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Pascale Marthine Tayou
Il giovane artista camerunense, Pascale Marthine Tayou espone un nuovo lavoro creato appositamente per il MACRO: “Omnes Viae Romam Ducunt” (Tutte le Vie portano a Roma), un progetto in divenire focalizzato sulla possibilità di incontro tra famiglia, emigrazione, tradizioni e religioni differenti, che richiama parte dei temi ricorrenti nel lavoro dell’artista.
Comunicato stampa
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L’opera prende spunto da una lettera scritta alla madre in Camerun invitandola a venire a Roma. L'installazione composta da fotografie e filmati è come un allestimento teatrale dell'invito rivolto alla madre, in attesa di una risposta. In un secondo momento sarà presentato il film con la narrazione della visita della madre a Roma.
In occasione della mostra, la casa editrice Electa presenta un catalogo illustrato bilingue (italiano/inglese) con testi di Jerômè Sans, critico e curatore del Palais di Tokyo e Philippe Pirotte.
Note biografiche
Nasce a Yaoundè in Camerun nel 1967. Vive e lavora tra Yaoundé e Bruxelles.
Nelle sue opere i richiami alla cultura africana sono talvolta dominanti, altre volte assenti, sostituiti da un intervento diretto sul sistema dell'arte occidentale. L'artista propone progetti aperti all'imprevisto, la cui realizzazione dipende spesso dal materiale accumulatosi sul luogo dell'esposizione: tale modalità di procedere è il segno di un nomadismo contemporaneo.
Tayou realizza quadri, video e installazioni complesse assemblando la pittura e i video con materiali riciclati e rifiuti urbani. Attraverso il suo lavoro riesce a trasformare materiali di scarto in istallazioni che suggeriscono una continua ricerca di nuovi percorsi ed esiti culturali. Tayou riesce a dare una lettura inedita di alcuni oggetti quotidiani, trasformando gli spazi espositivi in una sorta di arena in cui concentrare le energie del pubblico, Tayou riesce a dare una lettura inedita di alcuni oggetti quotidiani.
Le sue opere sono state esposte in diversi musei, gallerie e rassegne d’arte: Biennale di Istanbul (2003), Villa Medici, Roma (2002), Documenta 11, Kassel, Biennale San Paolo, Brasile (2002), Arco, Madrid (2001), Castello di Rivoli, Torino (2000), Biennale di Lione, Francia (2000), Biennale di Liverpool (1999), Galerie Bernard Dulon, Parigi (1998).
In occasione della mostra, la casa editrice Electa presenta un catalogo illustrato bilingue (italiano/inglese) con testi di Jerômè Sans, critico e curatore del Palais di Tokyo e Philippe Pirotte.
Note biografiche
Nasce a Yaoundè in Camerun nel 1967. Vive e lavora tra Yaoundé e Bruxelles.
Nelle sue opere i richiami alla cultura africana sono talvolta dominanti, altre volte assenti, sostituiti da un intervento diretto sul sistema dell'arte occidentale. L'artista propone progetti aperti all'imprevisto, la cui realizzazione dipende spesso dal materiale accumulatosi sul luogo dell'esposizione: tale modalità di procedere è il segno di un nomadismo contemporaneo.
Tayou realizza quadri, video e installazioni complesse assemblando la pittura e i video con materiali riciclati e rifiuti urbani. Attraverso il suo lavoro riesce a trasformare materiali di scarto in istallazioni che suggeriscono una continua ricerca di nuovi percorsi ed esiti culturali. Tayou riesce a dare una lettura inedita di alcuni oggetti quotidiani, trasformando gli spazi espositivi in una sorta di arena in cui concentrare le energie del pubblico, Tayou riesce a dare una lettura inedita di alcuni oggetti quotidiani.
Le sue opere sono state esposte in diversi musei, gallerie e rassegne d’arte: Biennale di Istanbul (2003), Villa Medici, Roma (2002), Documenta 11, Kassel, Biennale San Paolo, Brasile (2002), Arco, Madrid (2001), Castello di Rivoli, Torino (2000), Biennale di Lione, Francia (2000), Biennale di Liverpool (1999), Galerie Bernard Dulon, Parigi (1998).
30
gennaio 2004
Pascale Marthine Tayou
Dal 30 gennaio al 09 maggio 2004
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Vernissage
30 Gennaio 2004, ore 18
Editore
ELECTA
Autore