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Passaggi di pittura
Un repertorio di figure, nature morte e paesaggi indicativi di una passione per la buona pittura, che comporta un’elevata preparazione tecnica, riconoscibile immediatamente nei quattro giovani artisti emergenti
Comunicato stampa
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La stessa scelta dell'intitolazione suggerisce l'idea di un percorso da compiere fra generi pittorici e diversi autori, secondo il filo conduttore del ben eseguito, di una riuscita e magistrale interpretazione della realtà.
Elena Arcangeli, artista fiorentina già apprezzata e nota ad Arezzo per la sua precedente partecipazione alla mostra -La Stanza delle donne-, torna con pezzi nuovi, di sicuro interesse. Allo spettatore viene offerta l'occasione di passare attraverso l'incanto suggestivo di numerose sue nature morte e di proiettarsi poi nell'atmosfera immota e sospesa de -La sedia di vimini-, oltre che nella arcana e sottile tensione de -Il Fauno-. Ad ogni modo, la penetrante e incisiva capacità descrittiva dell'Arcangeli viene a rivelarsi appieno nel suo -Autoritratto-, eseguito con le tonalità scure dei bruni e dei marroni, modulati per restituirci parte della sua intensa interiorità.
Anche Farigh Ghaderi si distingue per abilità e potenza espressiva. I volti dipinti ad olio sono ammantati di pathos, fermati in atteggiamenti fortemente emotivi. Le figure disegnate rispecchiano un background formativo di tutto rispetto ed un gusto per i valori della tradizione rinascimentale italiana. Un elegante ed elevato potere alchemico, il suo, di forte richiamo e fascino, ed anche un sapore malinconico e nostalgico, probabilmente derivatogli dalla lontananza della sua terra d'origine (Iran), oltre che dalle molte sfaccettature della sua fertile sensibilità culturale.
Allo stesso tempo, Gianluca Rotelli e Daniela Astone propongono diversi scorci paesaggistici, oltre a figure e nature morte. Visioni aperte di campagna, marine, strade e quartieri cittadini, dove la pennellata si libera e vibra di luce naturale. Dimostrano entrambi duttilità e versatilità nel dipingere, passando da una stesura compatta e uniforme di colore nei quadri d'impostazione piu' tradizionale, ad una trama di tocchi piu' sciolta e animata in quelli di concezione e stile piu' personale.
Indubbiamente appaiono ammirevoli l'-Autoritratto- di Rotelli, una sorta di dichiarazione programmatica di lavoro, cosi' come la -silente- natura morta con sveglia dell'Astone, che ha saputo inchiodare il tempo in un eterno istante. Ancora molte altre loro opere meriterebbero attenzione, ma la scelta ed il piacere si preferisce lasciarli al visitatore.
Elena Arcangeli, artista fiorentina già apprezzata e nota ad Arezzo per la sua precedente partecipazione alla mostra -La Stanza delle donne-, torna con pezzi nuovi, di sicuro interesse. Allo spettatore viene offerta l'occasione di passare attraverso l'incanto suggestivo di numerose sue nature morte e di proiettarsi poi nell'atmosfera immota e sospesa de -La sedia di vimini-, oltre che nella arcana e sottile tensione de -Il Fauno-. Ad ogni modo, la penetrante e incisiva capacità descrittiva dell'Arcangeli viene a rivelarsi appieno nel suo -Autoritratto-, eseguito con le tonalità scure dei bruni e dei marroni, modulati per restituirci parte della sua intensa interiorità.
Anche Farigh Ghaderi si distingue per abilità e potenza espressiva. I volti dipinti ad olio sono ammantati di pathos, fermati in atteggiamenti fortemente emotivi. Le figure disegnate rispecchiano un background formativo di tutto rispetto ed un gusto per i valori della tradizione rinascimentale italiana. Un elegante ed elevato potere alchemico, il suo, di forte richiamo e fascino, ed anche un sapore malinconico e nostalgico, probabilmente derivatogli dalla lontananza della sua terra d'origine (Iran), oltre che dalle molte sfaccettature della sua fertile sensibilità culturale.
Allo stesso tempo, Gianluca Rotelli e Daniela Astone propongono diversi scorci paesaggistici, oltre a figure e nature morte. Visioni aperte di campagna, marine, strade e quartieri cittadini, dove la pennellata si libera e vibra di luce naturale. Dimostrano entrambi duttilità e versatilità nel dipingere, passando da una stesura compatta e uniforme di colore nei quadri d'impostazione piu' tradizionale, ad una trama di tocchi piu' sciolta e animata in quelli di concezione e stile piu' personale.
Indubbiamente appaiono ammirevoli l'-Autoritratto- di Rotelli, una sorta di dichiarazione programmatica di lavoro, cosi' come la -silente- natura morta con sveglia dell'Astone, che ha saputo inchiodare il tempo in un eterno istante. Ancora molte altre loro opere meriterebbero attenzione, ma la scelta ed il piacere si preferisce lasciarli al visitatore.
29
aprile 2008
Passaggi di pittura
Dal 29 aprile al 24 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA RIELABORANDO
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 17.00-19.45. Sabato 16.30 – 19.45
Vernissage
29 Aprile 2008, ore 18
Autore
Curatore