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Pasquale Monaco – Dal profondo io al trascendente
Le opere fotografiche dell’artista Pasquale Monaco sono lavori grafici astratti dei quali è difficile individuare il soggetto, ma grazie ai quali la mente può vagare ed esplorare mondi del suo inconscio, riflettendo sulla stessa essenza umana e sull’infinito
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 15 maggio, alle ore 11.00, al Museo Civico d’Arte Contemporanea MAC
“Terra di Lavoro” di Capua, via Asilo Infantile, si inaugura la mostra d'Arte
dell'artista Pasquale Monaco dal titolo “Dal profondo io al trascendente”,
curata e presentata da Carlo Roberto Sciascia; l'esposizione, che gode del
patrocinio del Comune di Capua, della Pro Loco di Caserta e dell’Associazione
Culturale “Ars Supra Partes”, sarà presenziata dal direttore artistico del MAC
M° Luigi Brandi; è previsto l’intervento del M° Gabriele Marino.
Pasquale Monaco è un artista che usa il mezzo fotografico per realizzare opere
d’Arte generalmente astratte delle quali è difficile individuare l’oggetto
ritratto, ma grazie al quale la mente può vagare ed esplorare gli arcani mondi
dell’inconscio, riflettendo sulla stessa essenza umana e sull'infinito;
infatti, così come non svela un pittore la tecnica utilizzata per ottenere una
particolare sfumatura o uno speciale effetto, l'artista non rivela l'oggetto
fotografato in quanto lo stesso non rappresenta altro che l'occasione per
addentrarsi verso un mondo animato da figure misteriose e scenografie
conturbanti, segni che si ripetono e cromatismi dal sapore ancestrale in un
processo altamente controllato dagli effetti estetici intensi e dalle accezioni
profonde.
“Avete mai giocato ad osservare le nuvole in cielo per individuare in quel
continuo evolversi di ammassi di grigi, bianchi e profondi blu forme, rese
reali dall'immaginazione, le quali si trasformano progressivamente in altre e
poi in altre ancora? - ha affermato nella sua presentazione, intitolata “Il
sistema dinamico del subconscio umano”, il critico d'Arte Carlo Roberto
Sciascia - Ebbene, in quella progressiva si è di
fronte a composizioni a molti livelli, le quali offrono la
suggestione di una molteplicità di, significati che, al di là di
suggerire l'idea di irregolarità ed eterogeneità generalizzata, generano
sensazioni nel fruitore che vanno oltre la negazione di ogni tipo di
connessione e/o coesione, esibita attraverso l'isolamento di un evento non
comunque commensurabile, per realizzare elementi di vero espressionismo
astratto. In questo ambito, a mio avviso, si pongono le opere fotografiche di
Pasquale Monaco che varcano gli epitomi formali oggettuali 'indubbia importanza
estetica per assurgere a vere percezioni mentali di valore filosofico e
poetico. Evidente è la differenza tra lo stile enigmatico di Monaco (le
fotografie non sono manipolate né nel loro negativo, né a livello di stampa, né
con l'aggiunta di effetti speciali, né al computer, né con altri interventi;
sono semplicemente stampate secondo un opportuno taglio, frutto dell'originale
sensibilità dell'artista) e quello dei fotografi tradizionali dallo stile
artistico figurativo. Ogni suo scatto si presenta, infatti,
romantica e genuina> di un atto creativo istintivo e spontaneo”.
Le sue opere, quindi, si aprono verso drammi esistenziali e descrivono eventi
apparentemente caotici, ma fortemente coinvolgenti. Siamo di fronte ad opere
dalla notevole armonia compositiva di ogni elemento puro, la quale crea ordine
dal caos.
A volte, infatti, le sue opere appaiono quali fotografie di nebulose e
galassie scattate con un teleobiettivo astronomico altre di strutture
molecolari al microscopio, altre di una esplosione nucleare, altre di
microbiologia; in effetti quello di Pasquale Monaco è un tentativo di
presentare le di un sistema dinamico quale è il subconscio
dell'uomo, proposto nei suoi slanci più spontanei ed apparentemente caotici
simili in qualche modo a frattali in correlazione misteriosa ma stretta con la
struttura della mente umana e, per questo, familiare a tutti.
“La costruzione finale è - precisa il critico C.R. Sciascia - e
pare ottenuta iterando un elemento con notevole omotetica che
rende il messaggio più sostanziale, cioè in grado di spaziare – adottando
l'apparente caos - anche in discipline completamente differenti quali la musica
la poesia, l'architettura, .., vive in una dovizia di particolari rilevanti e
di immagini di efficienza infinita, scaturenti da un intreccio di
linee e cromatismi che si rifà alla geometria frattale e alle
disorganizzate di energia casuale>. Pasquale Monaco in questo si avvicina al
movimento dei, perché realizza opere nelle quali
vibra, s'attorciglia, brilla, sprizza, esulta, sobbalza, danza, volteggia,
palpita, sfarfalla, turbina; veniamo precipitati dentro vortici, ritmi e
turbinii come se la testa fosse dentro il cestello della lavatrice: tutto si
muove, tutto gira e in tutte le direzioni> (Henri-Francois Debailleux, critico
d'arte teorico dei frattalisti) e
più selvaggio, irrazionale e irregolare esiste nella natura stessa, vista nel
suo divenire, nella sua essenza, piuttosto che nella sua apparenza> (Dalva de
Abrantes, presentatore del gruppo Gruppo Internazionale di Arte Frattale). Ma
il che egli offre nelle sue fotografie è puramente mentale e ricco di
intuizioni: le immagini di Pasquale Monaco si presentano come un caotico
intreccio di segni colorati, in cui è possibile nella libera interpretazione di
linee, forme e colori intuire anche qualche forma, ma che rappresenta una
realtà psichica dalla struttura ritmica e dai contenuti emozionali intimi.
L'insieme dei segmenti ripetitivi appare come un processo, che trasforma
continuamente l'idea stessa in un carattere dinamico-spaziale che emerge con
forza in un'espansione della materia conducente verso la sovrapposizione e
contrapposizione di frammenti continuamente variabili su uno sfondo intenso che
amplifica la poetica dell'insieme in un tormentoso scavo psicologico nella
ricerca di un linguaggio che, nella sua essenzialità, risponda soltanto a un
criterio di necessità interiore e si realizza nell'immediatezza visionaria di
un'intuizione che affonda una parte preponderante delle sue radici nella
soggettività incondizionata di Pasquale Monaco, nei suoi stati d'animo, nella
sua essenza di uomo libero”.
Di fronte alle opere di Pasquale Monaco il pubblico rimane sconcertato. Da un
lato avverte la sfida dell’artista che penetra in arcani ambiti dal sapore
intenso e misterioso, dall’altro si sente coinvolto in visioni dalla forte
spazialità e dall’intenso rimando psicologico. Quando, poi, Monaco inizia a
giocare con i riflessi, le trame del visibile accolgono in sé valenze
sconosciute e stimolanti … e l’intricato sistema psichico della mente umana si
avventura negli spazi infiniti del cosmo alla ricerca del trascendente.
La mostra proseguirà fino al 21 maggio 2011.
“Terra di Lavoro” di Capua, via Asilo Infantile, si inaugura la mostra d'Arte
dell'artista Pasquale Monaco dal titolo “Dal profondo io al trascendente”,
curata e presentata da Carlo Roberto Sciascia; l'esposizione, che gode del
patrocinio del Comune di Capua, della Pro Loco di Caserta e dell’Associazione
Culturale “Ars Supra Partes”, sarà presenziata dal direttore artistico del MAC
M° Luigi Brandi; è previsto l’intervento del M° Gabriele Marino.
Pasquale Monaco è un artista che usa il mezzo fotografico per realizzare opere
d’Arte generalmente astratte delle quali è difficile individuare l’oggetto
ritratto, ma grazie al quale la mente può vagare ed esplorare gli arcani mondi
dell’inconscio, riflettendo sulla stessa essenza umana e sull'infinito;
infatti, così come non svela un pittore la tecnica utilizzata per ottenere una
particolare sfumatura o uno speciale effetto, l'artista non rivela l'oggetto
fotografato in quanto lo stesso non rappresenta altro che l'occasione per
addentrarsi verso un mondo animato da figure misteriose e scenografie
conturbanti, segni che si ripetono e cromatismi dal sapore ancestrale in un
processo altamente controllato dagli effetti estetici intensi e dalle accezioni
profonde.
“Avete mai giocato ad osservare le nuvole in cielo per individuare in quel
continuo evolversi di ammassi di grigi, bianchi e profondi blu forme, rese
reali dall'immaginazione, le quali si trasformano progressivamente in altre e
poi in altre ancora? - ha affermato nella sua presentazione, intitolata “Il
sistema dinamico del subconscio umano”, il critico d'Arte Carlo Roberto
Sciascia - Ebbene, in quella progressiva
fronte a composizioni
suggestione di una molteplicità di
suggerire l'idea di irregolarità ed eterogeneità generalizzata, generano
sensazioni nel fruitore che vanno oltre la negazione di ogni tipo di
connessione e/o coesione, esibita attraverso l'isolamento di un evento non
comunque commensurabile, per realizzare elementi di vero espressionismo
astratto. In questo ambito, a mio avviso, si pongono le opere fotografiche di
Pasquale Monaco che varcano gli epitomi formali oggettuali 'indubbia importanza
estetica per assurgere a vere percezioni mentali di valore filosofico e
poetico. Evidente è la differenza tra lo stile enigmatico di Monaco (le
fotografie non sono manipolate né nel loro negativo, né a livello di stampa, né
con l'aggiunta di effetti speciali, né al computer, né con altri interventi;
sono semplicemente stampate secondo un opportuno taglio, frutto dell'originale
sensibilità dell'artista) e quello dei fotografi tradizionali dallo stile
artistico figurativo. Ogni suo scatto si presenta, infatti,
Le sue opere, quindi, si aprono verso drammi esistenziali e descrivono eventi
apparentemente caotici, ma fortemente coinvolgenti. Siamo di fronte ad opere
dalla notevole armonia compositiva di ogni elemento puro, la quale crea ordine
dal caos.
A volte, infatti, le sue opere appaiono quali fotografie di nebulose e
galassie scattate con un teleobiettivo astronomico altre di strutture
molecolari al microscopio, altre di una esplosione nucleare, altre di
microbiologia; in effetti quello di Pasquale Monaco è un tentativo di
presentare le
dell'uomo, proposto nei suoi slanci più spontanei ed apparentemente caotici
simili in qualche modo a frattali in correlazione misteriosa ma stretta con la
struttura della mente umana e, per questo, familiare a tutti.
“La costruzione finale è
pare ottenuta iterando un elemento con notevole
rende il messaggio più sostanziale, cioè in grado di spaziare – adottando
l'apparente caos - anche in discipline completamente differenti quali la musica
la poesia, l'architettura, .., vive in una dovizia di particolari rilevanti e
linee e cromatismi che si rifà alla geometria frattale e alle
movimento dei
palpita, sfarfalla, turbina; veniamo precipitati dentro vortici, ritmi e
turbinii come se la testa fosse dentro il cestello della lavatrice: tutto si
muove, tutto gira e in tutte le direzioni> (Henri-Francois Debailleux, critico
d'arte teorico dei frattalisti) e
suo divenire, nella sua essenza, piuttosto che nella sua apparenza> (Dalva de
Abrantes, presentatore del gruppo Gruppo Internazionale di Arte Frattale). Ma
il
intuizioni: le immagini di Pasquale Monaco si presentano come un caotico
intreccio di segni colorati, in cui è possibile nella libera interpretazione di
linee, forme e colori intuire anche qualche forma, ma che rappresenta una
realtà psichica dalla struttura ritmica e dai contenuti emozionali intimi.
L'insieme dei segmenti ripetitivi appare come un processo, che trasforma
continuamente l'idea stessa in un carattere dinamico-spaziale che emerge con
forza in un'espansione della materia conducente verso la sovrapposizione e
contrapposizione di frammenti continuamente variabili su uno sfondo intenso che
amplifica la poetica dell'insieme in un tormentoso scavo psicologico nella
ricerca di un linguaggio che, nella sua essenzialità, risponda soltanto a un
criterio di necessità interiore e si realizza nell'immediatezza visionaria di
un'intuizione che affonda una parte preponderante delle sue radici nella
soggettività incondizionata di Pasquale Monaco, nei suoi stati d'animo, nella
sua essenza di uomo libero”.
Di fronte alle opere di Pasquale Monaco il pubblico rimane sconcertato. Da un
lato avverte la sfida dell’artista che penetra in arcani ambiti dal sapore
intenso e misterioso, dall’altro si sente coinvolto in visioni dalla forte
spazialità e dall’intenso rimando psicologico. Quando, poi, Monaco inizia a
giocare con i riflessi, le trame del visibile accolgono in sé valenze
sconosciute e stimolanti … e l’intricato sistema psichico della mente umana si
avventura negli spazi infiniti del cosmo alla ricerca del trascendente.
La mostra proseguirà fino al 21 maggio 2011.
15
maggio 2011
Pasquale Monaco – Dal profondo io al trascendente
Dal 15 al 21 maggio 2011
arte contemporanea
Location
MAC – MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA
Capua, Via Asilo Infantile, 1, (Caserta)
Capua, Via Asilo Infantile, 1, (Caserta)
Vernissage
15 Maggio 2011, ore 11
Autore
Curatore