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Paride Cevolani – Hybridoantropogonia
le creature solo apparentemente immaginarie di un giovane artista visionario e talentuoso
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 9 febbraio alle 18, sulle pareti dello spazio Fantomars arte accessibile, in via De'Marchi 23a , a Bologna, compariranno le raffinatissime tavole di un sorprendente catalogo illustrato, sospeso tra il bestiario fantastico e l'atlante anatomico dei tipi umani.
Il giovane artefice di una tale meraviglia si chiama Paride Cevolani.
Non sembra un nome qualsiasi, anzi suona bene come nome appartenuto, in un'epoca remota, ad uno studioso, zoologo, alchimista, precursore dell'illuminismo e quindi in odore di eresia, dedito probabilmente a classificare le mille possibili incarnazioni dell'umano e del sovrumano, magari conferendo loro addirittura una forma plastica.
Il Paride contemporaneo prosegue questo ipotetico lavoro del suo altrettanto ipotetico antenato, più libero forse dalle pastoie degli antichi dogmatismi, ma egualmente temerario nel confrontarsi con il più insidioso degli assunti attualmente imperanti, e cioè che l'essenza delle cose sia facilmente visibile agli occhi.
Le sue creature non sono frutto di immaginazione, bensì di ascolto: la parte animale, e perfino quella vegetale, che abitano ognuno di noi, compaiono nei suoi disegni minuziosamente raffigurate, vere assai più che verosimili, e della verità che descrivono non mostrano solo la forza, ma anche e soprattutto la grazia.
Le figure che si manifestano sulla carta, quasi affiorando in modo medianico da un altrove dove sicuramente devono risiedere , sono antropomorfe senza mai diventare antropocentriche, e ci ammoniscono, con la loro presenza insieme spirituale e ironica, che noi stessi siamo solo parte del tutto.
Finchè ci assale il sospetto che quell'altrove dove albergano non sia proprio la nostra anima, che conosciamo ancora così poco.
Il giovane artefice di una tale meraviglia si chiama Paride Cevolani.
Non sembra un nome qualsiasi, anzi suona bene come nome appartenuto, in un'epoca remota, ad uno studioso, zoologo, alchimista, precursore dell'illuminismo e quindi in odore di eresia, dedito probabilmente a classificare le mille possibili incarnazioni dell'umano e del sovrumano, magari conferendo loro addirittura una forma plastica.
Il Paride contemporaneo prosegue questo ipotetico lavoro del suo altrettanto ipotetico antenato, più libero forse dalle pastoie degli antichi dogmatismi, ma egualmente temerario nel confrontarsi con il più insidioso degli assunti attualmente imperanti, e cioè che l'essenza delle cose sia facilmente visibile agli occhi.
Le sue creature non sono frutto di immaginazione, bensì di ascolto: la parte animale, e perfino quella vegetale, che abitano ognuno di noi, compaiono nei suoi disegni minuziosamente raffigurate, vere assai più che verosimili, e della verità che descrivono non mostrano solo la forza, ma anche e soprattutto la grazia.
Le figure che si manifestano sulla carta, quasi affiorando in modo medianico da un altrove dove sicuramente devono risiedere , sono antropomorfe senza mai diventare antropocentriche, e ci ammoniscono, con la loro presenza insieme spirituale e ironica, che noi stessi siamo solo parte del tutto.
Finchè ci assale il sospetto che quell'altrove dove albergano non sia proprio la nostra anima, che conosciamo ancora così poco.
09
febbraio 2013
Paride Cevolani – Hybridoantropogonia
Dal 09 al 19 febbraio 2013
arte contemporanea
Location
FANTOMARS ARTE ACCESSIBILE
Bologna, Via Frassinago, 3d, (Bologna)
Bologna, Via Frassinago, 3d, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedi al sabato ore 16,30 - 19,30
Vernissage
9 Febbraio 2013, ore 18
Autore
Curatore