegnato nella trasformazione dell’arte monumentale, identità visiva e pubblica delle città, in luogo intimo e
privato, a portata dei fruitori. L’installazione, realizzata grazie al sostegno di illycaffè, prenderà vita attorno
alla statua della Giustizia (1614), uno dei simboli più noti di Piazza Libertà: qui l’artista costruirà un vero e
proprio spazio abitativo inglobando il monumento all’interno di una dimensione casalinga con arredi
Calligaris. Lo stile veneziano dell'antica piazza di Udine, racchiusa tra suggestivi edifici del ‘400 e ‘500 e
sovrastata dal Castello, dialogherà con l’arte contemporanea in un effetto dirompente, invitando i cittadini a
riappropriarsi degli spazi urbani.
Due sono le idee principali che guidano Paradoxa: la prima è quella di esplorare il mondo del paradosso e
dell'errore nella cultura orientale, come fonte di conoscenza e di cambiamento; la seconda, quella più
specifica dell'arte giapponese, è la riconversione e la manipolazione degli oggetti quotidiani, solo
apparentemente banali e prevedibili, in oggetti dallo statuto artistico.
Oltre al site specific, stimoleranno la personale riflessione del visitatore anche i context specific, opere
realizzate appositamente per Paradoxa, remote projects, progettati a distanza dagli artisti giapponesi e
realizzati in loco da giovani artisti, e opere d’arte oggettuale.
A Casa Cavazzini saranno visibili, solo con un apposito cannocchiale, le opere di Takahiro Iwasaki, che
ricreano con i materiali più fragili e deperibili, come capelli e fibre tessili, miniature delle strutture del
paesaggio circostante: una sfida per lo spettatore, invitato a un cambio di prospettiva. Con intento simile,
Manya Kato converte gli oggetti in situazioni irrazionali che pongono in crisi i nostri schemi cognitivi più
abituali. Nel lavoro di Taro Izumi il focus è invece la destrutturazione degli oggetti comuni, mentre Yuuki
Matsumura si dedica ad un'assurda e creativa riproduzione seriale di oggetti danneggiati.
Paradoxa è la prima tappa di un progetto triennale che vuole investigare le forme attuali dell'arte
contemporanea estremo-orientale, esaminando ogni anno un differente contesto nazionale e affiancandosi
alla consolidata esplorazione nel campo cinematografico del Far East Film Festival: dopo l’edizione 2016
dedicata al Paese del Sol Levante, i Civici Musei di Udine proseguiranno nel 2017 e 2018 con le monografie
su Cina e Sud Corea.
www.casacavazzini.it
Casa Cavazzini – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Cavour, 1 – 33100 Udine - T. 0432 1273772 - casa.cavazzini@comune.udine.it - www.casacavazzini.it
CIVICI MUSEI DI UDINE
I Civici Musei di Udine racchiudono una rete di musei e patrimoni, composta da Museo del Castello, Museo
Etnografico, Gallerie del Progetto, Museo Friulano di Storia Naturale e Casa Cavazzini – Museo d’Arte
Moderna e Contemporanea.
Quest’ultimo, progettato dall’architetto Gae Aulenti, si sviluppa su 3.500 mq ed è ospitato nell’antico edificio
donato dal commerciante udinese Dante Cavazzini. Oltre alle esposizioni temporanee, sono visitabili nel
museo le collezioni permanenti, la collezione Astaldi e la collezione F.R.I.A.M. Fra gli artisti esposti figurano
Roy Lichtenstein, i fratelli Basaldella, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Willem de Kooning,
Sol le Witt.
FAR EAST FILM FESTIVAL
Da 18 anni sulla scena di Udine, il Far East Film Festival è il più grande festival europeo del cinema asiatico:
organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche (C.E.C.), registra ogni anno migliaia di spettatori da
tutto il mondo. L’edizione 2016 si svolge dal 22 al 30 aprile e prevede la proiezione di oltre 60 film selezionati
in Estremo Oriente, programma arricchito da una fitta rete di eventi collaterali, tra cui la mostra Paradoxa, la
scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici FEFF Campus, il workshop internazionale per
produttori occidentali e orientali Ties That Bind.
www.fareastfilm.com
il maggiore festival cinematografico orientale in Europa. Paradoxa fa parte degli eventi che
Al via un progetto triennale in concomitanza con Far East Film Festival,
celebrano il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Udine, 17 aprile – 28 agosto 2016
Il 17 aprile inaugura a Udine Paradoxa, mostra che riunisce finalmente in Italia cinque degli esponenti più
rappresentativi dell’arte contemporanea giapponese, con in più un site specific di Tatzu Nishi per la prima
volta nel nostro Paese. Organizzata dal Comune di Udine - Civici Musei e curata da Denis Viva prenderà il
via pochi giorni prima della 18° edizione del Far East Film Festival (22-30 aprile 2016), il più grande festival
europeo del cinema asiatico. Inserita nel programma di eventi che celebrano in tutto il Bel Paese il 150°
Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, la mostra sarà visitabile sino al 28 agosto nelle
centralissime Piazza Libertà (per la quale ci sarà uno speciale progetto artistico) e Casa Cavazzini - Museo
d’Arte Moderna e Contemporanea.
Nella città che ogni anno accoglie migliaia di appassionati di Estremo Oriente, Paradoxa offre finalmente uno
sguardo complementare sulle arti plastiche e visive di quegli stessi paesi, a partire dai cinque giapponesi
invitati: Tatzu Nishi, Manya Kato, Takahiro Iwasaki, Taro Izumi, Yuuki Matsumura. L’esposizione trascende i
confini della sede museale: Udine è infatti la prima città d’Italia a ricevere un site specific di Nishi (artista
che cambia il proprio nome continuamente e che assumerà per Udine lo pseudonimo di Taturo Atzu),
impegnato nella trasformazione dell’arte monumentale, identità visiva e pubblica delle città, in luogo intimo e
privato, a portata dei fruitori. L’installazione, realizzata grazie al sostegno di illycaffè, prenderà vita attorno
alla statua della Giustizia (1614), uno dei simboli più noti di Piazza Libertà: qui l’artista costruirà un vero e
proprio spazio abitativo inglobando il monumento all’interno di una dimensione casalinga con arredi
Calligaris. Lo stile veneziano dell'antica piazza di Udine, racchiusa tra suggestivi edifici del ‘400 e ‘500 e
sovrastata dal Castello, dialogherà con l’arte contemporanea in un effetto dirompente, invitando i cittadini a
riappropriarsi degli spazi urbani.
Due sono le idee principali che guidano Paradoxa: la prima è quella di esplorare il mondo del paradosso e
dell'errore nella cultura orientale, come fonte di conoscenza e di cambiamento; la seconda, quella più
specifica dell'arte giapponese, è la riconversione e la manipolazione degli oggetti quotidiani, solo
apparentemente banali e prevedibili, in oggetti dallo statuto artistico.
Oltre al site specific, stimoleranno la personale riflessione del visitatore anche i context specific, opere
realizzate appositamente per Paradoxa, remote projects, progettati a distanza dagli artisti giapponesi e
realizzati in loco da giovani artisti, e opere d’arte oggettuale.
A Casa Cavazzini saranno visibili, solo con un apposito cannocchiale, le opere di Takahiro Iwasaki, che
ricreano con i materiali più fragili e deperibili, come capelli e fibre tessili, miniature delle strutture del
paesaggio circostante: una sfida per lo spettatore, invitato a un cambio di prospettiva. Con intento simile,
Manya Kato converte gli oggetti in situazioni irrazionali che pongono in crisi i nostri schemi cognitivi più
abituali. Nel lavoro di Taro Izumi il focus è invece la destrutturazione degli oggetti comuni, mentre Yuuki
Matsumura si dedica ad un'assurda e creativa riproduzione seriale di oggetti danneggiati.
Paradoxa è la prima tappa di un progetto triennale che vuole investigare le forme attuali dell'arte
contemporanea estremo-orientale, esaminando ogni anno un differente contesto nazionale e affiancandosi
alla consolidata esplorazione nel campo cinematografico del Far East Film Festival: dopo l’edizione 2016
dedicata al Paese del Sol Levante, i Civici Musei di Udine proseguiranno nel 2017 e 2018 con le monografie
su Cina e Sud Corea.
www.casacavazzini.it
Casa Cavazzini – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Cavour, 1 – 33100 Udine - T. 0432 1273772 - casa.cavazzini@comune.udine.it - www.casacavazzini.it
CIVICI MUSEI DI UDINE
I Civici Musei di Udine racchiudono una rete di musei e patrimoni, composta da Museo del Castello, Museo
Etnografico, Gallerie del Progetto, Museo Friulano di Storia Naturale e Casa Cavazzini – Museo d’Arte
Moderna e Contemporanea.
Quest’ultimo, progettato dall’architetto Gae Aulenti, si sviluppa su 3.500 mq ed è ospitato nell’antico edificio
donato dal commerciante udinese Dante Cavazzini. Oltre alle esposizioni temporanee, sono visitabili nel
museo le collezioni permanenti, la collezione Astaldi e la collezione F.R.I.A.M. Fra gli artisti esposti figurano
Roy Lichtenstein, i fratelli Basaldella, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Willem de Kooning,
Sol le Witt.
FAR EAST FILM FESTIVAL
Da 18 anni sulla scena di Udine, il Far East Film Festival è il più grande festival europeo del cinema asiatico:
organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche (C.E.C.), registra ogni anno migliaia di spettatori da
tutto il mondo. L’edizione 2016 si svolge dal 22 al 30 aprile e prevede la proiezione di oltre 60 film selezionati
in Estremo Oriente, programma arricchito da una fitta rete di eventi collaterali, tra cui la mostra Paradoxa, la
scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici FEFF Campus, il workshop internazionale per
produttori occidentali e orientali Ties That Bind.
www.fareastfilm.com
16
aprile 2016
Paradoxa
Dal 16 aprile al 28 agosto 2016
arte contemporanea
Location
CASA CAVAZZINI – MUSEO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Udine, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 14, (Udine)
Udine, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 14, (Udine)
Biglietti
Intero 5,00 €
Ridotto 2,50 €
Orario di apertura
17-21 aprile: 10.30 – 17.00
22 aprile – 28 agosto: 10.30 – 19.00. Chiuso il lunedì
Vernissage
16 Aprile 2016, ore 17.30
Autore
Curatore