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Paul Anthony Smith – Blurred Lines
prima personale europea di Paul Anthony Smith. La mostra presenta gli ultimi lavori realizzati dall’artista che consistono in una serie di dipinti di grandi dimensioni.
Comunicato stampa
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In Blurred Lines, Smith impiega il disegno per posizionare l’uno sull’altro dei mattoni in cemento che vanno a comporre dei muri dalle linee volutamente sfocate. L’artista continua la sua sperimentazione sulla manipolazione delle immagini, camuffando l’idea legata alla nostalgia: le immagini vengono suddivise, spezzate e ricompattate in mattoni di pixel che, sovrapposti, si trasformano in pareti.
Il processo inizia partendo da sei grandi fotografie che Smith ha utilizzato in opere precedenti. L’artista ha poi dipinto i vari blocchi di cemento sulle fotografie stesse – disegnando con i gessetti ad olio e scegliendo dei colori che corrispondessero alle fotografie (in poche parole ha trasformato dei pixel digitali in nuove forme espressive realizzate dalla mano dell’artista). In seguito ha utilizzato queste stampe rielaborate come bozze di riferimento e ha poi lavorato sulla tela ricostruendo i mattoni grazie alla sovrapposizione di strati di bianco, di blu o di giallo brillante. Il giallo ha un significato molto importante nella cultura jamaicana: è il colore del mango, un frutto diffuso in tutta l’isola. In Jamaica è usanza comune che chi possiede un albero di mango posizioni un frutto sulla propria recinzione (che spesso è in mattoni di cemento) affinché i passanti lo possano prendere e mangiare. Per questo motivo il mango è considerato un simbolo di condivisione nella comunità jamaicana. In netta contrapposizione a questa valenza comunitaria e sociale, nelle aree più ricche del globo, il mango è un frutto estremamente costoso e pregiato.
La maggior parte dei mattoni rappresentati nelle opere sono neri e le diverse sfumature di colore (mischiato con i rossi, i verdi, ecc…) non sono immediatamente riconoscibili ad una prima occhiata.
Smith è consapevole delle connotazioni politiche insite nella sua pratica artistica. Il titolo “Blurred Lines” si riferisce sia al suo linguaggio artistico, sia alle distinzioni “sfocate” tipiche della cultura e della politica contemporanea – si pensi alla legislazione sulle armi, alle tragedie che hanno colpito l’America negli ultimi mesi e alle leggi che sono ora al vaglio in tema di immigrazione sul confine Stati Uniti-Messico.
Paul Anthony Smith
(1988, St. Ann’s Bay, JM) vive e lavora a Brooklyn, NY.
Paul Anthony Smith si è laureato presso il Kansas City Art Institute.
Le sue opere saranno esposte questo autunno nella mostra itinerante Next Wave: New Photography presso BAM (Brooklyn, New York); e alla PM/AM Gallery di Londra. Tra le mostre personali: On the Wall:Paul Anthony Smith, Providence College (Providence, RI, 2016); Yellow Tail Never Kick Rocks, Zieher Smith & Horton (New York, NY, 2015); Real Art Ways (Hartford, CT, 2014). Tra le mostre collettive: Jamaican Pulse: Art and Politics from Jamaica and the Diaspora, Royal West Academy (Bristol, UK, 2016); Disguise: Masks and Global African Art, Brooklyn Museum of Art (Brooklyn, NY, 2016); Every Semester, Belger Arts Center (Kansas City, MO, 2016); Reality of my surroundings: The Contemporary Collection, Nasher Museum of Art (Durham, NC, 2015); Disguise: Masks and Global African Art, Seattle Museum of Art (Seattle, WA, 2015); Concealed, The Studio Museum Harlem, (New York, NY, 2015).
Tra le collezioni pubbliche vi sono il Nasher Museum of Art presso la Duke University (Durham, NC) il Nerman Museum of Contemporary Art (Overland Park, KS) la Pilara Foundation Collection, Pier 24 Photography (San Francisco, CA) e il 21c Museum (Louisville, KY).
Il processo inizia partendo da sei grandi fotografie che Smith ha utilizzato in opere precedenti. L’artista ha poi dipinto i vari blocchi di cemento sulle fotografie stesse – disegnando con i gessetti ad olio e scegliendo dei colori che corrispondessero alle fotografie (in poche parole ha trasformato dei pixel digitali in nuove forme espressive realizzate dalla mano dell’artista). In seguito ha utilizzato queste stampe rielaborate come bozze di riferimento e ha poi lavorato sulla tela ricostruendo i mattoni grazie alla sovrapposizione di strati di bianco, di blu o di giallo brillante. Il giallo ha un significato molto importante nella cultura jamaicana: è il colore del mango, un frutto diffuso in tutta l’isola. In Jamaica è usanza comune che chi possiede un albero di mango posizioni un frutto sulla propria recinzione (che spesso è in mattoni di cemento) affinché i passanti lo possano prendere e mangiare. Per questo motivo il mango è considerato un simbolo di condivisione nella comunità jamaicana. In netta contrapposizione a questa valenza comunitaria e sociale, nelle aree più ricche del globo, il mango è un frutto estremamente costoso e pregiato.
La maggior parte dei mattoni rappresentati nelle opere sono neri e le diverse sfumature di colore (mischiato con i rossi, i verdi, ecc…) non sono immediatamente riconoscibili ad una prima occhiata.
Smith è consapevole delle connotazioni politiche insite nella sua pratica artistica. Il titolo “Blurred Lines” si riferisce sia al suo linguaggio artistico, sia alle distinzioni “sfocate” tipiche della cultura e della politica contemporanea – si pensi alla legislazione sulle armi, alle tragedie che hanno colpito l’America negli ultimi mesi e alle leggi che sono ora al vaglio in tema di immigrazione sul confine Stati Uniti-Messico.
Paul Anthony Smith
(1988, St. Ann’s Bay, JM) vive e lavora a Brooklyn, NY.
Paul Anthony Smith si è laureato presso il Kansas City Art Institute.
Le sue opere saranno esposte questo autunno nella mostra itinerante Next Wave: New Photography presso BAM (Brooklyn, New York); e alla PM/AM Gallery di Londra. Tra le mostre personali: On the Wall:Paul Anthony Smith, Providence College (Providence, RI, 2016); Yellow Tail Never Kick Rocks, Zieher Smith & Horton (New York, NY, 2015); Real Art Ways (Hartford, CT, 2014). Tra le mostre collettive: Jamaican Pulse: Art and Politics from Jamaica and the Diaspora, Royal West Academy (Bristol, UK, 2016); Disguise: Masks and Global African Art, Brooklyn Museum of Art (Brooklyn, NY, 2016); Every Semester, Belger Arts Center (Kansas City, MO, 2016); Reality of my surroundings: The Contemporary Collection, Nasher Museum of Art (Durham, NC, 2015); Disguise: Masks and Global African Art, Seattle Museum of Art (Seattle, WA, 2015); Concealed, The Studio Museum Harlem, (New York, NY, 2015).
Tra le collezioni pubbliche vi sono il Nasher Museum of Art presso la Duke University (Durham, NC) il Nerman Museum of Contemporary Art (Overland Park, KS) la Pilara Foundation Collection, Pier 24 Photography (San Francisco, CA) e il 21c Museum (Louisville, KY).
22
settembre 2016
Paul Anthony Smith – Blurred Lines
Dal 22 settembre al 12 novembre 2016
arte contemporanea
Location
BRAND NEW GALLERY
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Orario di apertura
martedì a sabato ore 11-13 e 14:30-19
Vernissage
22 Settembre 2016, ore 19:00-21:00
Autore