Parole Maestre propone un viaggio attraverso i libri nella vita e nell’opera di Raimondo di Sangro VII principe di Sansevero (1710-1771), geniale ideatore del progetto iconografico della Cappella Sansevero (Napoli) e controverso esponente del primo illuminismo meridionale. Oltre venti pregiati volumi stampati dal XVII al XIX secolo, ottenuti in prestito da varie collezioni private ed esposti lungo il percorso museale, gettano una luce su una personalità ancora avvolta nel mistero.

La mostra si articola in due sezioni.

La prima comprende le edizioni originali di libri scritti da Raimondo di Sangro o a lui dedicati. Fiore all’occhiello di questa sezione è la Lettera Apologetica, opera composta e stampata dal Principe nel 1750: giudicata la “sentina di tutte le eresie”, l’Apologetica fu messa all’Indice dei libri proibiti nel 1752 e cadde progressivamente in un immeritato oblio. Il frontespizio con caratteri impressi a più colori grazie a un metodo all’epoca sconosciuto e inventato dallo stesso di Sangro, le tre bellissime tavole ripieghevoli colorate a mano, le quaranta “parole maestre” di un antico sistema di segni in uso presso gli Incas del Perù rendono l’Apologetica un libro di straordinario fascino e di notevole interesse storico. Per la bellezza delle incisioni in rame, spicca inoltre la celebre Iconologia di Cesare Ripa in una edizione settecentesca dedicata al principe di Sansevero (1764-1767).

La seconda sezione è costituita da opere legate alla storia della Cappella Sansevero e del suo enigmatico mecenate. Si segnala tra queste la Napoli Sacra di Cesare d’Engenio Caracciolo (1623), che racconta la leggenda relativa alla fondazione del primo nucleo cinquecentesco della chiesa gentilizia dei di Sangro. Genovesi, Galanti, Clemente XIV, Settembrini, Capuana: questi e tanti altri nomi della cultura italiana hanno trattato nei loro scritti di Raimondo di Sangro, e il visitatore potrà apprezzarne le eleganti pubblicazioni esposte l’una accanto all’altra.