Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pasquale Urso – Tesori di Puglia. Viaggio per immagini e immaginazione
Dal fascino inconfondibile le pennellate di giallo, di arancio, dei colori della terra, fissati sulle tele che descrivono il percorso di un viaggiatore instancabile innamorato della sua terra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sono colori che travolgono, ai quali non si riesce a rimanere indifferenti, quelli che Pasquale Urso cattura sulle sue tele e che dal 2 APRILE saranno in scena a ROMA, nelle sale della galleria “L’AGOSTINIANA”, in piazza del Popolo 12/A.
L’inaugurazione della mostra, intitolata “Tesori di Puglia. Viaggio per immagini e immaginazione”, è fissata per il 1° aprile alle ore 17, alla presenza dell’artista. La mostra si potrà visitare fino al 20 aprile, nei giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30, e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 (lunedì mattina chiuso).
Dal fascino inconfondibile le pennellate di giallo, di arancio, dei colori della terra, fissati sulle tele che descrivono il percorso di un viaggiatore instancabile innamorato della sua terra. La Puglia vive negli olii, ma anche negli acquerelli e nelle acqueforti di Pasquale Urso, con le sue contraddizioni, il suo passato carico di valori, il suo presente carico di suggestioni. Pasquale Urso si propone così, come un “salentino a Roma” (così recita l’invito alla mostra), come un artista che non può fare a meno di parlare dei paesaggi e delle persone di una terra che ha costruito il suo stesso essere artista. Il viaggio, così, si snoda dalle masserie del Salento alle coste del barese fino ai paesaggi campestri del tarantino, passando per scene di lavoro contadino e di antica vita quotidiana.
Nota biografica
Pasquale Urso è nato nel 1945 a Grottaglie, in provincia di Taranto. E' un figurativo moderno che opera in campo artistico da più di trent'anni. Allievo del maestro Alberto Manfredi di Reggio Emilia, si occupa di grafica calcografica dal 1966. Si è formato frequentando il corso di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Lecce, allievo di Raffaele Spizzico.
Le tematiche a lui più care sono accomunate da una appassionata attenzione per un mondo caratterizzato da valori spesso perduti nell'epoca contemporanea. I giochi dei bambini, per esempio, un tempo si svolgevano per strada, ed avevano regole da apprendere e rispettare: proprio il ricordo di questi giochi ha dato vita alla serie dei Giochi perduti. Ci sono poi i temi legati al territorio e in particolare ai centri storici, intesi come luoghi di civiltà contadina ed artigiana. Ed ecco il soffermarsi sulle masserie abbandonate o fortificate, sul lavoro, sulla quotidianità della vita di paese, con il tema de La porta aperta o 'Nnanz la porta. Infine, un percorso attuale: una più amorevole attenzione alle bellezze della Puglia, "lette" con gli occhi dell'agiografo, del cronista, dello storico, del documentarista e ritratte con la tecnica dell'acquerello. La pittura e la grafica, però, consentono qualcosa di più: lo studio delle atmosfere, delle cromie, il gusto per il dettaglio, per il particolare significativo. Tutti elementi che solo un incisore di "sapore antico" è in grado di annotare. Pasquale Urso è stato definito per questo "artista dalle tre anime": quella del pittore, quella del grafico e quella dell'acquerellista a caccia di luce. La stamperia Torchio d'arte "La Stella", sua creatura nata nel 1974, svolge un ormai consolidato compito sul territorio: quello, piuttosto improbo, di informare, avvicinare, e infine far innamorare il pubblico della grafica calcografica "originale", rispettosa delle specifiche norme internazionali.
Note critiche
Professor Donato Valli, critico d’arte e preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Lecce:
“Quello che colpisce di lui non è tanto il suo realismo, perché non si può affermare che sia realismo. Egli è certamente un pittore figurativo, ma non un realista nel senso tecnico della parola, nel senso guttusiano. Lui è un realista che circonda questa realtà di un sentimento, di un’atmosfera di nostalgia, di poesia, di immaterialità. Le sue cose diventano così vibratili.
“Nell’incisione, Urso ha conseguito una leggerezza di tocco, ma anche una capacità di trasferire l’animo sul segno pure, che è una cosa difficilmente reperibile neppure nelle grandi “storie” dell’incisione.
“Negli acquerelli c’è un senso di leggerezza, di poesia, anche di piacere del contorno, di carezza dei particolari, di trasferimento nelle minime cose…
“C’è poi sempre stato, nei suoi lavori, questo sottofondo di umanità, e quando dico umanità dico la memoria, il ricordo di questa terra, il cristianesimo di questa terra, perfino. Il cristianesimo nel senso storico, più pieno”.
L’inaugurazione della mostra, intitolata “Tesori di Puglia. Viaggio per immagini e immaginazione”, è fissata per il 1° aprile alle ore 17, alla presenza dell’artista. La mostra si potrà visitare fino al 20 aprile, nei giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30, e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 (lunedì mattina chiuso).
Dal fascino inconfondibile le pennellate di giallo, di arancio, dei colori della terra, fissati sulle tele che descrivono il percorso di un viaggiatore instancabile innamorato della sua terra. La Puglia vive negli olii, ma anche negli acquerelli e nelle acqueforti di Pasquale Urso, con le sue contraddizioni, il suo passato carico di valori, il suo presente carico di suggestioni. Pasquale Urso si propone così, come un “salentino a Roma” (così recita l’invito alla mostra), come un artista che non può fare a meno di parlare dei paesaggi e delle persone di una terra che ha costruito il suo stesso essere artista. Il viaggio, così, si snoda dalle masserie del Salento alle coste del barese fino ai paesaggi campestri del tarantino, passando per scene di lavoro contadino e di antica vita quotidiana.
Nota biografica
Pasquale Urso è nato nel 1945 a Grottaglie, in provincia di Taranto. E' un figurativo moderno che opera in campo artistico da più di trent'anni. Allievo del maestro Alberto Manfredi di Reggio Emilia, si occupa di grafica calcografica dal 1966. Si è formato frequentando il corso di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Lecce, allievo di Raffaele Spizzico.
Le tematiche a lui più care sono accomunate da una appassionata attenzione per un mondo caratterizzato da valori spesso perduti nell'epoca contemporanea. I giochi dei bambini, per esempio, un tempo si svolgevano per strada, ed avevano regole da apprendere e rispettare: proprio il ricordo di questi giochi ha dato vita alla serie dei Giochi perduti. Ci sono poi i temi legati al territorio e in particolare ai centri storici, intesi come luoghi di civiltà contadina ed artigiana. Ed ecco il soffermarsi sulle masserie abbandonate o fortificate, sul lavoro, sulla quotidianità della vita di paese, con il tema de La porta aperta o 'Nnanz la porta. Infine, un percorso attuale: una più amorevole attenzione alle bellezze della Puglia, "lette" con gli occhi dell'agiografo, del cronista, dello storico, del documentarista e ritratte con la tecnica dell'acquerello. La pittura e la grafica, però, consentono qualcosa di più: lo studio delle atmosfere, delle cromie, il gusto per il dettaglio, per il particolare significativo. Tutti elementi che solo un incisore di "sapore antico" è in grado di annotare. Pasquale Urso è stato definito per questo "artista dalle tre anime": quella del pittore, quella del grafico e quella dell'acquerellista a caccia di luce. La stamperia Torchio d'arte "La Stella", sua creatura nata nel 1974, svolge un ormai consolidato compito sul territorio: quello, piuttosto improbo, di informare, avvicinare, e infine far innamorare il pubblico della grafica calcografica "originale", rispettosa delle specifiche norme internazionali.
Note critiche
Professor Donato Valli, critico d’arte e preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Lecce:
“Quello che colpisce di lui non è tanto il suo realismo, perché non si può affermare che sia realismo. Egli è certamente un pittore figurativo, ma non un realista nel senso tecnico della parola, nel senso guttusiano. Lui è un realista che circonda questa realtà di un sentimento, di un’atmosfera di nostalgia, di poesia, di immaterialità. Le sue cose diventano così vibratili.
“Nell’incisione, Urso ha conseguito una leggerezza di tocco, ma anche una capacità di trasferire l’animo sul segno pure, che è una cosa difficilmente reperibile neppure nelle grandi “storie” dell’incisione.
“Negli acquerelli c’è un senso di leggerezza, di poesia, anche di piacere del contorno, di carezza dei particolari, di trasferimento nelle minime cose…
“C’è poi sempre stato, nei suoi lavori, questo sottofondo di umanità, e quando dico umanità dico la memoria, il ricordo di questa terra, il cristianesimo di questa terra, perfino. Il cristianesimo nel senso storico, più pieno”.
01
aprile 2004
Pasquale Urso – Tesori di Puglia. Viaggio per immagini e immaginazione
Dal primo al 20 aprile 2004
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DI SANTA MARIA DEL POPOLO
Roma, Piazza Del Popolo, 12, (Roma)
Roma, Piazza Del Popolo, 12, (Roma)
Orario di apertura
giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30, e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 (lunedì mattina chiuso)
Vernissage
1 Aprile 2004, ore 17
Sito web
www.pasqualeurso.it
Autore