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Patrizia Molinari – Premio Internazionale Franco Corelli
Il Premio, diverso ogni anno, è costituito da una scultura originale, realizzata per l’occasione da un artista contemporaneo di origine marchigiana: quest’anno l’artista è Patrizia Molinari con l’opera “Sasso segreto” in vetro di Murano soffiato a canna volante con inclusione di oro zecchino
Comunicato stampa
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Il Premio Internazionale “Franco Corelli”, istituito dalla Fondazione Teatro delle Muse di Ancona nel 2004 segnala, nel nome di uno dei più grandi tenori del ‘900, un artista che, debuttando alle Muse nel proprio ruolo in una produzione della Stagione Lirica, abbia contribuito alla valorizzazione del Teatro di Ancona. Il Premio quest’anno è stato assegnato alla mezzosoprano Sonia Ganassi per i suoi ruoli nel dittico Hin und Zuruck di Paul Hindemith nella parte di Helene e di Conception ne l’Heure Espagnole di Ravel prodotto e messo in scena lo scorso anno dalla Fondazione Teatro delle Muse.
Il Premio, diverso ogni anno, è costituito da una scultura originale, realizzata per l’occasione da un artista contemporaneo di origine marchigiana: quest’anno l’artista è Patrizia Molinari con l’opera “Sasso segreto” in vetro di Murano soffiato a canna volante con inclusione di oro zecchino; Patrizia Molinari di origine senigalliese sarà anche la protagonista della mostra “Teatri di Luce” che si inaugura il 5 febbraio alle 18.30 al musecaffè/spazio espositivo del Teatro delle Muse e che sarà possibile visitare nei giorni di spettacolo fino al 6 marzo. L’inaugurazione della mostra prevede un intervento del critico Gabriele Tinti.
Patrizia Molinari, dopo aver compiuto gli studi classici a Senigallia, la sua città di origine, si è laureata presso l’Università di Bologna in Lettere Moderne. Ha poi seguito il Dottorato di Ricerca di Storia dell’Arte presso l’Università di Urbino. Ha iniziato a dipingere nel 1974, compiendo una ricerca sul Bianco e sul Monocromo, studiando le interazioni con la Luce per arrivare a lavorare sulla luce come sostanza a se stante. Ha usato la fotografia in collages realizzati su carta giapponese o come opere a se stanti che indagano i concetti di luce, acqua, bianco sempre riferiti a temi della natura e delle origini, gli stessi temi della sua ricerca pittorica. In scultura, lavora con fibre ottiche e gun-light applicate a sculture di acciaio e di pietra e con il vetro, materia che permette la trasposizione della luce stessa. Ha realizzato grandi installazioni di vetro industriale, grandi sino a 50 metri quadri, dove le sculture appoggiate sul pavimento sono circondate da taglienti schegge di vetro o sono appese sul soffitto e riflesse su uno specchio poggiato sul pavimento, circondato da detriti di vetro. Il suo lavoro realizzato a Murano ha prodotto grandi progetti come quello a cera persa, presentato a Palazzo Ducale a Venezia per la II° Biennale del Vetro del 1998. Sempre di vetro il lavoro per la Biennale di Venezia del 2001 e la serie “Sassi Segreti” esposti a Venezia, Londra ed Atene, sculture eseguite a canna volante, a Murano. Ha realizzato l’obelisco “Verso lo Spazio” per il quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, una fontana di travertino, plexiglas e fibre ottiche per Villa Spada, sempre a Roma, due grandi sculture di pietra e fibre ottiche per il Parco Archeologico di Capo Colonna a Crotone e per la PISCINASALINE di Senigallia. Affianca alla ricerca del bianco, della luce e delle origini, opere di denuncia sociale.
Ha vinto tre concorsi di idee per la riqualificazione dei centri storici di Avezzano, Campobasso e Cutigliano. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni in Europa e negli Stati Uniti, ha partecipato a Biennali a Venezia, negli Emirati Arabi Uniti e in Bangladesh. Ha tenuto conferenze e seminari di Storia dell’Arte in Italia, Grecia, Emirati Arabi, Bangladesh, Londra e Oman. Ha curato numerose mostre di giovani artisti e di studenti ed è Professore Emerito di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti.
Il Premio, diverso ogni anno, è costituito da una scultura originale, realizzata per l’occasione da un artista contemporaneo di origine marchigiana: quest’anno l’artista è Patrizia Molinari con l’opera “Sasso segreto” in vetro di Murano soffiato a canna volante con inclusione di oro zecchino; Patrizia Molinari di origine senigalliese sarà anche la protagonista della mostra “Teatri di Luce” che si inaugura il 5 febbraio alle 18.30 al musecaffè/spazio espositivo del Teatro delle Muse e che sarà possibile visitare nei giorni di spettacolo fino al 6 marzo. L’inaugurazione della mostra prevede un intervento del critico Gabriele Tinti.
Patrizia Molinari, dopo aver compiuto gli studi classici a Senigallia, la sua città di origine, si è laureata presso l’Università di Bologna in Lettere Moderne. Ha poi seguito il Dottorato di Ricerca di Storia dell’Arte presso l’Università di Urbino. Ha iniziato a dipingere nel 1974, compiendo una ricerca sul Bianco e sul Monocromo, studiando le interazioni con la Luce per arrivare a lavorare sulla luce come sostanza a se stante. Ha usato la fotografia in collages realizzati su carta giapponese o come opere a se stanti che indagano i concetti di luce, acqua, bianco sempre riferiti a temi della natura e delle origini, gli stessi temi della sua ricerca pittorica. In scultura, lavora con fibre ottiche e gun-light applicate a sculture di acciaio e di pietra e con il vetro, materia che permette la trasposizione della luce stessa. Ha realizzato grandi installazioni di vetro industriale, grandi sino a 50 metri quadri, dove le sculture appoggiate sul pavimento sono circondate da taglienti schegge di vetro o sono appese sul soffitto e riflesse su uno specchio poggiato sul pavimento, circondato da detriti di vetro. Il suo lavoro realizzato a Murano ha prodotto grandi progetti come quello a cera persa, presentato a Palazzo Ducale a Venezia per la II° Biennale del Vetro del 1998. Sempre di vetro il lavoro per la Biennale di Venezia del 2001 e la serie “Sassi Segreti” esposti a Venezia, Londra ed Atene, sculture eseguite a canna volante, a Murano. Ha realizzato l’obelisco “Verso lo Spazio” per il quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, una fontana di travertino, plexiglas e fibre ottiche per Villa Spada, sempre a Roma, due grandi sculture di pietra e fibre ottiche per il Parco Archeologico di Capo Colonna a Crotone e per la PISCINASALINE di Senigallia. Affianca alla ricerca del bianco, della luce e delle origini, opere di denuncia sociale.
Ha vinto tre concorsi di idee per la riqualificazione dei centri storici di Avezzano, Campobasso e Cutigliano. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni in Europa e negli Stati Uniti, ha partecipato a Biennali a Venezia, negli Emirati Arabi Uniti e in Bangladesh. Ha tenuto conferenze e seminari di Storia dell’Arte in Italia, Grecia, Emirati Arabi, Bangladesh, Londra e Oman. Ha curato numerose mostre di giovani artisti e di studenti ed è Professore Emerito di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti.
05
febbraio 2011
Patrizia Molinari – Premio Internazionale Franco Corelli
Dal 05 febbraio al 06 marzo 2011
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
TEATRO DELLE MUSE
Ancona, Piazza Della Repubblica, (Ancona)
Ancona, Piazza Della Repubblica, (Ancona)
Vernissage
5 Febbraio 2011, ore 18.30
Sito web
www.patriziamolinari.com
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