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Pause Figurative
La mostra presenta al pubblico il lavoro di 11 giovani artisti legati alla figurazione contemporanea, rappresenta l’apertura ufficiale della galleria nel mondo dell’arte contemporanea romana
Comunicato stampa
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Si inaugura giovedì 4 luglio presso la galleria b>gallery di Roma la mostra “Pause Figurative”
La mostra collettiva, che vedrà la presenza di 11 giovani artisti emergenti , rappresenta l’apertura ufficiale della galleria nel mondo dell’arte contemporanea romana.
La mostra presenta al pubblico il lavoro di giovani artisti legati alla figurazione contemporanea, e nasce dalla collaborazione con la Galleria Obraz di Milano, da sempre impegnata nella ricerca e nella promozione di nuove e promettenti proposte artistiche.
L’esposizione intende offrire un’ampia carrellata di stili e temi, che ben delineano le ricerche artistiche più attuali e le tendenze in atto nella figurazione italiana under 30.
-11 proposte-11 modi di declinare la pittura in un incontro originale di tecniche e materiali, di soggetti e colori, che dialogano in maniera elegante e silenziosa, senza nessuna pretesa di sopraffazione, conducendo lo spettatore verso un incontro con l’arte affascinante e per nulla scontato.
Si spazia dalla pittura classica olio su tela alla fotografia digitale, percorrendo la linea di confine tra pittura e nuove tecnologie.
Dall’energia cromatica, segnica e gestuale di Cristiana Depedrini con i suoi scorci cittadini dal tipico sapore sapore bohemian, mentre la pittura si chiude le porte all’esterno dando vita a scene private e umanistiche si anima con le pennellate sapientemente controllate e definite dei Koroo, ancora più intime e silenziose se paragonate a quelle violente e impulsive di Gavazzi: la stessa forza che le agita sembra appartenere al carattere dei possenti gorilla da lui raffigurati.
Su una linea non dissimile si pone Valentina De’ Mathà. La liquefazione del corpo che sembra annunciarsi nelle sue opere dona paradossale ma paradigmatica consistenza ai suoi personaggi.
Simone Zeni inserisce nella sua ricerca sulla lirica del corpo umano una componente metalinguistica, che si esplicita nella giustapposizione delle diverse tecniche artistiche, e nel fenomeno della ripetizione.
La Kontic si concentra invece sulla pura essenza della forma e del mezzo pittorico, in una conturbante e quasi spietata autoanalisi psicologica.
E’ la fotografia invece il mezzo con cui
Cristian Castelnuovo cattura l’anima intima di luoghi ed oggetti postmoderni, fondendola con un rifondato, sottomesso lirismo. Ancora con la fotografia Paola Sartorio pone l’attenzione sull’alterazione della visione, in un incrocio tra cause emotive e liriche di tale alterazione e cause sociali-comunicative. Le fotografie di Luca Viccaro derivano invece da un lavoro di ricostruzione di una famiglia americana degli anni 50 e soprattutto dei terrbili segreti che si nascondono dietro l’apparente tranquillità.
Il messicano Hector Falcon, artista già affermato a livello mondiale, cattura immagini almodovariane presentandole in una dimensione distante al tempo e al ricordo.
La fusione tra fotografia e pittura si ritrova infine nei lavori della Izzo, un incontro spiazzante e passionale, in una dimensione atemporale che produce un senso universalistico di enigmatica spiritualità.
La mostra collettiva, che vedrà la presenza di 11 giovani artisti emergenti , rappresenta l’apertura ufficiale della galleria nel mondo dell’arte contemporanea romana.
La mostra presenta al pubblico il lavoro di giovani artisti legati alla figurazione contemporanea, e nasce dalla collaborazione con la Galleria Obraz di Milano, da sempre impegnata nella ricerca e nella promozione di nuove e promettenti proposte artistiche.
L’esposizione intende offrire un’ampia carrellata di stili e temi, che ben delineano le ricerche artistiche più attuali e le tendenze in atto nella figurazione italiana under 30.
-11 proposte-11 modi di declinare la pittura in un incontro originale di tecniche e materiali, di soggetti e colori, che dialogano in maniera elegante e silenziosa, senza nessuna pretesa di sopraffazione, conducendo lo spettatore verso un incontro con l’arte affascinante e per nulla scontato.
Si spazia dalla pittura classica olio su tela alla fotografia digitale, percorrendo la linea di confine tra pittura e nuove tecnologie.
Dall’energia cromatica, segnica e gestuale di Cristiana Depedrini con i suoi scorci cittadini dal tipico sapore sapore bohemian, mentre la pittura si chiude le porte all’esterno dando vita a scene private e umanistiche si anima con le pennellate sapientemente controllate e definite dei Koroo, ancora più intime e silenziose se paragonate a quelle violente e impulsive di Gavazzi: la stessa forza che le agita sembra appartenere al carattere dei possenti gorilla da lui raffigurati.
Su una linea non dissimile si pone Valentina De’ Mathà. La liquefazione del corpo che sembra annunciarsi nelle sue opere dona paradossale ma paradigmatica consistenza ai suoi personaggi.
Simone Zeni inserisce nella sua ricerca sulla lirica del corpo umano una componente metalinguistica, che si esplicita nella giustapposizione delle diverse tecniche artistiche, e nel fenomeno della ripetizione.
La Kontic si concentra invece sulla pura essenza della forma e del mezzo pittorico, in una conturbante e quasi spietata autoanalisi psicologica.
E’ la fotografia invece il mezzo con cui
Cristian Castelnuovo cattura l’anima intima di luoghi ed oggetti postmoderni, fondendola con un rifondato, sottomesso lirismo. Ancora con la fotografia Paola Sartorio pone l’attenzione sull’alterazione della visione, in un incrocio tra cause emotive e liriche di tale alterazione e cause sociali-comunicative. Le fotografie di Luca Viccaro derivano invece da un lavoro di ricostruzione di una famiglia americana degli anni 50 e soprattutto dei terrbili segreti che si nascondono dietro l’apparente tranquillità.
Il messicano Hector Falcon, artista già affermato a livello mondiale, cattura immagini almodovariane presentandole in una dimensione distante al tempo e al ricordo.
La fusione tra fotografia e pittura si ritrova infine nei lavori della Izzo, un incontro spiazzante e passionale, in una dimensione atemporale che produce un senso universalistico di enigmatica spiritualità.
04
luglio 2007
Pause Figurative
Dal 04 luglio al 06 settembre 2007
arte contemporanea
Location
B>GALLERY
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Roma, Piazza Di Santa Cecilia, 16, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 14:00/23:00
Vernissage
4 Luglio 2007, ore 21.00
Autore
Curatore