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Pedro Fiol – Memorias de seres inconclusos
Pedro Fiol – scrive Cristina Trivellin – è espressionista del nostro tempo, che si alimenta del momento, vive e guarda a Francis Bacon e alla storia figurativo-espressionista europea, votato al disincanto e alla riflessione esistenzialista resa attraverso colori sulfurei, acidi, gialli e grigi che solo talvolta lasciano spazio a rossi carminii e a qualche nota di calore/colore caraibico.
Comunicato stampa
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La pittura di Pedro Fiol è satura di una poetica liquida del tragico-esistenziale,
dalla tensione del vivere, avvolta in un paesaggio anomalo ma referente esatto della nostra civiltà.
Maricel Nàpoles, Cuba, gennaio 2008
La mostra nasce dalla forte volontà dell’Agenzia Generale di Milano di aprire un percorso di respiro internazionale nel difficile campo dell’arte contemporanea. Ospitare le opere dell’artista cubano Pedro Fiol si propone come il primo importante passo in un percorso attraverso il quale si vorrebbe rendere la nuova sede di viale della Liberazione, uno dei centri pulsanti attorno ai quali cultura meneghina ed arte internazionale, grazie allo spirito integrativo che ha da sempre contraddistinto il capoluogo lombardo, possano trovare un ulteriore terreno fertile per il reciproco arricchimento. L’acquisto di una delle opere più pregnanti del pittore da parte dell’Agenzia è ulteriore garanzia della volontà presente ed ottimo auspicio per un futuro impegno di grande importanza.
L’esposizione Memorias de seres inconclusos vuole essere un racconto che si snoda attorno alle opere di Pedro Fiol, artista nato al Cuba nel 1970 e da dieci anni residente a Milano.
Pedro Fiol – scrive Cristina Trivellin - è espressionista del nostro tempo, che si alimenta del momento, vive e guarda a Francis Bacon e alla storia figurativo-espressionista europea, votato al disincanto e alla riflessione esistenzialista resa attraverso colori sulfurei, acidi, gialli e grigi che solo talvolta lasciano spazio a rossi carminii e a qualche nota di calore/colore caraibico.
Intraprendendo il viaggio nella pittura di Pedro Fiol, ci imbattiamo in tanta umanità da restare senza fiato: presenze assenti, assenze presenti, figure galleggianti nella loro dematerializzazione, sguardi diretti verso un altrove che paiono ipotizzare una diversa maniera di esistere: penso alla serie degli “Ermafroditi” e ai loro corpi alieni immersi in fondi gestuali e materici, alla sfida al tempo, avido divoratore di significati, resi, goccia a goccia, in cambio di sangue e sudore. Sono corpi-simbolo della necessità di incontrare ognuno il proprio doppio, il proprio lato altro da sé, unica possibilità per poter contrastare l’insuperata incomunicabilità tra esseri umani, tra donne e uomini, o meglio tra viventi e viventi.
Scrive Lorella Giudici: Per Fiol dipingere equivale a mettere in scena il backstage dell’umanità, è come confessare di aver spiato dietro le quinte della propria e dell’altrui esistenza, perché se vivere è una sfida contro se stessi e il mondo, se è una scommessa fatta con il destino o se è un folle azzardo dell’uomo, l’arte è il mezzo migliore per testimoniarlo e per riscattare quel piccolo brandello di storia che tocca a ciascuno di noi.
dalla tensione del vivere, avvolta in un paesaggio anomalo ma referente esatto della nostra civiltà.
Maricel Nàpoles, Cuba, gennaio 2008
La mostra nasce dalla forte volontà dell’Agenzia Generale di Milano di aprire un percorso di respiro internazionale nel difficile campo dell’arte contemporanea. Ospitare le opere dell’artista cubano Pedro Fiol si propone come il primo importante passo in un percorso attraverso il quale si vorrebbe rendere la nuova sede di viale della Liberazione, uno dei centri pulsanti attorno ai quali cultura meneghina ed arte internazionale, grazie allo spirito integrativo che ha da sempre contraddistinto il capoluogo lombardo, possano trovare un ulteriore terreno fertile per il reciproco arricchimento. L’acquisto di una delle opere più pregnanti del pittore da parte dell’Agenzia è ulteriore garanzia della volontà presente ed ottimo auspicio per un futuro impegno di grande importanza.
L’esposizione Memorias de seres inconclusos vuole essere un racconto che si snoda attorno alle opere di Pedro Fiol, artista nato al Cuba nel 1970 e da dieci anni residente a Milano.
Pedro Fiol – scrive Cristina Trivellin - è espressionista del nostro tempo, che si alimenta del momento, vive e guarda a Francis Bacon e alla storia figurativo-espressionista europea, votato al disincanto e alla riflessione esistenzialista resa attraverso colori sulfurei, acidi, gialli e grigi che solo talvolta lasciano spazio a rossi carminii e a qualche nota di calore/colore caraibico.
Intraprendendo il viaggio nella pittura di Pedro Fiol, ci imbattiamo in tanta umanità da restare senza fiato: presenze assenti, assenze presenti, figure galleggianti nella loro dematerializzazione, sguardi diretti verso un altrove che paiono ipotizzare una diversa maniera di esistere: penso alla serie degli “Ermafroditi” e ai loro corpi alieni immersi in fondi gestuali e materici, alla sfida al tempo, avido divoratore di significati, resi, goccia a goccia, in cambio di sangue e sudore. Sono corpi-simbolo della necessità di incontrare ognuno il proprio doppio, il proprio lato altro da sé, unica possibilità per poter contrastare l’insuperata incomunicabilità tra esseri umani, tra donne e uomini, o meglio tra viventi e viventi.
Scrive Lorella Giudici: Per Fiol dipingere equivale a mettere in scena il backstage dell’umanità, è come confessare di aver spiato dietro le quinte della propria e dell’altrui esistenza, perché se vivere è una sfida contro se stessi e il mondo, se è una scommessa fatta con il destino o se è un folle azzardo dell’uomo, l’arte è il mezzo migliore per testimoniarlo e per riscattare quel piccolo brandello di storia che tocca a ciascuno di noi.
05
febbraio 2009
Pedro Fiol – Memorias de seres inconclusos
Dal 05 al 20 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
AGENZIA GENERALE INA ASSITALIA
Milano, Viale Della Liberazione, 16 , (Milano)
Milano, Viale Della Liberazione, 16 , (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì, 9:00 - 12:30 / 13:30 - 18:00
Vernissage
5 Febbraio 2009, ore 19
Autore
Curatore