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Patrizia Delbello – Textures at Pep’s
La Delbello ha due riferimenti culturali: il dadaismo, dal quale coglie lo spirito anarchico, la libertà, la spregiudicatezza e il rifiuto dei luoghi comuni; l’arte povera, dalla quale attinge la capacità di trasformare elementi semplici in messaggi di contenuto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Patrizia Delbello inaugura venerdì 22 maggio nelle sale del Pep’s una personale intitolata “Textures
at Pep’s”: diciotto opere nelle quali protagonisti sono i colori, i tessuti e vari oggetti raccolti in
viaggi intorno al mondo. “La Delbello –scrive Franco Rosso nella presentazione- ha due riferimenti
culturali: il dadaismo, dal quale coglie lo spirito anarchico, la libertà, la spregiudicatezza e il rifiuto
dei luoghi comuni; l’arte povera, dalla quale attinge la capacità di trasformare elementi semplici in
messaggi di contenuto. Ma l’ispirazione di partenza rimane il viaggio, sempre inteso in termini
proustiani, e soprattutto le cose che lei raccoglie nelle sue peregrinazioni nel mondo e che la sua
personalità di artista-alchimista gli permette di trasformare in fatti magici: ma a lei non interessa
creare delle descrizioni o rappresentazioni di ricordi, quanto liberare l’effetto meravigliante che gli
elementi assemblati sanno suscitare. Il tutto si trasforma in una riflessione sulla manipolazione dei
materiali, che nell’assemblamento cambiano spesso di significato, declinando una ironia giocosa,
che diventa scanzonata contestazione dei falsi valori della nostra contemporaneità. La Delbello si
esprime con una creatività libera e liberata, tipica dello spirito del viaggiatore che è libero di
vagabondare, vagare, esplorare, scoprire, divertirsi, amare e rifiorire: i suoi lavori hanno il pregio di
riscattare l’arte dal banale concetto del manufatto privilegiato per consegnargli invece il compito di
dialogare con il fruitore per stimolare, riflettere, far pensare”.
at Pep’s”: diciotto opere nelle quali protagonisti sono i colori, i tessuti e vari oggetti raccolti in
viaggi intorno al mondo. “La Delbello –scrive Franco Rosso nella presentazione- ha due riferimenti
culturali: il dadaismo, dal quale coglie lo spirito anarchico, la libertà, la spregiudicatezza e il rifiuto
dei luoghi comuni; l’arte povera, dalla quale attinge la capacità di trasformare elementi semplici in
messaggi di contenuto. Ma l’ispirazione di partenza rimane il viaggio, sempre inteso in termini
proustiani, e soprattutto le cose che lei raccoglie nelle sue peregrinazioni nel mondo e che la sua
personalità di artista-alchimista gli permette di trasformare in fatti magici: ma a lei non interessa
creare delle descrizioni o rappresentazioni di ricordi, quanto liberare l’effetto meravigliante che gli
elementi assemblati sanno suscitare. Il tutto si trasforma in una riflessione sulla manipolazione dei
materiali, che nell’assemblamento cambiano spesso di significato, declinando una ironia giocosa,
che diventa scanzonata contestazione dei falsi valori della nostra contemporaneità. La Delbello si
esprime con una creatività libera e liberata, tipica dello spirito del viaggiatore che è libero di
vagabondare, vagare, esplorare, scoprire, divertirsi, amare e rifiorire: i suoi lavori hanno il pregio di
riscattare l’arte dal banale concetto del manufatto privilegiato per consegnargli invece il compito di
dialogare con il fruitore per stimolare, riflettere, far pensare”.
22
maggio 2015
Patrizia Delbello – Textures at Pep’s
Dal 22 maggio al 19 luglio 2015
arte contemporanea
Location
PEP’S
Trieste, Piazza Giuseppe Verdi, 3, (Trieste)
Trieste, Piazza Giuseppe Verdi, 3, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 7.30-24
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