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ParmaPoesia Festival 2007 – Stefano Spagnoli
L’esposizione si compone di circa 240 opere distribuite in dieci differenti sezioni: Pubblicità, Ars combinatoria, Landa piatta, Celestina C., Mostri angeli guerrieri, Fisiognomica, Erotica, Amanti mai posseduti, Storia immaginaria di P.K., Iuvenilia. Le opere esposte raccoglieranno una selezione non solo tematica ma anche cronologica, dalle prime prove del giovane Spagnoli fino alle ultime realizzazioni
Comunicato stampa
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L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma organizza nell’ambito della terza edizione di ParmaPoesia Festival una mostra antologica dedicata all’opera di Stefano Spagnoli.
L’esposizione si compone di circa 240 opere distribuite in dieci differenti sezioni: Pubblicità, Ars combinatoria, Landa piatta, Celestina C., Mostri angeli guerrieri, Fisiognomica, Erotica, Amanti mai posseduti, Storia immaginaria di P.K., Iuvenilia. Le opere esposte raccoglieranno una selezione non solo tematica ma anche cronologica, dalle prime prove del giovane Spagnoli fino alle ultime realizzazioni.
Caratteristica del lavoro di Spagnoli è la varietà di citazioni e materiali: collages, assemblaggi, objet trouvé, illustrazioni di racconti, citazioni da Klee, Schwitters, Cornell, il Cubismo, ecc.. La sua ricerca formale non è mai, però, fine a sé: cerca sempre, attraverso l’ironia e la sapienza compositiva, di costruire delle “wunderkammern” che stupiscano il visitatore. Ed è la sua capacità di stravolgere i linguaggi, la manipolazione costruttiva, che ha portato alla scelta di Spagnoli nell’ambito del festival di poesia: gli interessi dell’artista per alcune sperimentazioni linguistiche come per esempio Jabberwocky di Lewis Carrol ben si associano alla sua versatilità stilistica.
Note biografiche di Stefano Spagnoli
Stefano Spagnoli nasce a Parma nel 1946, si diploma maestro d’arte presso l’Istituto Paolo Toschi di Parma e frequenta l’Accademia di Brera. Tra i suoi maestri Erberto Carboni, Domenico Purificato, Carlo Dradi, Guido Ballo, Luciano De Vita.
Del suo lavoro hanno scritto critici d’arte e intellettuali come Roberto Tassi, Attilio Bertolucci, Arturo Carlo Quintavalle, Angelo Dragone e altri.
Agli inizi degli anni Settanta è stato insegnante di Geometria descrittiva e di Storia dell’arte presso diverse scuole.
Verso la fine degli anni Settanta coordina come consulente artistico della Galleria Sele Arte di Parma diverse mostre sull’art déco e il floreale, sull’archeologia sudamericana e le avanguardie storiche.
Negli anni Ottanta suggerisce e collabora alla realizzazione di una importante rassegna dedicata alla storia del gioco e del giocattolo dal titolo Il paese dei balocchi e alla mostra sulla storia della letteratura e l’illustrazione infantile presso il Palazzo Ducale di Colorno (PR). Contemporaneamente collabora con il settimanale scientifico Medi Time per il quale gestisce una rubrica culturale di antiquariato, arte, collezionismo e costume.
Dal 1981 è consulente dell’Ente Fiere di Parma per il quale ha ideato e seguito grandi manifestazioni internazionali come Mercanteinfiera, Bagarre, Emporium. Per queste rassegne fieristiche ha realizzato più di 250 eventi collaterali di cultura collezionistica ed artistica.
Dal 1999 al 2004 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Parma. In quegli stessi anni ha collaborato con Costa Crociere come pittore e decoratore.
Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo (PR) e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro regio di Parma.
Esposizioni recenti a Parma, Bologna, Reggio Emilia, Santa Monica (California).
È la curiosità di Spagnoli ad essere illimitata: si applica ad ogni cosa, ad ogni soggetto, ad ogni scienza, ad ogni arte, purché non sia comune, regolare, di moda: armato di questa attenzione ossessiva, di questa spinta alla ricerca, di questa capacità perquisitiva, Spagnoli vede cose che gli altri non vedono; vede al di là delle superfici, delle copertine, degli involucri; e ci fa vedere cose che nella nostra normalità non vediamo; se apre un libro che ci sembra semplice o banale o inutile, ci fa scoprire le meraviglie nascoste che contiene; si avventura dentro i cunicoli, i corridoi, i ripostigli delle cose, della realtà, delle opere, dei libri; compie viaggi “attraverso lo specchio”…
Roberto Tassi
Stefano Spagnoli è uno sperimentale, nel senso più positivo del termine, ricerca cioè le valenze possibili di un linguaggio che, da esteriore illustratore, per lui deve farsi significante, polemicamente significante. Le sue esperienze sono direttamente denunciate, come chiunque accetta di essere parte di viva cultura e non per nulla la sua è qualificante...; al di là però della tradizione grafica e pittorica delle opere di protesta, nelle composizioni di Spagnoli si trova una genialità inventiva e una capacità di accostamenti notevoli.
Arturo Carlo Quintavalle
L’esposizione si compone di circa 240 opere distribuite in dieci differenti sezioni: Pubblicità, Ars combinatoria, Landa piatta, Celestina C., Mostri angeli guerrieri, Fisiognomica, Erotica, Amanti mai posseduti, Storia immaginaria di P.K., Iuvenilia. Le opere esposte raccoglieranno una selezione non solo tematica ma anche cronologica, dalle prime prove del giovane Spagnoli fino alle ultime realizzazioni.
Caratteristica del lavoro di Spagnoli è la varietà di citazioni e materiali: collages, assemblaggi, objet trouvé, illustrazioni di racconti, citazioni da Klee, Schwitters, Cornell, il Cubismo, ecc.. La sua ricerca formale non è mai, però, fine a sé: cerca sempre, attraverso l’ironia e la sapienza compositiva, di costruire delle “wunderkammern” che stupiscano il visitatore. Ed è la sua capacità di stravolgere i linguaggi, la manipolazione costruttiva, che ha portato alla scelta di Spagnoli nell’ambito del festival di poesia: gli interessi dell’artista per alcune sperimentazioni linguistiche come per esempio Jabberwocky di Lewis Carrol ben si associano alla sua versatilità stilistica.
Note biografiche di Stefano Spagnoli
Stefano Spagnoli nasce a Parma nel 1946, si diploma maestro d’arte presso l’Istituto Paolo Toschi di Parma e frequenta l’Accademia di Brera. Tra i suoi maestri Erberto Carboni, Domenico Purificato, Carlo Dradi, Guido Ballo, Luciano De Vita.
Del suo lavoro hanno scritto critici d’arte e intellettuali come Roberto Tassi, Attilio Bertolucci, Arturo Carlo Quintavalle, Angelo Dragone e altri.
Agli inizi degli anni Settanta è stato insegnante di Geometria descrittiva e di Storia dell’arte presso diverse scuole.
Verso la fine degli anni Settanta coordina come consulente artistico della Galleria Sele Arte di Parma diverse mostre sull’art déco e il floreale, sull’archeologia sudamericana e le avanguardie storiche.
Negli anni Ottanta suggerisce e collabora alla realizzazione di una importante rassegna dedicata alla storia del gioco e del giocattolo dal titolo Il paese dei balocchi e alla mostra sulla storia della letteratura e l’illustrazione infantile presso il Palazzo Ducale di Colorno (PR). Contemporaneamente collabora con il settimanale scientifico Medi Time per il quale gestisce una rubrica culturale di antiquariato, arte, collezionismo e costume.
Dal 1981 è consulente dell’Ente Fiere di Parma per il quale ha ideato e seguito grandi manifestazioni internazionali come Mercanteinfiera, Bagarre, Emporium. Per queste rassegne fieristiche ha realizzato più di 250 eventi collaterali di cultura collezionistica ed artistica.
Dal 1999 al 2004 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Parma. In quegli stessi anni ha collaborato con Costa Crociere come pittore e decoratore.
Attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo (PR) e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro regio di Parma.
Esposizioni recenti a Parma, Bologna, Reggio Emilia, Santa Monica (California).
È la curiosità di Spagnoli ad essere illimitata: si applica ad ogni cosa, ad ogni soggetto, ad ogni scienza, ad ogni arte, purché non sia comune, regolare, di moda: armato di questa attenzione ossessiva, di questa spinta alla ricerca, di questa capacità perquisitiva, Spagnoli vede cose che gli altri non vedono; vede al di là delle superfici, delle copertine, degli involucri; e ci fa vedere cose che nella nostra normalità non vediamo; se apre un libro che ci sembra semplice o banale o inutile, ci fa scoprire le meraviglie nascoste che contiene; si avventura dentro i cunicoli, i corridoi, i ripostigli delle cose, della realtà, delle opere, dei libri; compie viaggi “attraverso lo specchio”…
Roberto Tassi
Stefano Spagnoli è uno sperimentale, nel senso più positivo del termine, ricerca cioè le valenze possibili di un linguaggio che, da esteriore illustratore, per lui deve farsi significante, polemicamente significante. Le sue esperienze sono direttamente denunciate, come chiunque accetta di essere parte di viva cultura e non per nulla la sua è qualificante...; al di là però della tradizione grafica e pittorica delle opere di protesta, nelle composizioni di Spagnoli si trova una genialità inventiva e una capacità di accostamenti notevoli.
Arturo Carlo Quintavalle
18
giugno 2007
ParmaPoesia Festival 2007 – Stefano Spagnoli
Dal 18 giugno al 15 luglio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO PIGORINI
Parma, Strada Della Repubblica, 29, (Parma)
Parma, Strada Della Repubblica, 29, (Parma)
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00. Chiuso il lunedì
Vernissage
18 Giugno 2007, ore 17
Sito web
www.festivaldellapoesia.it
Editore
MAZZOTTA
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