Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pedro Fiol – Mi Cuba, Yo Milano
Con questo progetto l’artista continua la sua ricerca artistica tra uomo, ambiente e società
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PEDRO FIOL- MI CUBA, YO MILANO
CONTINUA IL PERCORSO METROPOLITANO DELL’ARTISTA CONTEMPORANEO CUBANO
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
Inaugurazione lunedì 10 Novembre 2008 Ore 19.00
Una strada, un palazzo, un cortile, un'ex officina meccanica; Uno spazio "CLANDESTINO"
Con il progetto MI CUBA, YO MILANO continua la ricerca artistica di Pedro Fiol, tra uomo, ambiente e società, un lavoro iniziato nel 2006 con la serie "Ermafrodita" fino ai lavori più recenti, la sequenza di cinque tele di grandi formati rigorosamente in bianco e nero dal nome "Ropa Vieja"...
(...) Prendiamo ad esempio la donna (Ropa veja) che siede inquieta su una sedia o si accoccola nel grembo di una gigantesca poltrona. A volte le parti più estreme del suo corpo vengono risucchiate dal vuoto che le circonda o troncate da un male sibillino, lo stesso che innerva le gambe delle sedute che la reggono. I colori sono scomparsi: grigi plumbei, bianchi allarmanti e neri apprensivi hanno preso il posto dei gialli, degli ocra, dei rossi e risuonano nello spazio come i funesti rintocchi di una campana o il ticchettio ossessivo e laconico di un orologio. Il corpo, spigoloso e provato (un discreto richiamo a Schiele per il disegno e a Bacon per l'impaginato) è sempre più indifeso e sparuto, tormentato da un incubo che annebbia gli occhi, il cuore e la mente (...)
estratto dal testo critico Dentro e Dietro La Pittura
Lorella Giudici, Settembre 2008
(...) Ci troviamo di fronte ad un artista che inarrestabilmente cerca, attraverso la sua opera, di uscire da sé con quel disincanto che fa guardare tutto con un certo distacco, che mai arriva al cinismo, per poi potersi immergere nuovamente senza paura ed esprimere ciò che si può e anche ciò che non si può dire. Si, perché Pedro Fiol il dolore lo racconta ma non lo alimenta. Lo vive e lo supera (...)
estratto dal testo critico Tempo e Memoria
Cristina Trivellin, gennaio 2008
CONTINUA IL PERCORSO METROPOLITANO DELL’ARTISTA CONTEMPORANEO CUBANO
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
Inaugurazione lunedì 10 Novembre 2008 Ore 19.00
Una strada, un palazzo, un cortile, un'ex officina meccanica; Uno spazio "CLANDESTINO"
Con il progetto MI CUBA, YO MILANO continua la ricerca artistica di Pedro Fiol, tra uomo, ambiente e società, un lavoro iniziato nel 2006 con la serie "Ermafrodita" fino ai lavori più recenti, la sequenza di cinque tele di grandi formati rigorosamente in bianco e nero dal nome "Ropa Vieja"...
(...) Prendiamo ad esempio la donna (Ropa veja) che siede inquieta su una sedia o si accoccola nel grembo di una gigantesca poltrona. A volte le parti più estreme del suo corpo vengono risucchiate dal vuoto che le circonda o troncate da un male sibillino, lo stesso che innerva le gambe delle sedute che la reggono. I colori sono scomparsi: grigi plumbei, bianchi allarmanti e neri apprensivi hanno preso il posto dei gialli, degli ocra, dei rossi e risuonano nello spazio come i funesti rintocchi di una campana o il ticchettio ossessivo e laconico di un orologio. Il corpo, spigoloso e provato (un discreto richiamo a Schiele per il disegno e a Bacon per l'impaginato) è sempre più indifeso e sparuto, tormentato da un incubo che annebbia gli occhi, il cuore e la mente (...)
estratto dal testo critico Dentro e Dietro La Pittura
Lorella Giudici, Settembre 2008
(...) Ci troviamo di fronte ad un artista che inarrestabilmente cerca, attraverso la sua opera, di uscire da sé con quel disincanto che fa guardare tutto con un certo distacco, che mai arriva al cinismo, per poi potersi immergere nuovamente senza paura ed esprimere ciò che si può e anche ciò che non si può dire. Si, perché Pedro Fiol il dolore lo racconta ma non lo alimenta. Lo vive e lo supera (...)
estratto dal testo critico Tempo e Memoria
Cristina Trivellin, gennaio 2008
10
novembre 2008
Pedro Fiol – Mi Cuba, Yo Milano
Dal 10 novembre al 10 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
CLANDESTINO
Milano, Via Voghera, 9, (Milano)
Milano, Via Voghera, 9, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a Domenica 11-14 e 17-22
Vernissage
10 Novembre 2008, Ore 19
Autore