Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paul Kostabi
saranno presentate nella Sala delle Colonne del Palazzo comunale di Corbetta più di trenta tele del graffitista americano Paul Kostabi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PAUL KOSTABI - 2008
Le ultime tele di Paul Kostabi, pur manifestando tutti gli elementi del suo linguaggio inconfondibile, ci mostrano un nuovo lato dell’artista, un lato più ‘dark’ per le tonalità degli olii utilizzati; un lato ‘ribaltato’ dato che buona parte delle opere sono dipinte sul retro della tela. Forse un tentativo di incorniciare e racchiudere l’intensità dell’espressione (grazie ai bordi del supporto ligneo della tela che creano una specie di cornice) che, come sempre, è variegata e potente.
Omnipresenti le maschere-creature, protagoniste assolute dello spazio pittorico che pulsano con energia e urlano allo spettatore. Ispirate al mondo naturale che l’artista osservava attentamente sin da giovane, la maschere conservano in maniera astratta le sembianze di piante ed insetti attraverso antenne e tentacoli stilizzate che spuntano dalle loro teste e corpi. In ‘Double Fantasy’ la maschera non è semplicemente dipinta ma costruita sul retro della tela utilizzando diversi materiali e la tecnica del collage, cara all’artista. Infatti in questa serie di quadri, oltre ai ritagli di giornale, fotografie, banconote, monete, Cd e dischi in vinile, Kostabi include coltelli, cacciaviti, chiavi inglesi, chiodi e pezzi di lamiera che ribadiscono il suo interesse nella sperimentazione dei vari media e la sua volontà di accogliere nella sua opera oggetti legati alla vita quotidiana che rappresentano la sua esistenza.
Tuttavia in questa serie si nota un sottile cambiamento nell’espressione dell’artista. Rispetto ai colori squillanti delle opere precedenti, questi quadri si caratterizzano per le tonalità principalmente grigie, blu e nere. I forti contrasti restano sempre come in ‘People, places and things’ , dove colate di pittura gialla si contrappongono a sfondi grigi, ma le tonalità dominanti sono diventate meno accese e più profonde.
Non per questo le opere perdono la loro vitalità: grazie alla continua alternanza e combinazioni di media, Kostabi produce una varietà di texture e volumi infiniti che rendono le sue tele vibranti. L’artista però sembra voler catturare l’energia vitale delle sue creazioni: sfruttando la struttura stessa del supporto, le opere dipinte ‘al contrario’ appaiono racchiuse da una cornice, decorata in alcuni casi proprio da cornice come in ‘McSteamy’ , con gli stessi ghirigori e scarabocchi che solitamente si integrano al resto della composizione. Qui, sorprendentemente la ‘cornice’ definisce nettamente lo spazio della raffigurazione, diversamente dalla tipica espressione stilistica di Kostabi che non conosce confini sulla tela.
Forse l’animo sperimentale dell’artista lo ha spinto per un momento ad una fase più classica del suo astrattismo: un periodo in cui la sobrietà dei colori e la ‘correttezza’ della composizione hanno il sopravvento. Ci resta solo da aspettare e vedere quale sarà la prossima scoperta, l’ennesima evoluzione di questo grande talento che è costantemente alla ricerca di nuovi ‘modi di vedere’.
Rhoda Di Stanislao
.
Le ultime tele di Paul Kostabi, pur manifestando tutti gli elementi del suo linguaggio inconfondibile, ci mostrano un nuovo lato dell’artista, un lato più ‘dark’ per le tonalità degli olii utilizzati; un lato ‘ribaltato’ dato che buona parte delle opere sono dipinte sul retro della tela. Forse un tentativo di incorniciare e racchiudere l’intensità dell’espressione (grazie ai bordi del supporto ligneo della tela che creano una specie di cornice) che, come sempre, è variegata e potente.
Omnipresenti le maschere-creature, protagoniste assolute dello spazio pittorico che pulsano con energia e urlano allo spettatore. Ispirate al mondo naturale che l’artista osservava attentamente sin da giovane, la maschere conservano in maniera astratta le sembianze di piante ed insetti attraverso antenne e tentacoli stilizzate che spuntano dalle loro teste e corpi. In ‘Double Fantasy’ la maschera non è semplicemente dipinta ma costruita sul retro della tela utilizzando diversi materiali e la tecnica del collage, cara all’artista. Infatti in questa serie di quadri, oltre ai ritagli di giornale, fotografie, banconote, monete, Cd e dischi in vinile, Kostabi include coltelli, cacciaviti, chiavi inglesi, chiodi e pezzi di lamiera che ribadiscono il suo interesse nella sperimentazione dei vari media e la sua volontà di accogliere nella sua opera oggetti legati alla vita quotidiana che rappresentano la sua esistenza.
Tuttavia in questa serie si nota un sottile cambiamento nell’espressione dell’artista. Rispetto ai colori squillanti delle opere precedenti, questi quadri si caratterizzano per le tonalità principalmente grigie, blu e nere. I forti contrasti restano sempre come in ‘People, places and things’ , dove colate di pittura gialla si contrappongono a sfondi grigi, ma le tonalità dominanti sono diventate meno accese e più profonde.
Non per questo le opere perdono la loro vitalità: grazie alla continua alternanza e combinazioni di media, Kostabi produce una varietà di texture e volumi infiniti che rendono le sue tele vibranti. L’artista però sembra voler catturare l’energia vitale delle sue creazioni: sfruttando la struttura stessa del supporto, le opere dipinte ‘al contrario’ appaiono racchiuse da una cornice, decorata in alcuni casi proprio da cornice come in ‘McSteamy’ , con gli stessi ghirigori e scarabocchi che solitamente si integrano al resto della composizione. Qui, sorprendentemente la ‘cornice’ definisce nettamente lo spazio della raffigurazione, diversamente dalla tipica espressione stilistica di Kostabi che non conosce confini sulla tela.
Forse l’animo sperimentale dell’artista lo ha spinto per un momento ad una fase più classica del suo astrattismo: un periodo in cui la sobrietà dei colori e la ‘correttezza’ della composizione hanno il sopravvento. Ci resta solo da aspettare e vedere quale sarà la prossima scoperta, l’ennesima evoluzione di questo grande talento che è costantemente alla ricerca di nuovi ‘modi di vedere’.
Rhoda Di Stanislao
.
10
maggio 2008
Paul Kostabi
Dal 10 maggio al 02 giugno 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO COMUNALE
Corbetta, Via Carlo Cattaneo, 25, (Milano)
Corbetta, Via Carlo Cattaneo, 25, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdi ore 09-12
sabato 16-19
domenica 10-12.30
Vernissage
10 Maggio 2008, ore 18:30
Autore