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Passi Erratici 2016 – Fine con fine
Venerdì 15 luglio prende il via il Festival, promosso dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del suo programma triennale “Torino e le Alpi”. La Fondazione Merz ospiterà i lavori di sei artisti che hanno affrontato l’ambiente alpino alla ricerca degli elementi che definiscono i confini
Comunicato stampa
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In occasione del Festival “Torino e le Alpi”, promosso dalla Compagnia di San Paolo, sarà inaugurata venerdì 15 luglio alle 18:00 alla Fondazione Merz - Via Limone, 24, Torino - la mostra a cura di Stefano Riba “Passi Erratici 2016 - Fine con fine”.
Il progetto, Passi Erratici, nasce nel 2014 e si basa su un concept molto semplice quanto efficace: salire in montagna con un gruppo di artisti ed esporre i lavori nati dalle suggestioni vissute in quegli ambienti.
Il primo anno la meta è stata il Monviso, poi è toccato al Cervino, quest’anno, invece, i giorni trascorsi in montagna non hanno avuto un solo fulcro, ma più tappe che hanno unito miniere, villaggi, strutture abbandonate, ghiacciai, foreste, parchi naturali e archeologici a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta.
In questi contesti, i sei artisti coinvolti (Sara Benaglia, Andrea Dojimi, Valerio Nicolai e Tuta (Patrizio Anastasi, Alice Lotti, Mauro Giordani e Philippe Fragnière) si sono trovati ad affrontare le bellezze del paesaggio ma anche l’intervento dell’uomo nella ridefinizione di nuovi scenari.
“La mostra, nasce da un progetto basato su esperienze e stimoli diretti - dichiara Stefano Riba, curatore della mostra - tesi ad indagare l’ambiente alpino che per antonomasia è terra di confine. Confine è anche la parola che ha ispirato il titolo, infatti, Fine con fine nasce da un gioco molto semplice: ripetere una parola in continuazione fino a che non diventa qualcos’altro. Questo titolo sta inoltre a simboleggiare il sottile equilibrio su cui si basano le linee di demarcazione e la loro totale scomparsa o, al contrario, l'impossibilità di andare oltre o tornare indietro. Fine con fine sono i limiti definiti dalla geologia e dalla natura. Molto più spesso sono quelli creati dall'uomo secondo le proprie necessità di sopravvivenza, rifugio, mobilità, profitto, politica, avventura e svago. Fine con fine è la mostra.”
La mostra fa parte del calendario del Festival “Torino e le Alpi” 2016, promosso dalla Compagnia di San Paolo per mettere in relazione la città con la montagna - Torino con il suo arco alpino - e di consolidare una rete di enti e soggetti capaci di rendere le “terre alte” protagoniste di cultura di qualità, attraverso un evento diffuso, articolato in molteplici forme artistiche e su diversi territori.
Stefano Riba nasce nel 1981 a Cuneo e cresce a Verzuolo. Nel 2001 si trasferisce a Torino dove per caso incontra l'arte contemporanea. L'anno successivo trascorre un periodo di stage di otto mesi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da questo momento cominciano dieci anni di gavetta trascorsi tra la Fondazione, il Museum Ludwig di Colonia, la Fondazione Merz e la galleria Giorgio Persano di Torino. Nel frattempo collabora con Attitudine Forma, cooperativa per l'allestimento museale, e come freelance con le testate Flash Art, Exibart, Il Manifesto, Alias e Artribune. Nel 2012 fonda lo spazio espositivo VAN DER. Dal 2014 è il curatore della mostra Passi Erratici mentre dallo inizio 2015 cura, con Giorgia Mannavola, la serie di incontri sul libro fotografico Secondo. Attualmente collabora con Museion, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano e con la casa editrice Rorhof.
Il progetto, Passi Erratici, nasce nel 2014 e si basa su un concept molto semplice quanto efficace: salire in montagna con un gruppo di artisti ed esporre i lavori nati dalle suggestioni vissute in quegli ambienti.
Il primo anno la meta è stata il Monviso, poi è toccato al Cervino, quest’anno, invece, i giorni trascorsi in montagna non hanno avuto un solo fulcro, ma più tappe che hanno unito miniere, villaggi, strutture abbandonate, ghiacciai, foreste, parchi naturali e archeologici a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta.
In questi contesti, i sei artisti coinvolti (Sara Benaglia, Andrea Dojimi, Valerio Nicolai e Tuta (Patrizio Anastasi, Alice Lotti, Mauro Giordani e Philippe Fragnière) si sono trovati ad affrontare le bellezze del paesaggio ma anche l’intervento dell’uomo nella ridefinizione di nuovi scenari.
“La mostra, nasce da un progetto basato su esperienze e stimoli diretti - dichiara Stefano Riba, curatore della mostra - tesi ad indagare l’ambiente alpino che per antonomasia è terra di confine. Confine è anche la parola che ha ispirato il titolo, infatti, Fine con fine nasce da un gioco molto semplice: ripetere una parola in continuazione fino a che non diventa qualcos’altro. Questo titolo sta inoltre a simboleggiare il sottile equilibrio su cui si basano le linee di demarcazione e la loro totale scomparsa o, al contrario, l'impossibilità di andare oltre o tornare indietro. Fine con fine sono i limiti definiti dalla geologia e dalla natura. Molto più spesso sono quelli creati dall'uomo secondo le proprie necessità di sopravvivenza, rifugio, mobilità, profitto, politica, avventura e svago. Fine con fine è la mostra.”
La mostra fa parte del calendario del Festival “Torino e le Alpi” 2016, promosso dalla Compagnia di San Paolo per mettere in relazione la città con la montagna - Torino con il suo arco alpino - e di consolidare una rete di enti e soggetti capaci di rendere le “terre alte” protagoniste di cultura di qualità, attraverso un evento diffuso, articolato in molteplici forme artistiche e su diversi territori.
Stefano Riba nasce nel 1981 a Cuneo e cresce a Verzuolo. Nel 2001 si trasferisce a Torino dove per caso incontra l'arte contemporanea. L'anno successivo trascorre un periodo di stage di otto mesi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da questo momento cominciano dieci anni di gavetta trascorsi tra la Fondazione, il Museum Ludwig di Colonia, la Fondazione Merz e la galleria Giorgio Persano di Torino. Nel frattempo collabora con Attitudine Forma, cooperativa per l'allestimento museale, e come freelance con le testate Flash Art, Exibart, Il Manifesto, Alias e Artribune. Nel 2012 fonda lo spazio espositivo VAN DER. Dal 2014 è il curatore della mostra Passi Erratici mentre dallo inizio 2015 cura, con Giorgia Mannavola, la serie di incontri sul libro fotografico Secondo. Attualmente collabora con Museion, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano e con la casa editrice Rorhof.
15
luglio 2016
Passi Erratici 2016 – Fine con fine
Dal 15 luglio al 15 agosto 2016
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MERZ
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Vernissage
15 Luglio 2016, h 18
Autore
Curatore