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Paul Etienne Lincoln – Sinfonia Torinese
l’ultima grande installazione dell’artista britannico, nuova creazione tratta dalla serie di opere da lui dedicate all’anima delle città
Comunicato stampa
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La mostra presenta al pubblico l’ultima grande installazione dell’artista britannico, nuova creazione tratta dalla serie di opere da lui dedicate all’anima delle città. Dopo l’opera “monstre” su New York (New York, New York, 1987-2003), e l’altrettanto straordinaria installazione su Berlino (Die Berliner Zuckerbaerin, 1999-2003), è la volta della nostra città, che l’artista ha saputo interpretare con straordinaria accortezza storico-filologica e grande, toccante poesia.
In mostra una sola opera, Sinfonia torinese, 2002-2004, opera di sorprendente complessità e sorta di allegoria poetico-meccanica della nostra città, letta e interpretata al di fuori di ogni stereotipo. Come di consueto, la magia di Paul Etienne Lincoln è quella di saper coniugare cultura e tecnica, facendo parlare il genius loci e il patrimonio di storie e abilità in cui affondano le nostre radici.
Sorta di omaggio al grande passato torinese, l’installazione da vita ad alcune immagini simbolo della storia della città, dal cinema di Giovanni Pastrone (di cui è citato il celeberrimo colossal Cabiria del 1914, su testo di Gabriele D’Annunzio e musiche di Ildebrando Pizzetti ), al Punt e Mes, il vermouth inventato da Antonio Benedetto Carpano nel 1786, che rese celebre nel mondo l’antica tradizione delle distillerie torinesi. Il tutto, risolto come un grande affresco di un’epoca storica, animata dai prodigi della meccanica e dalla grande cultura e creatività della nostra città.
Quest’opera, come tutte le altre finora realizzate da Paul Etienne Lincoln nel corso della sua carriera più che ventennale, è una vera e propria macchina significante, che, giocando su degli elementi di storia della cultura, li trasforma in miracoli meccanici, in un dialogo serrato tra luce, movimento e suono. Come in un marchingegno alchemico, il vermouth si distilla nei suoi elementi base, crea movimento e vita, permeando l’ambiente di suoni, idee e aromi. E’ un dialogo sofisticato tra elementi all’apparenza estranei, ma che, tramite un gioco incrociato di sensi e movimenti, acquista un andamento sinfonico, poeticamente celebrativo.
Le vite degli animali, dei vegetali e dell’uomo si legano tra loro, comandate interattivamente dallo sguardo dei visitatori: è un dialogo tra le tecnologie più moderne e la sapienza artigiana, tra l’oggetto trovato e la macchina, tra significante e significato. Numerosissimi gli elementi in gioco: un raro piano melodico di fine ottocento, un trionfo di sapienza tassidermistica, una collezione di pietre litografiche incise con pubblicità d’inizio secolo, una pompa peristaltica, un grande distillatore in vetro, un’enorme paravento che funge da diaframma tra il regno vegetale e quello animale, un caotico sistema arterioso, tessuto connettivo della grande macchina e dei suoi organi.
Sinfonia torinese, al pari di tutte le altre grandi opere di Paul Etienne Lincoln, ha reso necessario un lungo periodo di studio e una gestazione produttiva di quasi due anni, splendida testimonianza del genio di questo artista, le cui opere, rarissime e di grande preziosità, iniziano soltanto ora ad essere riconosciute internazionalmente come documenti tra i più sofisticati ed eccentrici dell’arte contemporanea.
Da molti anni residente a New York, Paul Etienne Lincoln ci propone un’arte squisitamente narrativa, in cui grande cultura, riferimenti letterari, citazioni e figure della storia delle scienze e della tecnologia, competenze da melomane e particolare abilità manuale convivono e si potenziano a vicenda. Erede di certa sapienza visionaria, da Raymond Roussel a Marchel Duchamp, ricorda Matthew Barney nel gusto gotico per l’ambientazione, Joseph Beuys per il contatto magico con gli elementi primari, Thomas Hirschorn per il proliferare delirante di oggetti e relazioni significanti tra di essi. Le sue sono macchine celibi perfette, mosse quasi per magia, bellissime a vedersi, intelligenti ed ironiche nella loro anima più profonda. E’ perciò un grande onore per Guido Costa Projects poterne presentare una nella sua interezza, rarissima occasione per poterne apprezzare il funzionamento e la struggente poesia.
Sinfonia torinese verrà messa in funzione alla presenza dell’artista il 21 settembre, proseguendo quindi il suo compito alchemico fino a metà dicembre. Un’occasione unica per poter apprezzare il genio di una delle figure più dissonanti e affascinanti della scultura contemporanea, finora visibile soltanto nel circuito museale. Ai visitatori sarà disponibile un pieghevole con il diagramma dell’opera, il suo meccanismo e la storia culturale dei suoi elementi.
Paul Etienne Lincoln è nato a Londra nel 1959. Vive a New York. La sua grande opera su New York è stata esposta per la prima volta nella sua interezza all’Hamburger Banhof di Berlino nel 2003. L’opera su Berlino, oltre che nell’Hamburger Banhof, è stata esposta al Folkwang Museum di Essen nel 2004. Sue opere minori sono state esposte all’Henry Moore Institut di Catterick, (1999), alla Biennale di Scultura di Munster (1999), al PS1 di New York (2000), al Queens Museum of Art di New York (2001), alla Biennale di Sydney (2002). Sinfonia Torinese è la sua prima personale in Italia. L’artista è rappresentato in esclusiva dalla galleria Alexander and Bonin di New York e da Guido Costa Projects a Torino.
In mostra una sola opera, Sinfonia torinese, 2002-2004, opera di sorprendente complessità e sorta di allegoria poetico-meccanica della nostra città, letta e interpretata al di fuori di ogni stereotipo. Come di consueto, la magia di Paul Etienne Lincoln è quella di saper coniugare cultura e tecnica, facendo parlare il genius loci e il patrimonio di storie e abilità in cui affondano le nostre radici.
Sorta di omaggio al grande passato torinese, l’installazione da vita ad alcune immagini simbolo della storia della città, dal cinema di Giovanni Pastrone (di cui è citato il celeberrimo colossal Cabiria del 1914, su testo di Gabriele D’Annunzio e musiche di Ildebrando Pizzetti ), al Punt e Mes, il vermouth inventato da Antonio Benedetto Carpano nel 1786, che rese celebre nel mondo l’antica tradizione delle distillerie torinesi. Il tutto, risolto come un grande affresco di un’epoca storica, animata dai prodigi della meccanica e dalla grande cultura e creatività della nostra città.
Quest’opera, come tutte le altre finora realizzate da Paul Etienne Lincoln nel corso della sua carriera più che ventennale, è una vera e propria macchina significante, che, giocando su degli elementi di storia della cultura, li trasforma in miracoli meccanici, in un dialogo serrato tra luce, movimento e suono. Come in un marchingegno alchemico, il vermouth si distilla nei suoi elementi base, crea movimento e vita, permeando l’ambiente di suoni, idee e aromi. E’ un dialogo sofisticato tra elementi all’apparenza estranei, ma che, tramite un gioco incrociato di sensi e movimenti, acquista un andamento sinfonico, poeticamente celebrativo.
Le vite degli animali, dei vegetali e dell’uomo si legano tra loro, comandate interattivamente dallo sguardo dei visitatori: è un dialogo tra le tecnologie più moderne e la sapienza artigiana, tra l’oggetto trovato e la macchina, tra significante e significato. Numerosissimi gli elementi in gioco: un raro piano melodico di fine ottocento, un trionfo di sapienza tassidermistica, una collezione di pietre litografiche incise con pubblicità d’inizio secolo, una pompa peristaltica, un grande distillatore in vetro, un’enorme paravento che funge da diaframma tra il regno vegetale e quello animale, un caotico sistema arterioso, tessuto connettivo della grande macchina e dei suoi organi.
Sinfonia torinese, al pari di tutte le altre grandi opere di Paul Etienne Lincoln, ha reso necessario un lungo periodo di studio e una gestazione produttiva di quasi due anni, splendida testimonianza del genio di questo artista, le cui opere, rarissime e di grande preziosità, iniziano soltanto ora ad essere riconosciute internazionalmente come documenti tra i più sofisticati ed eccentrici dell’arte contemporanea.
Da molti anni residente a New York, Paul Etienne Lincoln ci propone un’arte squisitamente narrativa, in cui grande cultura, riferimenti letterari, citazioni e figure della storia delle scienze e della tecnologia, competenze da melomane e particolare abilità manuale convivono e si potenziano a vicenda. Erede di certa sapienza visionaria, da Raymond Roussel a Marchel Duchamp, ricorda Matthew Barney nel gusto gotico per l’ambientazione, Joseph Beuys per il contatto magico con gli elementi primari, Thomas Hirschorn per il proliferare delirante di oggetti e relazioni significanti tra di essi. Le sue sono macchine celibi perfette, mosse quasi per magia, bellissime a vedersi, intelligenti ed ironiche nella loro anima più profonda. E’ perciò un grande onore per Guido Costa Projects poterne presentare una nella sua interezza, rarissima occasione per poterne apprezzare il funzionamento e la struggente poesia.
Sinfonia torinese verrà messa in funzione alla presenza dell’artista il 21 settembre, proseguendo quindi il suo compito alchemico fino a metà dicembre. Un’occasione unica per poter apprezzare il genio di una delle figure più dissonanti e affascinanti della scultura contemporanea, finora visibile soltanto nel circuito museale. Ai visitatori sarà disponibile un pieghevole con il diagramma dell’opera, il suo meccanismo e la storia culturale dei suoi elementi.
Paul Etienne Lincoln è nato a Londra nel 1959. Vive a New York. La sua grande opera su New York è stata esposta per la prima volta nella sua interezza all’Hamburger Banhof di Berlino nel 2003. L’opera su Berlino, oltre che nell’Hamburger Banhof, è stata esposta al Folkwang Museum di Essen nel 2004. Sue opere minori sono state esposte all’Henry Moore Institut di Catterick, (1999), alla Biennale di Scultura di Munster (1999), al PS1 di New York (2000), al Queens Museum of Art di New York (2001), alla Biennale di Sydney (2002). Sinfonia Torinese è la sua prima personale in Italia. L’artista è rappresentato in esclusiva dalla galleria Alexander and Bonin di New York e da Guido Costa Projects a Torino.
21
settembre 2004
Paul Etienne Lincoln – Sinfonia Torinese
Dal 21 settembre al 15 dicembre 2004
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GUIDO COSTA PROJECTS
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Orario di apertura
Tutti i giorni, dal lunedi al sabato, dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19
Vernissage
21 Settembre 2004, dalle ore 19.00 alle ore 23
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