Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pedro Neves Marques — Autofiction
La terza personale in galleria di Pedro Neves Marques si comporrà di tre installazioni da sei foto insieme a uno scatto del corpo dell’artista. Un autofiction di diciotto componimenti poetici sintetizza la ricerca di Pedro Neves Marques, rompendo l’apparente ripetizione degli scatti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto che Pedro Neves Marques ha pensato per la mostra si basa sulla ricerca che l'artista sta portando avanti sui progressi nella tecnologia riproduttiva, che si presenta come una struttura che sta cambiando molto velocemente. La tematica della riproduzione e dei corpi normativi è in molti dei suoi film, spaziando dall'agricoltura e dal sesso delle piante, fino alla relazione fra macchine e natura.
Col progetto Becoming Male in the Middle Ages ha iniziato a lavorare sull'idea di fiction.
Costruendo una nuova narrativa sui trapianti ovarici, l'artista immagina un futuro dove sia l'uomo a produrre gli ovuli. Autofiction continua su questo percorso, ancora come un lavoro di finzione, ma non così lontano dalle ricerche che si stanno portando avanti in ambito medico-scientifico sulle terapie ormonali e sui trapianti. Questo immaginario è atto a sviluppare la possibilità di un pensiero sulle dinamiche di potere fra generi: chi “possiede” l'atto della riproduzione, la storia della scienza, il controllo dell'uomo sulla vita della donna; la riduzione del genere femminile ai minimi termini biologici (ossia la donna come l'essere umano atto alla riproduzione); come tutto ciò sia in tensione con l'attuale concetto di normalizzazione della cultura gay e come l'ascesa di corpi trans e non binari cambi i ruoli di genere e culturali.
Infine, Pedro Neves Marques decide di inserire se stesso e la sua vita all'interno dell'opera, in un mix di realtà e finzione, di verità e bugie, ed è per questo che il titolo scelto è Autofiction.
Non una biografia, ma nemmeno una totale finzione. In questa prospettiva, per l'artista la poesia è il medium che permette allo stesso tempo di parlare/pensare/sentire nel modo più diretto e indiretto queste tematiche. La poesia è lo spazio della rivelazione e della non divulgazione, di arguzia e punti ciechi; è la pratica del dettaglio.
Le tre installazioni da sei foto comporranno l'esposizione insieme a uno scatto del corpo dell'artista.
Un autofiction di diciotto componimenti poetici sintetizza la ricerca di Pedro Neves Marques, rompendo l'apparente ripetizione degli scatti. Così, lo smartphone e la mano dell'artista diventano la cornice narrativa delle poesie digitali.
Col progetto Becoming Male in the Middle Ages ha iniziato a lavorare sull'idea di fiction.
Costruendo una nuova narrativa sui trapianti ovarici, l'artista immagina un futuro dove sia l'uomo a produrre gli ovuli. Autofiction continua su questo percorso, ancora come un lavoro di finzione, ma non così lontano dalle ricerche che si stanno portando avanti in ambito medico-scientifico sulle terapie ormonali e sui trapianti. Questo immaginario è atto a sviluppare la possibilità di un pensiero sulle dinamiche di potere fra generi: chi “possiede” l'atto della riproduzione, la storia della scienza, il controllo dell'uomo sulla vita della donna; la riduzione del genere femminile ai minimi termini biologici (ossia la donna come l'essere umano atto alla riproduzione); come tutto ciò sia in tensione con l'attuale concetto di normalizzazione della cultura gay e come l'ascesa di corpi trans e non binari cambi i ruoli di genere e culturali.
Infine, Pedro Neves Marques decide di inserire se stesso e la sua vita all'interno dell'opera, in un mix di realtà e finzione, di verità e bugie, ed è per questo che il titolo scelto è Autofiction.
Non una biografia, ma nemmeno una totale finzione. In questa prospettiva, per l'artista la poesia è il medium che permette allo stesso tempo di parlare/pensare/sentire nel modo più diretto e indiretto queste tematiche. La poesia è lo spazio della rivelazione e della non divulgazione, di arguzia e punti ciechi; è la pratica del dettaglio.
Le tre installazioni da sei foto comporranno l'esposizione insieme a uno scatto del corpo dell'artista.
Un autofiction di diciotto componimenti poetici sintetizza la ricerca di Pedro Neves Marques, rompendo l'apparente ripetizione degli scatti. Così, lo smartphone e la mano dell'artista diventano la cornice narrativa delle poesie digitali.
24
settembre 2020
Pedro Neves Marques — Autofiction
Dal 24 settembre all'otto novembre 2020
arte contemporanea
Location
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Napoli, Via Alabardieri, 1, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-20
Vernissage
24 Settembre 2020, dalle 16 alle 21:30
Sito web
Autore