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Pat Carra – La Bella Addormentata fa il turno di notte
Fumetti sul lavoro delle donne. Una mostra di Pat Carra
Comunicato stampa
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Ho cominciato a lavorare da piccola, come i Sette Nani. Ma invece di diamanti estraevo fumetti, battute, scherzi”. È questa Pat Carra, l’ambasciatrice ironica della lotta delle donne per la libertà. Ed ecco le sue protagoniste, riunite in questa mostra a fumetti, per raccontare sogni e risvegli, desideri e contraddizioni. Le seducenti sale della Centrale Montemartini di Roma, un tempo importante sede per il lavoro, ospitano dal 6 dicembre 2007 al 27 gennaio 2008 “La Bella Addormentata fa il turno di notte”, una mostra che narra la svolta portata dalle donne nel mondo del lavoro.
Una mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e dall’Assessorato alle Politiche per la Semplificazione, la Comunicazione e le Pari Opportunità del Comune di Roma, aperta e al tempo stesso avvolgente. Nei fumetti “ci si imbatte”, quasi si cercano, si avvistano a distanza. Complice anche una struttura che non crea e non impone letture rigide: persone, immagini e pensieri circolano autonomamente, le stampe sembrano piroettare libere come vele leggere creando, nonostante la vena di umorismo, un vago effetto ipnotico.
Pat Carra ha così costruito una sorta di osservatorio di carta e china che le permette di guardare dentro e fuori di sé, osservando con passione la vita delle donne, come cambiano, quali sono i loro desideri, i rapporti con gli uomini, quali pesi e quali frustrazioni
sopportano e quali vittorie riportano. Da questo osservatorio l’artista vede le lotte femminili che agiscono in profondità e le trasformazioni portate dal massiccio ingresso delle donne nel mondo del lavoro in questi ultimi 30 anni.
Perché La Bella Addormentata nel Bosco? Perché, se riflettiamo un momento, nelle favole tutte le protagoniste lavorano: Cenerentola e Biancaneve sono governanti a tempo pieno. Cappuccetto Rosso è fattorina. La Bella fa l’educatrice della Bestia. E La Bella Addormentata nel Bosco è un’operaia tessile che crolla di sonno all’arcolaio.
Tante donne, dunque, non venerate come icone da riscattare, ma osservate nelle loro molteplici sfaccettature attraverso le 7 sezioni (o stanze) in cui si articola questa mostra:
1. C’era una svolta. Le ultime generazioni hanno vissuto una svolta storica del destino femminile, quella in cui i sogni si sono spostati nel lavoro, il lieto fine è stato l’autonomia. Nonostante molte si siano ritrovate prigioniere in castelli, altre si siano perse nella foresta della precarietà, altre si siano rifugiate in casette troppo strette, nonostante tutto questo, la svolta c’è stata. La sveglia è suonata.
Annunci di Lavoro. Il mondo del lavoro è una foresta disincantata dove bambine donne ragazze cercano nuovi percorsi.
2. Sogno e son desta. Le addormentate lavorano nel sogno e le risvegliate sognano di dormire.
3. Co.lloqui Co.ntatti Co.ntanti. L’anima è ormai fuori mercato è il mercato è fuori di senno.
4. Concilio femminile. Le donne raccontano tripli lavoro, stanchezze e conflitti vigilando su inganni, incantesimi e sfruttamenti.
5. Stanza dei bottoni. Le donne arrivano in alto, si ritrovano con la testa tra le nuvole e cercano un’angela custode.
Diritti e rovesci. Una stanza di apparenti opposti dove si incontrano la velata e la velina, il nero della guerra e il bianco delle margherite.
C’era una volta. Qui le donne si interrogano sul lieto fine, fanno domande ai cavalieri e rispondono sempre di se stesse.
L’ironia di Pat Carra non vive e non vuole vivere di vita propria. “Bisogna essere in due per ridere e sorridere” afferma l’autrice, avere la speranza che l’altra persona possa capire e condividere. E quando prende in giro una donna vuol dire che stabilisce un rapporto vero con l’interlocutrice, riconoscendo la validità del suo desiderio e della sua ambizione.
Le sue vignette sulle donne in carriera mettono a fuoco i paradossi delle pari opportunità. Raccontando le imitatrici di modelli maschili, fa satira sull’emancipazione e sull’omologazione. Comunque, nell’osservare donne di potere, Pat fa sempre molta attenzione a non cadere in rappresentazioni di macchiette virilizzate o superdonne crudeli perché sa che “il potere incarnato dalle donne nei luoghi di lavoro è estremamente complesso da mettere a fuoco in quanto assume una forma materna, onnipotente, costellata da ricatti affettivi”.
I messaggi di Pat Carra, “ambasciatrice a fumetti” nascono per lo più da conversazioni con le amiche fuori e dentro la Libreria delle donne di Milano che è il suo luogo politico da 30 anni, intrecciando pettegolezzi e filosofia, analisi politiche e racconti di stati d’animo. Relazioni che sono come una scuola a tempo pieno, una sorta di destino felice che crea quella che viene definita una miniera di fumetti. E se “bisogna essere in due per ridere” la mostra “La Bella Addormentata fa il turno di notte”, ospitata dalla Centrale Montemartini, può essere l’occasione per una sana risata collettiva, e lo sguardo teso sempre a sfiorare l’ironia della riflessione.
Nata a Parma nel 1954, vive a Milano.
RIVISTE E GIORNALI
Ha pubblicato le prime vignette negli anni Settanta con la Libreria delle donne di Milano, per cui ha diretto alla fine degli anni ottanta il periodico umoristico Aspirina. Rivista per donne di sesso femminile.
Rubriche e intense collaborazioni:
Noi donne - 1987/92
Donna moderna - 1991/2006
Donna e mamma - 1994/96
Cuore
Smemoranda (agenda e giornale)
Marie Claire
Sale&Pepe
Il Manifesto
Ego (Grecia)
Luna (Argentina)
Clara (Spagna)
LIBRI
Donne moderne (Glénat 1992)
La signora Pontida (Stampa alternativa 1994)
Svegliatevi bambine! con Margherita Giacobino (Zelig - BaldiniCastoldi 1996)
Orizzonti di boria (Libreria delle donne di Milano 1998)
Cassandra che ride (BaldiniCastoldiDalai 2004)
La Bella Addormentata fa il turno di notte (Ediesse 2005)
La mani sulla casa. Fatti e fumetti sulla bolla immobiliare con Roberta Carlini (Ediesse 2007)
MOSTRE
Cassandra che ride. Fumetti tra i fumi di guerra (2004/2005 – Firenze, Pisa, Prato, Genova, Sciacca)
Politica di pianerottolo. Fumetti sulla speculazione immobiliare (2005/2006 – Milano, Forte dei Marmi - Premio Satira per la grafica italiana)
La Bella Addormentata fa il turno di notte (2006 – Bologna, Palazzo d’Accursio; 2007 – Milano Palazzo Isimbardi; 2007/08 – Roma Centrale Montemartini)
Una mostra, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e dall’Assessorato alle Politiche per la Semplificazione, la Comunicazione e le Pari Opportunità del Comune di Roma, aperta e al tempo stesso avvolgente. Nei fumetti “ci si imbatte”, quasi si cercano, si avvistano a distanza. Complice anche una struttura che non crea e non impone letture rigide: persone, immagini e pensieri circolano autonomamente, le stampe sembrano piroettare libere come vele leggere creando, nonostante la vena di umorismo, un vago effetto ipnotico.
Pat Carra ha così costruito una sorta di osservatorio di carta e china che le permette di guardare dentro e fuori di sé, osservando con passione la vita delle donne, come cambiano, quali sono i loro desideri, i rapporti con gli uomini, quali pesi e quali frustrazioni
sopportano e quali vittorie riportano. Da questo osservatorio l’artista vede le lotte femminili che agiscono in profondità e le trasformazioni portate dal massiccio ingresso delle donne nel mondo del lavoro in questi ultimi 30 anni.
Perché La Bella Addormentata nel Bosco? Perché, se riflettiamo un momento, nelle favole tutte le protagoniste lavorano: Cenerentola e Biancaneve sono governanti a tempo pieno. Cappuccetto Rosso è fattorina. La Bella fa l’educatrice della Bestia. E La Bella Addormentata nel Bosco è un’operaia tessile che crolla di sonno all’arcolaio.
Tante donne, dunque, non venerate come icone da riscattare, ma osservate nelle loro molteplici sfaccettature attraverso le 7 sezioni (o stanze) in cui si articola questa mostra:
1. C’era una svolta. Le ultime generazioni hanno vissuto una svolta storica del destino femminile, quella in cui i sogni si sono spostati nel lavoro, il lieto fine è stato l’autonomia. Nonostante molte si siano ritrovate prigioniere in castelli, altre si siano perse nella foresta della precarietà, altre si siano rifugiate in casette troppo strette, nonostante tutto questo, la svolta c’è stata. La sveglia è suonata.
Annunci di Lavoro. Il mondo del lavoro è una foresta disincantata dove bambine donne ragazze cercano nuovi percorsi.
2. Sogno e son desta. Le addormentate lavorano nel sogno e le risvegliate sognano di dormire.
3. Co.lloqui Co.ntatti Co.ntanti. L’anima è ormai fuori mercato è il mercato è fuori di senno.
4. Concilio femminile. Le donne raccontano tripli lavoro, stanchezze e conflitti vigilando su inganni, incantesimi e sfruttamenti.
5. Stanza dei bottoni. Le donne arrivano in alto, si ritrovano con la testa tra le nuvole e cercano un’angela custode.
Diritti e rovesci. Una stanza di apparenti opposti dove si incontrano la velata e la velina, il nero della guerra e il bianco delle margherite.
C’era una volta. Qui le donne si interrogano sul lieto fine, fanno domande ai cavalieri e rispondono sempre di se stesse.
L’ironia di Pat Carra non vive e non vuole vivere di vita propria. “Bisogna essere in due per ridere e sorridere” afferma l’autrice, avere la speranza che l’altra persona possa capire e condividere. E quando prende in giro una donna vuol dire che stabilisce un rapporto vero con l’interlocutrice, riconoscendo la validità del suo desiderio e della sua ambizione.
Le sue vignette sulle donne in carriera mettono a fuoco i paradossi delle pari opportunità. Raccontando le imitatrici di modelli maschili, fa satira sull’emancipazione e sull’omologazione. Comunque, nell’osservare donne di potere, Pat fa sempre molta attenzione a non cadere in rappresentazioni di macchiette virilizzate o superdonne crudeli perché sa che “il potere incarnato dalle donne nei luoghi di lavoro è estremamente complesso da mettere a fuoco in quanto assume una forma materna, onnipotente, costellata da ricatti affettivi”.
I messaggi di Pat Carra, “ambasciatrice a fumetti” nascono per lo più da conversazioni con le amiche fuori e dentro la Libreria delle donne di Milano che è il suo luogo politico da 30 anni, intrecciando pettegolezzi e filosofia, analisi politiche e racconti di stati d’animo. Relazioni che sono come una scuola a tempo pieno, una sorta di destino felice che crea quella che viene definita una miniera di fumetti. E se “bisogna essere in due per ridere” la mostra “La Bella Addormentata fa il turno di notte”, ospitata dalla Centrale Montemartini, può essere l’occasione per una sana risata collettiva, e lo sguardo teso sempre a sfiorare l’ironia della riflessione.
Nata a Parma nel 1954, vive a Milano.
RIVISTE E GIORNALI
Ha pubblicato le prime vignette negli anni Settanta con la Libreria delle donne di Milano, per cui ha diretto alla fine degli anni ottanta il periodico umoristico Aspirina. Rivista per donne di sesso femminile.
Rubriche e intense collaborazioni:
Noi donne - 1987/92
Donna moderna - 1991/2006
Donna e mamma - 1994/96
Cuore
Smemoranda (agenda e giornale)
Marie Claire
Sale&Pepe
Il Manifesto
Ego (Grecia)
Luna (Argentina)
Clara (Spagna)
LIBRI
Donne moderne (Glénat 1992)
La signora Pontida (Stampa alternativa 1994)
Svegliatevi bambine! con Margherita Giacobino (Zelig - BaldiniCastoldi 1996)
Orizzonti di boria (Libreria delle donne di Milano 1998)
Cassandra che ride (BaldiniCastoldiDalai 2004)
La Bella Addormentata fa il turno di notte (Ediesse 2005)
La mani sulla casa. Fatti e fumetti sulla bolla immobiliare con Roberta Carlini (Ediesse 2007)
MOSTRE
Cassandra che ride. Fumetti tra i fumi di guerra (2004/2005 – Firenze, Pisa, Prato, Genova, Sciacca)
Politica di pianerottolo. Fumetti sulla speculazione immobiliare (2005/2006 – Milano, Forte dei Marmi - Premio Satira per la grafica italiana)
La Bella Addormentata fa il turno di notte (2006 – Bologna, Palazzo d’Accursio; 2007 – Milano Palazzo Isimbardi; 2007/08 – Roma Centrale Montemartini)
05
dicembre 2007
Pat Carra – La Bella Addormentata fa il turno di notte
Dal 05 dicembre 2007 al 05 gennaio 2008
disegno e grafica
Location
MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore