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Paul Strand / Walter Rosenblum – Corrispondenze elettive
Paul Strand e Walter Rosenblum sono qui messi a confronto attraverso le 74 immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate in un arco di tempo che scorre tra le due guerre ed oltre (1915 – 1959)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per iniziativa della Fondazione Francesco Fabbri, Villa Brandolini a Solighetto di Pieve di Soligo, nel cuore delle colline trevigiane del prosecco, diventa polo nazionale estivo della fotografia.
Dal 12 giugno al 28 agosto, la grande dimora settecentesca, l’ampia serra e altri storici ambienti
ospitano tre importanti rassegne fotografiche, accompagnate da un notevole programma di
iniziative collaterali: incontri, proiezioni, spettacoli, concerti.
Il progetto è curato da Carlo Sala e si avvale della collaborazione del Comune di Pieve di Soligo.
Il progetto è patrocinato da Provincia di Treviso e Regione del Veneto che lo hanno inserito nel
circuito di manifestazioni regionali RetEventi Cultura Veneto.
Fulcro di “Estate Fotografia 2011” è la mostra “Corrispondenze elettive” di Paul Strand e Walter
Rosenblum, cui si accompagna una monografica sul “Pittorialismo italiano. Le collezioni del
FAST” e “Chernobyl. L’eredità nascosta”, personale di Pierpaolo Mittica, che di Rosenblum è
stato allievo.
Paul Strand e Walter Rosenblum sono qui messi a confronto nelle loro “Corrispondenze elettive”.
Complessivamente sono 74 le immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate
in un arco di tempo che scorre tra le due guerre ed oltre (1915 – 1959). La mostra è curata da
Enrica Viganò e Carlo Sala.
Gli scatti di Strand irruppero in un ambiente, quello americano d’inizio Novecento, ancora
dominato da autori che cercavano di imitare il dato pittorico tramite scatti sfuocati, mistificati e
lavorati secondo le idee del Pittorialismo.
Strand è fautore della “fotografia diretta”, documento della realtà, secondo canoni modernisti,
con tagli prospettici e inquadrature originalissime. Nella mostra di Pieve di Soligo,
immagini come la “Staccionata bianca” o “Dal viadotto” sorprendono per rigore e per l’uso
della luce a modellare le forme. Immagini che pur tendenti ad una oggettività di base, la
superano e assumono una dimensione nuova, modulazioni tonali, costruzioni visive che
vogliono “essenzializzare” oggetti ed edifici, senza però negare il rapporto diretto con essi. Un
interesse per i luoghi che compongono questo “nuovo mondo” che sono gli Stati Uniti, carichi di
stimoli e visioni.
In mostra, oltre alle foto americane, risultano particolarmente intense quelle realizzate in Italia.
Paul Strand le scatta nell’immediato dopoguerra a Luzzara, vicino Reggio Emilia, in occasione
della realizzazione del libro “Un paese”, ideato con Cesare Zavattini. Di queste immagini
colpiscono particolarmente i ritratti delle famiglie locali con i volti segnati; umili lineamenti di
un’Italia degli anni Cinquanta che non esiste più.
Fondazione Francesco Fabbri onlus
31053 Pieve di Soligo TV - VILLA BRANDOLINI - Piazza Libertà 7
Mail: info@fondazionefrancescofabbri.it – fax: 0438/694711
codice fiscale n. 03841870268
Molto suggestivi sono poi i ritratti creati in Francia o le foto ambientate nei bianchi villaggi del
Messico.
Accanto a Paul Strand, Walter Rosenblum, il maestro e l’allievo, due degli sguardi fotografici più
importanti nella storia della fotografia del Novecento.
Walter Rosenblum aveva solo 17 anni quando incontrò Paul Strand nella famosa Associazione
americana Photo League e i due, dagli anni ’50 in poi, decisero di seguire insieme un tratto del
proprio cammino, che si intensificò quando Strand si trasferì in Francia nel 1950 e tra loro iniziò
la lunga e famosa corrispondenza protratta per i successivi 25 anni.
Il loro era un rapporto che passava attraverso consigli sulla tecnica fotografica ed i materiali,
sulla ricerca, ma soprattutto sulla vita stessa, terreno d'esperienza e d'ispirazione profonda.
Nella mostra, insieme alle opere fotografiche più famose, si ammirano per la prima volta
immagini vintage, alcune delle quali sino ad ora inedite, compresa l’ultima fotografia scattata da
Paul Strand e realizzata con l’aiuto di Walter Rosenblum. Negli ultimi anni della sua vita, infatti,
Strand divenne praticamente cieco e così, dirigendo la mano e l’occhio di Walter Rosenblum,
costruì la sua fotografia e la scattò.
Rosenblum ci mostra l’immagine di un’America di strada, fatta di frammenti quotidiani.
Particolarmente suggestive le immagini di New York con i bambini che si divertono spensierati
nel Bronx, come la bellissima “Il gioco del mondo”. Ma anche frammenti della grande storia,
come lo sbarco in Normandia nella seconda guerra mondiale, le immagini dei rifugiati o dei
barellieri al fronte. La doppia mostra è accompagnata da un catalogo edito da Admira Edizioni, a
cura di Enrica Viganò, con testi di Naomi Rosenblum e Carlo Sala.
In contemporanea alla mostra di Strand e Rosenblum saranno presenti in villa altri due eventi
che completeranno l’offerta espositiva.
La mostra “Il Pittorialismo italiano. Le collezioni del FAST”, dedicata al movimento che
precedette le idee sulla modernità fotografica, a fungere da prologo ideale alla mostra
americana. Opere di sicuro fascino, come le “scene settecentesche” in cui Guido Rey crea delle
immagini vestendo i suoi modelli secondo le mode di altri periodi storici, per citare le grandi
opere della storia della pittura occidentale. Oppure le immagini di Vittorio Sella, con le sue celebri
visioni della montagna, paesaggi rarefatti che portano ad un senso del sublime.
Nelle serre della Villa sarà ospitata invece una mostra personale del contemporaneo Pierpaolo
Mittica, allievo di Walter Rosenblum. In esposizione una serie di trenta scatti controversi e di
sicura attualità, intitolati “Chernobyl. L’eredità nascosta”. Una testimonianza toccante di uno dei
grandi disastri della nostra epoca, raccontato senza la volontà di spettacolarizzare la tragedia.
Lavori densi di poesia, che mostrano un territorio profondamente mutato e violentato, fatto di
silenzio e solitudine, di oggetti che sono i simulacri di una vita passata. Entrambe le mostre sono
curate da Carlo Sala.
Villa Brandolini Estate Fotografia 2011
“Paul Strand - Walter Rosenblum. Corrispondeze elettive”; “Il pittorialismo italiano. Le collezioni
del Fast”; Pierpaolo Mittica “Chernobyl L’eredità nascosta”
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), 12 giugno – 28 agosto 2011. Evento
promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri con la collaborazione del Comune di Pieve di
Soligo. In collaborazione con: Admira, Milano; Rosenblum Family, New York; FAST; Fondazione
Giuseppe Mazzotti. Rassegna inserita in RetEventi Cultura Veneto con il patrocinio di Provincia
di Treviso e Regione del Veneto. Riconoscimento FIAF.
Dal 12 giugno al 28 agosto, la grande dimora settecentesca, l’ampia serra e altri storici ambienti
ospitano tre importanti rassegne fotografiche, accompagnate da un notevole programma di
iniziative collaterali: incontri, proiezioni, spettacoli, concerti.
Il progetto è curato da Carlo Sala e si avvale della collaborazione del Comune di Pieve di Soligo.
Il progetto è patrocinato da Provincia di Treviso e Regione del Veneto che lo hanno inserito nel
circuito di manifestazioni regionali RetEventi Cultura Veneto.
Fulcro di “Estate Fotografia 2011” è la mostra “Corrispondenze elettive” di Paul Strand e Walter
Rosenblum, cui si accompagna una monografica sul “Pittorialismo italiano. Le collezioni del
FAST” e “Chernobyl. L’eredità nascosta”, personale di Pierpaolo Mittica, che di Rosenblum è
stato allievo.
Paul Strand e Walter Rosenblum sono qui messi a confronto nelle loro “Corrispondenze elettive”.
Complessivamente sono 74 le immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate
in un arco di tempo che scorre tra le due guerre ed oltre (1915 – 1959). La mostra è curata da
Enrica Viganò e Carlo Sala.
Gli scatti di Strand irruppero in un ambiente, quello americano d’inizio Novecento, ancora
dominato da autori che cercavano di imitare il dato pittorico tramite scatti sfuocati, mistificati e
lavorati secondo le idee del Pittorialismo.
Strand è fautore della “fotografia diretta”, documento della realtà, secondo canoni modernisti,
con tagli prospettici e inquadrature originalissime. Nella mostra di Pieve di Soligo,
immagini come la “Staccionata bianca” o “Dal viadotto” sorprendono per rigore e per l’uso
della luce a modellare le forme. Immagini che pur tendenti ad una oggettività di base, la
superano e assumono una dimensione nuova, modulazioni tonali, costruzioni visive che
vogliono “essenzializzare” oggetti ed edifici, senza però negare il rapporto diretto con essi. Un
interesse per i luoghi che compongono questo “nuovo mondo” che sono gli Stati Uniti, carichi di
stimoli e visioni.
In mostra, oltre alle foto americane, risultano particolarmente intense quelle realizzate in Italia.
Paul Strand le scatta nell’immediato dopoguerra a Luzzara, vicino Reggio Emilia, in occasione
della realizzazione del libro “Un paese”, ideato con Cesare Zavattini. Di queste immagini
colpiscono particolarmente i ritratti delle famiglie locali con i volti segnati; umili lineamenti di
un’Italia degli anni Cinquanta che non esiste più.
Fondazione Francesco Fabbri onlus
31053 Pieve di Soligo TV - VILLA BRANDOLINI - Piazza Libertà 7
Mail: info@fondazionefrancescofabbri.it – fax: 0438/694711
codice fiscale n. 03841870268
Molto suggestivi sono poi i ritratti creati in Francia o le foto ambientate nei bianchi villaggi del
Messico.
Accanto a Paul Strand, Walter Rosenblum, il maestro e l’allievo, due degli sguardi fotografici più
importanti nella storia della fotografia del Novecento.
Walter Rosenblum aveva solo 17 anni quando incontrò Paul Strand nella famosa Associazione
americana Photo League e i due, dagli anni ’50 in poi, decisero di seguire insieme un tratto del
proprio cammino, che si intensificò quando Strand si trasferì in Francia nel 1950 e tra loro iniziò
la lunga e famosa corrispondenza protratta per i successivi 25 anni.
Il loro era un rapporto che passava attraverso consigli sulla tecnica fotografica ed i materiali,
sulla ricerca, ma soprattutto sulla vita stessa, terreno d'esperienza e d'ispirazione profonda.
Nella mostra, insieme alle opere fotografiche più famose, si ammirano per la prima volta
immagini vintage, alcune delle quali sino ad ora inedite, compresa l’ultima fotografia scattata da
Paul Strand e realizzata con l’aiuto di Walter Rosenblum. Negli ultimi anni della sua vita, infatti,
Strand divenne praticamente cieco e così, dirigendo la mano e l’occhio di Walter Rosenblum,
costruì la sua fotografia e la scattò.
Rosenblum ci mostra l’immagine di un’America di strada, fatta di frammenti quotidiani.
Particolarmente suggestive le immagini di New York con i bambini che si divertono spensierati
nel Bronx, come la bellissima “Il gioco del mondo”. Ma anche frammenti della grande storia,
come lo sbarco in Normandia nella seconda guerra mondiale, le immagini dei rifugiati o dei
barellieri al fronte. La doppia mostra è accompagnata da un catalogo edito da Admira Edizioni, a
cura di Enrica Viganò, con testi di Naomi Rosenblum e Carlo Sala.
In contemporanea alla mostra di Strand e Rosenblum saranno presenti in villa altri due eventi
che completeranno l’offerta espositiva.
La mostra “Il Pittorialismo italiano. Le collezioni del FAST”, dedicata al movimento che
precedette le idee sulla modernità fotografica, a fungere da prologo ideale alla mostra
americana. Opere di sicuro fascino, come le “scene settecentesche” in cui Guido Rey crea delle
immagini vestendo i suoi modelli secondo le mode di altri periodi storici, per citare le grandi
opere della storia della pittura occidentale. Oppure le immagini di Vittorio Sella, con le sue celebri
visioni della montagna, paesaggi rarefatti che portano ad un senso del sublime.
Nelle serre della Villa sarà ospitata invece una mostra personale del contemporaneo Pierpaolo
Mittica, allievo di Walter Rosenblum. In esposizione una serie di trenta scatti controversi e di
sicura attualità, intitolati “Chernobyl. L’eredità nascosta”. Una testimonianza toccante di uno dei
grandi disastri della nostra epoca, raccontato senza la volontà di spettacolarizzare la tragedia.
Lavori densi di poesia, che mostrano un territorio profondamente mutato e violentato, fatto di
silenzio e solitudine, di oggetti che sono i simulacri di una vita passata. Entrambe le mostre sono
curate da Carlo Sala.
Villa Brandolini Estate Fotografia 2011
“Paul Strand - Walter Rosenblum. Corrispondeze elettive”; “Il pittorialismo italiano. Le collezioni
del Fast”; Pierpaolo Mittica “Chernobyl L’eredità nascosta”
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso), 12 giugno – 28 agosto 2011. Evento
promosso dalla Fondazione Francesco Fabbri con la collaborazione del Comune di Pieve di
Soligo. In collaborazione con: Admira, Milano; Rosenblum Family, New York; FAST; Fondazione
Giuseppe Mazzotti. Rassegna inserita in RetEventi Cultura Veneto con il patrocinio di Provincia
di Treviso e Regione del Veneto. Riconoscimento FIAF.
12
giugno 2011
Paul Strand / Walter Rosenblum – Corrispondenze elettive
Dal 12 giugno al 28 agosto 2011
fotografia
Location
VILLA BRANDOLINI
Pieve Di Soligo, Piazza Libertà, 7, (Treviso)
Pieve Di Soligo, Piazza Libertà, 7, (Treviso)
Biglietti
Intero euro 5,00. Ridotto euro 3,00 dai 18 ai 25 anni; over 65; studenti universitari;
aderenti FIAF; gruppi di almeno 15 persone. Gratuito minori di 18; portatori di handicap con
accompagnatore; giornalisti con tesserino
Orario di apertura
Giovedì, venerdì e sabato 16 - 20, domenica e festivi 10 - 12 e 16 – 20
Vernissage
12 Giugno 2011, ore 11.15
Sito web
www.fondazionefrancescofabbri.it
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore