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Patrizia Calovini
personale di pittura
Comunicato stampa
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Patrizia Calovini sarà presente a Bolzano con una personale di pittura in programma dall’8 giugno al 20 giugno presso la Galleria Spazio Arte, un nuovo punto d'incontro per gli amanti dell'arte contemporanea, aperto a tutte le tendenze e culture, situato nel pieno centro del capoluogo altoatesino.
Dopo aver lasciato a vent’anni Bolzano e la sua famiglia per inseguire il suo sogno artistico, Patrizia Calovini ha il piacere di tornare in città per far conoscere le sue opere, apprezzate e amate dal pubblico e dai critici d’arte proprio per quella atmosfera surreale ed evocativa dai forti richiami mitici che traspare ogni qualvolta si contempla un suo quadro.
Patrizia Calovini nasce nel 1952, compie i primi studi artistici a Trento diplomandosi all’Istituto Statale d’Arte nel 1970. Prosegue la sua formazione a Milano dove consegue il diploma in Grafica Pubblicitaria presso l’Ateneo A3 e lavora come grafica in una nota agenzia di pubblicità. Trasferitasi ad Ancona nel 1976, completa gli studi presso la sezione di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’artista entra nel mondo dell'arte nei primi anni ‘80 partecipando a numerose mostre collettive e personali.
Due dei suoi dipinti più famosi sono tuttora esibiti in mostra permanente nella sezione dedicata all'arte contemporanea nella Pinacoteca Comunale di Ancona, dove l’anno scorso la Calovini ha esposto per un mese i suoi lavori.
A Bolzano l’artista presenta quindici opere tratte dalla sezione “olio su tela”, la maggior parte delle quali relative all’ultimo periodo di creazione, dal 2000 al 2006.
Scrivono della Calovini:
Antonio Luccarini – Assessore alla Cultura di Ancona:
“...L’incanto dolente di queste donne, guerriere, ancelle, danzatrici, consiste forse nelle memorie che esse testimoniano del lungo viaggio che hanno dovuto compiere, delle attese forzate e delle soste fatte, prima di giungere a noi da quella patria lontana. Privi di qualunque riferimento realistico, senza approdi, però nell’informale o in una figurazione esile e meramente allusa, i dipinti hanno la forza e il valore di un appello simbolico.”
Michele Polverari – direttore della Pinacoteca di Ancona:
“…Il personaggio che Patrizia Calovini ha creato è quello di una donna che sta per. E siccome chi sta per non può stare fuori dal mondo, quella donna nel frattempo è. La Calovini allestisce dunque lo spettacolo che si recita in attesa d’un altro spettacolo. Lo spettacolo non è corale, la parte è per un solo attore, il resto è comparsa, doppio, fantasma, oggetto. Il casco della donna dipinta da Calovini fa venire alla mente quello della donna disegnata da Crepax. Ma qui non c’è Valentina, il casco è di una donna senza tentazione, inattiva.”
Dopo aver lasciato a vent’anni Bolzano e la sua famiglia per inseguire il suo sogno artistico, Patrizia Calovini ha il piacere di tornare in città per far conoscere le sue opere, apprezzate e amate dal pubblico e dai critici d’arte proprio per quella atmosfera surreale ed evocativa dai forti richiami mitici che traspare ogni qualvolta si contempla un suo quadro.
Patrizia Calovini nasce nel 1952, compie i primi studi artistici a Trento diplomandosi all’Istituto Statale d’Arte nel 1970. Prosegue la sua formazione a Milano dove consegue il diploma in Grafica Pubblicitaria presso l’Ateneo A3 e lavora come grafica in una nota agenzia di pubblicità. Trasferitasi ad Ancona nel 1976, completa gli studi presso la sezione di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. L’artista entra nel mondo dell'arte nei primi anni ‘80 partecipando a numerose mostre collettive e personali.
Due dei suoi dipinti più famosi sono tuttora esibiti in mostra permanente nella sezione dedicata all'arte contemporanea nella Pinacoteca Comunale di Ancona, dove l’anno scorso la Calovini ha esposto per un mese i suoi lavori.
A Bolzano l’artista presenta quindici opere tratte dalla sezione “olio su tela”, la maggior parte delle quali relative all’ultimo periodo di creazione, dal 2000 al 2006.
Scrivono della Calovini:
Antonio Luccarini – Assessore alla Cultura di Ancona:
“...L’incanto dolente di queste donne, guerriere, ancelle, danzatrici, consiste forse nelle memorie che esse testimoniano del lungo viaggio che hanno dovuto compiere, delle attese forzate e delle soste fatte, prima di giungere a noi da quella patria lontana. Privi di qualunque riferimento realistico, senza approdi, però nell’informale o in una figurazione esile e meramente allusa, i dipinti hanno la forza e il valore di un appello simbolico.”
Michele Polverari – direttore della Pinacoteca di Ancona:
“…Il personaggio che Patrizia Calovini ha creato è quello di una donna che sta per. E siccome chi sta per non può stare fuori dal mondo, quella donna nel frattempo è. La Calovini allestisce dunque lo spettacolo che si recita in attesa d’un altro spettacolo. Lo spettacolo non è corale, la parte è per un solo attore, il resto è comparsa, doppio, fantasma, oggetto. Il casco della donna dipinta da Calovini fa venire alla mente quello della donna disegnata da Crepax. Ma qui non c’è Valentina, il casco è di una donna senza tentazione, inattiva.”
08
giugno 2006
Patrizia Calovini
Dall'otto al 20 giugno 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIO ARTE
Bolzano, Via Dei Bottai, 25, (Bolzano)
Bolzano, Via Dei Bottai, 25, (Bolzano)
Orario di apertura
10-12 e 16–20
Vernissage
8 Giugno 2006, ore 19
Ufficio stampa
GLITTER
Autore