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Pav 2007 – inside/outside
performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio PAV
Comunicato stampa
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Si tiene dal 10 al 16 agosto a Berchidda (OT), la ventesima edizione del festival Time in Jazz, sette giorni ricchi di musica ma non solo, perché accanto ai tanti concerti, il festival diretto da Paolo Fresu apre la consueta finestra sull’arte contemporanea nazionale ed internazionale: performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio PAV, il Progetto Arti Visive di Time in Jazz curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che quest’anno giunge al decimo appuntamento.
Per questa edizione, che celebra il ventennale del festival, il filo conduttore non poteva che essere quello della musica e proprio su un’estensione di questo tema si incentra e si articola anche la rassegna del PAV: musica nelle sue varie declinazioni, ma soprattutto musica in quanto suono, ritmo, tempo.
I progetti espositivi riuniti nella rassegna inside/outside, infatti, esplorano territori sonori e visivi della contemporaneità evocando, attraverso ritmi e scansioni, presenze e assenze, una condizione umana che si pone, alternativamente, dentro e fuori del tempo. Un ritmo, dunque, che scandisce inesorabilmente il tempo della vita e il tempo della morte, dell’essere e del non-essere. Perché il tempo, privato del ritmo, è un’entità indefinita, un continuum coincidente col nulla e dunque, almeno in una prospettiva umana, solo il ritmo può dare senso al tempo.
Numerosi gli eventi espositivi in programma.
La consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale si intitola, quest’anno, inside/outside - ritmi del tempo. Curata da Giannella Demuro e Ivo Serafino Fenu, la mostra (dislocata in varie sedi) spazia tra fotografia, video e installazioni, con opere di Blue Noses, Coniglio Viola, Arnold Dall’O, Armin Linke e Amedeo Martegani, Masbedo, Luca Lumaca, Giorgio Lupattelli, Marotta e Russo, Nero Project, Erwin Olaf, Orlan, Pietro Sedda, Andres Serrano, Aldo Tilocca, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
Si incentra, invece, sulle inusuali sonorità della pietra, Litofonie, la mostra multimediale delle sculture sonore di Pinuccio Sciola curata da Giannella Demuro con l’allestimento di Gianni Melis, realizzata in collaborazione con l’associazione isolasenzatitolo e il comune di Sassari, visitabile nei Cortili di Casa Meloni.
Il tema della musica non verrà esplorato solo attraverso fotografiche, video e installazioni. Infatti, oltre alla dimensione più propriamente espositiva, inside/outside proporrà, sotto il titolo di Lavori in corso, una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, progettati da Nero Project, Andrea Renzini, Pinuccio Sciola, ZimmerFrei.
Tutta incentrata sui giovani talenti emergenti è la rassegna BabelFish, quest’anno intitolata Pump up the volume, allestita a Casa Meloni Sanna, a cura di due giovani curatrici, Sonia Borsato e Lia Turtas, con opere di Arianna Callegaro, Paolo Carta, Raffaella Crispino, Enrico Meloni, Jacopo Miliani, Marcello Porcedda.
Come negli ultimi anni, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival da Maria Lai, Nero Project, Tim Rollins and K.O.S.
Il Museo del Vino racconterà il Festival con tre mostre: e…venti, 20 anni di storia di Time in Jazz ripercorsi attraverso i manifesti del Festival; 10 anni di PAV, una selezione di opere di artisti esposti dal 1997 ad oggi nella rassegna berchiddese, molte delle quali provenienti dalla Collezione d’arte Contemporanea di Time in Jazz; Stage/backstage, installazione collettiva che riproporrà il festival e i suoi artisti attraverso lo sguardo di “professionisti” e “non professionisti” dello scatto.
E sempre al festival sarà dedicato il progetto H20 di Gianni Melis e Marco Quondamatteo, una videoinstallazione multimediale in progress ospitata nell’ex Cinema di Berchidda.
Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV Semida, il Museo di arte ambientale con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
Quest’anno, inoltre, il Museo Semida si arricchisce di una nuova opera, realizzata dall’artista Alex Pinna, opera che verrà presentata al pubblico il 13 agosto in occasione del Concerto di Semida del trio Romano – Sclavis - Texier.
A fine festival verrà editato dal PAV un catalogo a colori con testi critici e apparato iconografico.
Per questa edizione, che celebra il ventennale del festival, il filo conduttore non poteva che essere quello della musica e proprio su un’estensione di questo tema si incentra e si articola anche la rassegna del PAV: musica nelle sue varie declinazioni, ma soprattutto musica in quanto suono, ritmo, tempo.
I progetti espositivi riuniti nella rassegna inside/outside, infatti, esplorano territori sonori e visivi della contemporaneità evocando, attraverso ritmi e scansioni, presenze e assenze, una condizione umana che si pone, alternativamente, dentro e fuori del tempo. Un ritmo, dunque, che scandisce inesorabilmente il tempo della vita e il tempo della morte, dell’essere e del non-essere. Perché il tempo, privato del ritmo, è un’entità indefinita, un continuum coincidente col nulla e dunque, almeno in una prospettiva umana, solo il ritmo può dare senso al tempo.
Numerosi gli eventi espositivi in programma.
La consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale si intitola, quest’anno, inside/outside - ritmi del tempo. Curata da Giannella Demuro e Ivo Serafino Fenu, la mostra (dislocata in varie sedi) spazia tra fotografia, video e installazioni, con opere di Blue Noses, Coniglio Viola, Arnold Dall’O, Armin Linke e Amedeo Martegani, Masbedo, Luca Lumaca, Giorgio Lupattelli, Marotta e Russo, Nero Project, Erwin Olaf, Orlan, Pietro Sedda, Andres Serrano, Aldo Tilocca, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
Si incentra, invece, sulle inusuali sonorità della pietra, Litofonie, la mostra multimediale delle sculture sonore di Pinuccio Sciola curata da Giannella Demuro con l’allestimento di Gianni Melis, realizzata in collaborazione con l’associazione isolasenzatitolo e il comune di Sassari, visitabile nei Cortili di Casa Meloni.
Il tema della musica non verrà esplorato solo attraverso fotografiche, video e installazioni. Infatti, oltre alla dimensione più propriamente espositiva, inside/outside proporrà, sotto il titolo di Lavori in corso, una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, progettati da Nero Project, Andrea Renzini, Pinuccio Sciola, ZimmerFrei.
Tutta incentrata sui giovani talenti emergenti è la rassegna BabelFish, quest’anno intitolata Pump up the volume, allestita a Casa Meloni Sanna, a cura di due giovani curatrici, Sonia Borsato e Lia Turtas, con opere di Arianna Callegaro, Paolo Carta, Raffaella Crispino, Enrico Meloni, Jacopo Miliani, Marcello Porcedda.
Come negli ultimi anni, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival da Maria Lai, Nero Project, Tim Rollins and K.O.S.
Il Museo del Vino racconterà il Festival con tre mostre: e…venti, 20 anni di storia di Time in Jazz ripercorsi attraverso i manifesti del Festival; 10 anni di PAV, una selezione di opere di artisti esposti dal 1997 ad oggi nella rassegna berchiddese, molte delle quali provenienti dalla Collezione d’arte Contemporanea di Time in Jazz; Stage/backstage, installazione collettiva che riproporrà il festival e i suoi artisti attraverso lo sguardo di “professionisti” e “non professionisti” dello scatto.
E sempre al festival sarà dedicato il progetto H20 di Gianni Melis e Marco Quondamatteo, una videoinstallazione multimediale in progress ospitata nell’ex Cinema di Berchidda.
Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV Semida, il Museo di arte ambientale con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
Quest’anno, inoltre, il Museo Semida si arricchisce di una nuova opera, realizzata dall’artista Alex Pinna, opera che verrà presentata al pubblico il 13 agosto in occasione del Concerto di Semida del trio Romano – Sclavis - Texier.
A fine festival verrà editato dal PAV un catalogo a colori con testi critici e apparato iconografico.
10
agosto 2007
Pav 2007 – inside/outside
Dal 10 al 16 agosto 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MUSEO PAV
Berchidda, (SASSARI)
Berchidda, (SASSARI)
Orario di apertura
11-01
Sito web
www.timeinjazz.it
Autore
Curatore